Emanuela Fanelli è l’attrice comica di “Una pezza di Lundini”

È anche la protagonista del film “A piedi scarzi”, da lei scritto e interpretato all’interno del programma

Emanuela Fanelli
15 Ottobre 2020 alle 08:51

«Stefano Fresi è mio figlio. M’ha “staccato la testa”, non si vede?». Ride Emanuela Fanelli, scherzando su uno degli episodi del film “A piedi scarzi”, da lei scritto e interpretato all’interno del programma “Una pezza di Lundini”. Le guest star accanto a lei sono Alessandro Borghi, Claudia Gerini e Stefano Fresi.

• Mi presento, io sono Valerio Lundini

Emanuela, il film è ambientato nella periferia romana. Lei dove è nata?
«Questa la so (ride)! Scusi ma quando faccio un’intervista ho sempre l’ansia che mi venga chiesta, come a scuola, la data dell’Unità d’Italia... Sono nata e cresciuta a Morena, periferia di Roma che non ha niente a che vedere con il Bronx: un posto tranquillo, per famiglie. Certo, era un po’ lontana da tutto: per andare il sabato con le amiche a via del Corso sapesse che traversate con l’autobus e poi con la metro. Però non ho ricordi di degrado o delle situazioni che mi diverto a parodiare, nel film (sospira, ndr). La prima domanda è andata».

Data dell’Unità d’Italia?
«La so: 1861 (ride)».

In famiglia è la sola a recitare?
«Sì, mia mamma è sarta, papà è contabile. Io per dieci anni ho fatto la maestra in una scuola materna, un lavoro bellissimo che ho lasciato solo l’anno scorso».

Cosa c’entra con la recitazione?
«In realtà ho cominciato a fare teatro a 15 anni e non ho mai smesso, ma lo consideravo un hobby. Pensavo: “Non credo che il mondo dello spettacolo abbia bisogno di me”. E lo penso tuttora...».

Come è diventato un lavoro?
«Ho fatto il primo provino per il film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari. L’ho superato e ho avuto l’onore di avere quella cosa che un attore sogna: il nome sulla locandina. E finalmente, eccolo là: accanto al ruolo “prima smandrappata” c’era il mio nome. Sfido chiunque ad avere un esordio del genere!».

Poi ha fatto, tra l’altro, la serie “Dov’è Mario?” con Corrado Guzzanti, “La tv delle ragazze - Gli stati generali”, il video di “Tolo Tolo” con Zalone, il programma “Battute?”...
«E ogni tanto mi è scesa la lacrimuccia di felicità. Ma nel frattempo a scuola i bambini mi chiamavano dal bagno: “Mela (il suo soprannome, ndr)... ho fatto!”. Questo mi ha aiutato a tenere i piedi per terra».

Ora la vediamo in “Una pezza di Lundini”.
«Io e Valerio siamo amici, ma sono prima di tutto una sua fan. Lui non vuole mai sapere prima cosa farò, mi dice: “Sorprendimi”!».

Lei è “romana verace” come in tv?
«No, sono più pacata e non uso il dialetto. Anzi. Quando discuto mi esce un italiano pure forbito».

E dopo “A piedi scarzi”?
«Arriva il sequel: “’Na scarpa e ’na ciavatta”!».

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