Emma D’Aquino debutta su Rai3 con “Ribelli”

La giornalista del Tg1 racconta aneddoti e ricordi della sua carriera (con qualche fuoriprogramma!)

10 Settembre 2022 alle 08:28

La giornalista del Tg1 Emma D’Aquino da sabato 10 settembre conduce “Ribelli”, il pomeriggio su Rai3, quattro appuntamenti di mezz’ora dedicati a personaggi che, si legge nella presentazione, hanno “rotto gli schemi precostituiti, invertito la rotta, avuto il coraggio di affrontare ostacoli, rischi e sfide”.

Emma, come avete scelto questi personaggi?
«Non è stato facile, abbiamo fatto una lunga cernita. Io, che vengo dalla cronaca e mi sono occupata di lotta alla mafia, ho suggerito Tommaso Buscetta, che si è “ribellato” decidendo di collaborare con Giovanni Falcone. Poi c’è Papa Luciani, che parlava di vicinanza ai poveri e ai deboli. E Pietro Mennea, che ribelle lo era già nel fisico mingherlino».

Avete scelto tre uomini e una donna, l’amata-odiata Oriana Fallaci.
«Era una donna di grandissimo carattere e tutte le persone che hanno un carattere forte dividono. La sua ribellione avviene quando decide di non occuparsi più di cronaca rosa, ma di raccontare le guerre».

Per fare la giornalista bisogna essere ribelli?
«Bisogna ogni tanto dissentire».

A lei è successo?
«Mi è successo spesso di avere un’intuizione, soprattutto quando facevo l’inviata. Stando lì sul posto avevo delle intuizioni ed ero convinta che fossero le cose giuste da fare».

E lo erano?
«Quando seguivo il delitto di Meredith Kercher a Perugia, ricordo il giorno in cui arrivarono i genitori di Amanda Knox ed ero la sola ad avere la notizia. Dissi al caporedattore: “Se mi lasci libera fino al limite della messa in onda sono sicura di beccarli”. Ci riuscii mezz’ora prima del tg delle 20. L’intervista la volle anche la tv americana Cnn».

Ricorda la sua prima conduzione?
«Fu il Tg1 della mezza sera che ora non c’è più, andava in onda più o meno alle 23.15 e in un quarto d’ora riassumeva il senso della giornata».

Era emozionata?
«Venivo da migliaia di dirette, in condizioni precarie, sotto la neve e la pioggia, arrivavo un attimo prima del collegamento, senza il tempo di mettere un filo di trucco o di rossetto. Ma nonostante questo la conduzione mi faceva accendere le farfalline nello stomaco».

Ha condotto per anni l’edizione del Tg1 delle 20 e ora è tornata all’ora di pranzo.
«Sono tornata la scorsa settimana. Ma ora con “Ribelli” e poi a ottobre con “Amore criminale” mi distaccherò per un po’».

Una rimozione o una ribellione?
«I direttori decidono come meglio credono. Io dico solo che sto facendo questi programmi su Rai3 in pieno accordo con la direttrice del Tg1 Monica Maggioni».

Bruno Vespa ha detto di lei: «È una mia creatura».
«Ho lavorato con lui molto tempo, è stato un maestro e mi ha dato l’opportunità di seguire tutto quello che c’era di importante, a partire dall’attentato alle Torri Gemelle. Con pochissime parole mi ha fornito le indicazioni per fare degli ottimi collegamenti».

Le fece pure un “provino”!
«Ero da tre anni a “Cronaca in diretta” con David Sassoli quando mi chiamarono a “Porta a porta”. Arrivò Bruno Vespa: “Tu sei la candidata?” e mi diede il foglio di un’agenzia con la notizia di un elicottero precipitato. “Leggila velocemente, io ti do la linea e mi dici cosa sta accadendo”. Cominciai a parlare finché Vespa mi disse: “Basta, sei dei nostri”».

La capacità di improvvisare è fondamentale.
«Sempre. Una mattina ero in corridoio e il direttore Mario Orfeo mi disse: “Corri corri, edizione straordinaria!”. Si fanno certe corse al telegiornale che non si ha idea... Mi dissero: “Si è dimesso papa Benedetto XVI”. E io: “Mi prendete in giro?”. Sfido chiunque a sapere di cosa si stesse parlando, era un evento mai accaduto prima».

Poi Roberto Benigni venne al Tg1 a presentare “I dieci comandamenti” e la travolse.
«Mi ero messa un vestito rosso, Benigni era seduto lontano, cominciò con i complimenti al mio abito, e poi: “Mi scusi, posso venirle accanto?” e si spostò. Alla fine decisi di far finire il telegiornale a lui: “Maestro, chiuda lei”. Prima di andar via mi ringraziò per avergli fatto da spalla».

Quindi c’è pure da divertirsi al telegiornale.
«Soprattutto con Fiorello! Ci collegavamo per il suo programma “Viva RaiPlay!” e ogni volta non sapevamo mai da dove e con chi si sarebbe presentato. Una sera, sapendo che anche io sono siciliana, mi chiese: “Ma tu comu si?” (come stai?). In una frazione di secondo decisi di rispondergli in siciliano: “Sugnu bona” (sto bene)».

Mai finita su “Blob”?
«Non credo, ma una volta stavo dando la notizia dei cinghiali a Roma e sullo schermo dietro la mia testa c’erano dei cinghialoni enormi. Lì fui presa di mira dai social, mai però con commenti molesti o violenti».

Tra i suoi “extra” telegiornale c’è la partecipazione a ben due edizioni del Festival di Sanremo.
«La prima volta con Claudio Baglioni, nel 2018, fu molto divertente, facemmo la parodia del suo brano “Sabato pomeriggio”, mentre lui cantava io facevo dei commenti. Al Festival di Amadeus nel 2020 ho condotto per una sera con la collega Laura Chimenti. Per me Sanremo è stato come un regalo della Rai».

Lo spettacolo l’ha mai tentata?
«Qualche anno fa Milly Carlucci mi chiamò per fare la concorrente a “Ballando con le stelle”, a me piace ballare, però in quel momento conducevo il tg delle 20 e gli speciali, era complicato. Ma sono aperta alle possibilità».

Della sua vita privata si sa solo della gatta Luna.
«Siamo insieme da un anno e mezzo, è buffa e simpatica. E diventerà pure protagonista di un cartone animato che andrà in onda su Rai Yoyo».

E il resto?
«Il resto è privato».

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