Enrico Brignano: «E a Capodanno tutti a brindare sul balcone!»

Torna in tv con due speciali dello show "Un’ora sola vi vorrei - Per le feste": «C’è tanto bisogno di buonumore». «La sfida è farvi ridere in 60 minuti» dice. «Con le serate che iniziano e finiscono tardi mia madre non mi vede mai, alla sigla già dorme...»

Enrico Brignano. L’attore e la compagna, la collega Flora Canto, hanno una figlia di 3 anni, Martina
17 Dicembre 2020 alle 09:17

«Dobbiamo cercare di alleggerire» sostiene Enrico Brignano. «Tutto si regge sull’umore della popolazione e mi sembra che i nostri politici questo non lo abbiano messo in conto. I malati, i loro cari, coloro che i malati li curano, chi vive enormi difficoltà... tutti devono essere consolati, devono trovare conforto in una parola calda, in un “siamo con voi”. Io sento questa responsabilità».

Enrico, è per questo che torna con due puntate speciali del suo show per Natale e per Capodanno?
«Sì. C’è bisogno di gentilezza, di emozionarci e sorridere con i buoni sentimenti. E poi, certo, c’è la musica, il ballo, ci sono gli ospiti e tutti gli elementi per fare una trasmissione degna di nota. La sfida è quella di riuscirci in un’ora. Basta con queste prime serate che iniziano tardi e vanno avanti a oltranza. Mia madre non riesce mai a vedermi: alla sigla già dorme. E i bambini pure vanno a letto: come facciamo a riunire la famiglia davanti alla tv se la prima serata comincia dopo le 21.30?».

Come definirebbe l’anno 2020?
«C’è solo un termine, che però non si può scrivere su Sorrisi (ride). Diciamo che è un anno da dimenticare».

Come sarà il suo Natale?
«Mesto. Sarò a casa, rispettoso delle normative. Per non sbagliare noi abbiamo messo la mascherina chirurgica rossa pure al pupazzo di Babbo Natale».

E lei si veste da Babbo Natale per sua figlia Martina?
«Non ancora, ha paura. Poi forse a 18 anni mi chiederà di calarmi dalla canna fumaria, ma finora mi è andata bene».

Avete fatto l’albero e il presepe?
«Certo! L’albero, rigorosamente finto. E anche il presepe. Martina ci ha aiutato a modo suo».

Come?
«Ha decapitato un pastore...».

Che cosa intende?
«Ieri sera stavo guardando il presepe e mi sono chiesto: come mai la ruota “panoramica ” non gira? Poi ho capito che c’era il pastore con la pecora sul “groppone” che era incastrato dentro alla ruota. Ho chiesto: “Ma chi l’ha messo lì?”. E mia moglie Flora (Canto, ndr): “Secondo te?”(ride)».

Qual è la tradizione natalizia alla quale non rinuncia mai?
«La simpatica tombola: come fa a mancare la noia della tombola? È uscito il 32? È uscito il 48? Quest’anno poi giocare in videocollegamento sarà ancora più noioso. E, per prendere le bucce, bisognerà mangiare un chilo di mandarini a testa, visto che le tavolate non si possono fare».

E invece la tradizione di Capodanno?
«Ho rinunciato a quella di indossare le mutande rosse nuove perché di solito non si ha il tempo di lavarle prima, allora te le metti nuove e stingono. E ti ritrovi come i babbuini... Una cosa che non si può fare quest’anno è andare a ballare. Allora staremo sul balcone, a meno dieci gradi, a cantare in coro: “Andrà tutto bene. O andrà tutto all’asta”. Ma confidiamo in momenti migliori».

Almeno in cucina manterrà la tradizione delle lenticchie nel cenone di fine anno?
«Certo. Ma non mi sembra che porti benissimo. Se tanto mi dà tanto, dovremmo avere risolto il debito pubblico già da tempo: direi che non funziona granché! Forse dipende dalla qualità delle lenticchie...».

Quali sono i suoi buoni propositi per il 2021?
«Essere il miglior compagno per Flora e essere il papà più bravo dell’universo per Martina».

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