Enrico Lucci torna su Raidue con «Nemo – Nessuno escluso». E quest’anno è da solo…

Da venerdì 26 ottobre in prima serata ritornano le inchieste del programma di attualità condotto dall'ex iena, ora senza Valentina Petrini, che non sarà più al suo fianco

Enrico Lucci
19 Ottobre 2018 alle 14:22

Da venerdì 26 ottobre in prima serata su Raidue ritornano le inchieste e le interviste di «Nemo - Nessuno escluso», il programma condotto da Enrico Lucci. Uno sguardo sull’attualità, non solo italiana, che cerca di farci pensare, senza però rinunciare al sorriso.

Enrico, ci saranno delle novità?
«Al mio fianco non ci sarà più Valentina Petrini. Invece la struttura del programma rimane la stessa: continueranno a esserci i nostri servizi a cui seguiranno i monologhi di alcuni commentatori. E poi in ogni puntata avremo degli ospiti speciali».

Una delle vostre caratteristiche è la scelta molto libera degli ospiti. Per esempio, è capitato di vedere Francesco Facchinetti parlare di politica o Vincenzo Salemme di mafia.
«Avere un’opinione totalmente estranea a un certo argomento crea un bel contrasto. Sono punti di vista spiazzanti e questo dà un valore aggiunto al dibattito».

Taglierete il traguardo delle 50 puntate.
«È un successo, viste le difficoltà che avevamo avuto all’inizio. Devo ringraziare la rete che è stata paziente: ci ha dato la possibilità di riprenderci, di limare le imperfezioni e, alla fine, di conquistare l’affetto del pubblico».

Come in passato, oltre a condurre girerà anche dei servizi in prima persona?
«Sì. Nonostante l’età e un ginocchio malandato, ancora mi diverto a tormentare le persone».

Lei ha inventato un modo di fare tv, in cui si mescolano ironia e serietà.
«Tutti impariamo e prendiamo spunto da chi ci ha preceduto. Io devo molto a Piero Chiambretti e Gianfranco Funari. Poi, certo, ho dato la mia impronta. D’altronde il lavoro riflette come sono anche nella vita».

Il capitano Nemo di Ventimila leghe sotto i mari era una sorta di vendicatore. Si sente simile a lui?
«Lo confesso: sono una persona un po’ vendicativa e la mia vittima, di solito, viene colpita senza che se ne accorga. Ma naturalmente mi vendico solo di chi se lo merita!».

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