Fabio Fazio e tutte le novità di «Che tempo che fa»: «Pronto a ripartire… sotto il segno dei pesci!»

La sua regola d’oro: «Ci tengo che gli ospiti si sentano rispettati». La trasmissione riparte domenica 23 settembre alle 20.35 su Raiuno. «Che fuori tempo che fa» torna, invece, lunedì 24 in seconda serata

Fabio Fazio a «Che tempo che fa». Tra le novità di questa edizione c’è l’economista Carlo Cottarelli (a destra). Sarà ospite fisso: «L’arbitro laico con cui parlerò dei temi che interessano agli italiani» dice il conduttore
21 Settembre 2018 alle 14:44

Ci accoglie a braccia aperte in «Officina», la redazione milanese dove prepara i suoi programmi «in modo artigianale». E ci racconta tutte le novità di «Che tempo che fa» e «Che fuori tempo che fa», in partenza rispettivamente domenica 23 e lunedì 24 settembre. Strano vederlo in jeans, dato che in tv appare sempre in giacca e cravatta. Ma Fabio Fazio, fuori dallo schermo, è molto alla mano.

Quanto alla sua divisa professionale, ha un aneddoto divertente da condividere: «La trasmissione inizia con un gioco degli equivoci, che dopo tanti anni è diventato un rito, messo in scena dalla costumista» racconta il conduttore. «Alle prove mi porta una giacca di taglia piccola, una 46 per me che sono una 50, e rimbrotta che sono ingrassato. Più avanti però mi dà una 52 e nota che sono dimagrito. È una delle cose che mi fanno respirare il clima di famiglia qui al lavoro». Dopo la scorsa stagione, che ha ottenuto ottimi ascolti con una media di oltre 4 milioni di spettatori e il 16% di share, la squadra si rimette in moto. «La cosa difficile non è tanto preparare la prima puntata, ma farne altre 31» dice Fazio. «Nessun programma di intrattenimento dura così a lungo. Ma già in partenza abbiamo tante sorprese».

La prima?
«Oltre a Roberto Saviano, che tornerà periodicamente, come ospite fisso di questa edizione ho voluto l’economista Carlo Cottarelli, ex commissario straordinario alla revisione della spesa pubblica. Con lui dialogherò sui temi concreti che interessano oggi agli italiani. Reddito di cittadinanza, immigrazione, vaccini...».

Come mai proprio Cottarelli?
«Perché stiamo vivendo una fase nuova e interessante, ma la realtà percepita è diversa dalla verità. Siamo nell’epoca delle “fake news”, il pressapochismo è considerato un valore. Ci voleva un arbitro al di sopra delle parti, per riflettere laicamente sui fatti di attualità. Distinguendo tra l’opinabile e i valori certi».

Altri nuovi ingressi nel cast?
«Il lunedì sera, che si apre sempre con la copertina di Maurizio Crozza, accanto a Max Pezzali ci sarà il Mago Forest».

Che si aggiunge a un nutrito gruppo di comici.
«Luciana Littizzetto, la stella lucente, la colonna. Lei è il nostro faro. E navigando navigando, si arriva alla seconda parte, al “Tavolo”, dove Frassica è il nostro approdo. Quest’anno avremo spesso anche Raul Cremona, Ale e Franz. E assieme a Fabio Volo, Gigi Marzullo e Orietta Berti tornerà di frequente Vincenzo Salemme».

Tra le conferme immagino ci sia Filippa Lagerback.
«Certo che sì. Filippa si è sposata, ora bisogna capire se arriverà il secondo figlio dopo Stella, come dicevano lei e Daniele... Vedremo se ci farà questa bella sorpresa!».

Cambiamenti nello studio?
«Nessuno. Però cambia la sigla del lunedì: ho scelto una canzone che ascoltavo da bambino in 45 giri con i miei cugini, “Hotta Chocolatta”, nella splendida versione di Ella Fitzgerald».

L’acquario resta?
«Sì, i nostri pesciolini stanno tutti bene. Hanno passato anche loro una buona estate. Ci aspettano in studio!».

Ma lei si è mai sentito un pesce fuor d’acqua?
«Io? Sempre. Sa che non mi sono mai rivisto in tv? Non mi abituerò mai, mi manca la civetteria, mi sembra ancora innaturale, dopo 35 anni».

Già, sono passati 35 anni dal suo debutto.
«Il 10 ottobre del 1983 la prima apparizione in tv. E pensavo che sarebbe stata l’ultima (ride)».

Ricordo quando era l’inviato di «Pronto, Raffaella?».
«Io ricordo il provino… Avevo 17 anni, a Roma mi accompagnò mio padre Giuseppe. L’appuntamento in Rai era alle due del pomeriggio. La sera prima, per risparmiare, cenammo con il cappuccino e la mattina seguente ne approfittammo per vedere la città: San Pietro e il Colosseo, che però era chiuso. Ci volava sopra un elicottero, dentro si intravedeva un pianoforte bianco... Venditti stava girando il video di “Grazie Roma”. Ad Antonello lo avrò detto decine di volte e lui si sarà stufato, ma io non lo dimenticherò mai».

La prima settimana di lavoro andò bene?
«Sì, in realtà io ho iniziato la seconda settimana di trasmissione. Nella precedente al mio posto c’era Giorgio Faletti, pensi (si commuove, ndr)».

Come regalo per l’anniversario sarebbe romantico avere la Carrà in studio, no?
«Sì, mi renderebbe felice. Confido che Raffaella mi faccia questo regalo».

Parlando di ospiti, può già dirci chi vedremo nella prima puntata?
«Volentieri. Tra gli altri, Francesco Totti, la senatrice Liliana Segre, Giusy Ferreri con Takagi & Ketra con la canzone dell’estate “Amore e Capoeira”. Naturalmente poi ci sono gli ospiti del nostro «Tavolo»... Fabio Rovazzi, Matilde Gioli, Paolo Calabresi. E poi Alessandro Miressi, nuova stella del nuoto italiano, Oro nei 100 metri stile libero agli Europei di Glasgow, Francesco Facchinetti con la nuova Miss Italia, Vincenzo Salemme e, per inaugurare la nuova stagione, Pippo Baudo».

A cosa tiene di più quando intervista i personaggi celebri?
«Le considero persone: ci tengo che si sentano rispettati e a proprio agio. Ho una regola: in tv non ci si può comportare diversamente da quello che si insegna ai propri figli. Lo dico da conduttore e da papà, non potrei mai essere aggressivo o volgare sullo schermo se poi chiedo ai miei figli di non esserlo nella vita».

I suoi figli ormai sono grandicelli. Uno dei due sogna di lavorare in tv?
«Per fortuna no (ride)! Caterina ha 9 anni e vuole fare la veterinaria. Infatti insieme guardiamo sul canale 410 di Sky (Nat Geo Wild, ndr) “L’incredibile Dr. Pol”, il reality su un veterinario americano bravissimo a curare gli animali, soprattutto le mucche. Michele, invece, per indole potrebbe diventare attore. O musicista: ha 14 anni e suona benissimo la batteria».

Temperamento artistico preso dal padre?
«Mah. Un giorno, non troppo lontano, io vorrei lasciare la tv e avere tempo per dimenticare tutto. Per dedicarmi alle arrampicate in montagna e magari prendere la laurea in Storia dell’arte, la mia grande passione. Mi sono informato: qualche vecchio esame di Lettere me lo convalidano. Chiaro, dai miei tempi l’università è cambiata, ora ci sono i crediti, ma se mi impegno ce la posso fare».

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