Fatima Trotta: «Per me Made in Sud è un figlio che porto per mano alla maggiore età»

Lunedì 4 marzo ritorna Made in Sud, il programma comico di Raidue. E, come racconta la “veterana”, sarà un’edizione tutta nuova. Cambiano lo studio, la scenografia, le sigle, il corpo di ballo e… il conduttore, Stefano De Martino

Fatima Trotta
1 Marzo 2019 alle 14:48

Lunedì 4 marzo ritorna Made in Sud, il programma comico di Raidue. E, come racconta la “veterana” Fatima Trotta, sarà un’edizione tutta nuova. Cambiano lo studio, la scenografia, le sigle, il corpo di ballo e… il conduttore, Stefano De Martino. Si andrà in onda sempre dall’Auditorium della Rai di Napoli, ma ci sarà più interazione con il pubblico. Anche perché molti comici saranno “nascosti” in sala...

Fatima, lei rimane uno dei pochi punti fermi del programma, De Martino è la novità.
«Io lo dico sempre: per me Made in sud è un figlio che porto per mano alla maggiore età. Con Stefano parliamo la stessa lingua, ha i tempi comici giusti, è simpatico, dinamico e anche bello, per la gioia delle donne. Inizialmente ero titubante perché pensavo fosse un ballerino, non un conduttore. Invece è una grandissima scoperta».

Made in Sud va in onda da Napoli, la sua (vostra) città.
«Ho un rapporto viscerale con Napoli. Amo tornare alle origini, a casa. Noi napoletani siamo così: ci trasferiamo, ma il cuore rimane sempre lì. Nelle pause, con Stefano andiamo in giro e ci regaliamo pranzetti a base di pizze e mozzarelle. Ora però dobbiamo metterci a dieta che sta per iniziare il programma!».

Che ruolo ha nella sua vita la comicità?
«Sono una persona riflessiva e tranquilla. Mi piace stare in compagnia, ma ho bisogno dei miei momenti di solitudine. Per questo il mio mestiere è una sorta di terapia che mi dà la possibilità di emanciparmi dalla timidezza che invece mi accompagna nella vita».

L’ultima volta che si è fatta una sana risata?
«Ieri, durante i casting per il corpo di ballo. Immagini 350 ragazze che fanno i provini e una giuria di tutti uomini, a parte a me... Come indole, poi, noi napoletani siamo brillanti, dinamici e accoglienti. Prendiamo spunto dalla quotidianità per fare una battuta e a volte riusciamo anche a risolvere i problemi con una risata».

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