Francesca Fialdini nello speciale “Fame d’amore”

Il programma che racconta la lotta che tanti giovani e le loro famiglie portano avanti per guarire da anoressia e bulimia va in onda sabato 13 marzo su Raitre

Francesca Fialdini
12 Marzo 2021 alle 08:57

Dopo le prime due stagioni della docu-serie "Fame d’amore", che racconta la lotta che tanti giovani e le loro famiglie portano avanti per guarire da anoressia e bulimia, il programma condotto da Francesca Fialdini va in onda sabato 13 marzo su Raitre.

Una puntata speciale in occasione della giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla” dedicata ai disturbi alimentari.

Francesca come nasce questo speciale?
«Dall’esigenza di tenere alta l’attenzione su questo argomento, anche alla luce dei nuovi dati allarmanti, perché col Covid i casi sono aumentati del 30 per cento».

Perché?
«L’emergenza sanitaria ha sconvolto la routine dei giovani, i loro punti di riferimento e certezze. E così è aumentato il senso di fragilità, di disagio, che si sfoga appunto in un rapporto cattivo con il cibo».

Lei che rapporto ha con il cibo?
«Mi comporto a tavola come con le persone, nel senso che “frequento” i cibi che mi piacciono. Non rinuncio mai a una buona colazione, a pranzo mi rivolgo al delivery e punto su insalatone con cereali e verdure. A cena verdure, pesce, poca carne e solo bianca, perché non amo quella rossa».

E con il suo corpo?
«Sono serena, mi piaccio. Nel mio corpo rivedo mia mamma e mia nonna. Credo di avere una femminilità discreta, non vistosa».

C’è una storia che l’ha toccata nel profondo?
«Sì, quella di Chiara. Faceva atletica leggera dall’età di 11 anni. Nel periodo dell’adolescenza il suo allenatore le ha detto: “Se prendi troppo peso, non puoi più correre”. Una frase che si è rivelata una bomba e che ha scatenato in lei disturbi alimentari che hanno avuto importanti conseguenze psicofisiche».

A volte le parole sono un’arma inconsapevole...
«Sì, per questo sia in "Da noi... A ruota libera" (il programma che conduce su Raiuno la domenica, ndr) sia in "Fame d’amore" sto molto attenta a veicolare messaggi corretti e con un linguaggio misurato».

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