L’appuntamento è per lunedì 3 giugno in seconda serata su Raitre con un programma ispirato alla storica trasmissione culturale andata in onda tra gli Anni 60 e 70

Gad Lerner torna alla conduzione di un talk show. L’appuntamento è per lunedì 3 giugno in seconda serata su Raitre con "L’approdo", ispirato alla storica trasmissione culturale andata in onda tra gli Anni 60 e 70.
In ognuna delle cinque puntate Lerner affronterà un tema di stretta attualità. Si comincia con la storia della Lega e del suo luogo simbolo, Pontida. Seguiranno poi una puntata sul nazionalismo economico, e il luogo simbolo è Mirafiori, la terza puntata è ‘tagli al buonista’ e il luogo simbolo è Capalbio, la quarta è sul dilagare dell’ignoranza fra gli italiani, e il luogo simbolo è Ravenna con la tomba di Dante Alighieri. Si chiude con una puntata dedicata ai migranti e il luogo simbolo è il barcone recuperato ad Augusta.
Gad, com’è nata l’idea?
«In realtà avevo messo nel cassetto la mia esperienza in un talk show. Non mi riconoscevo più in questo tipo di programmi che per lo più sono teatro di litigi, insulti e prevaricazioni. Ma in questi ultimi due anni l’Italia è stata travolta da un cambiamento radicale che ho pensato di raccontare in "L’approdo"».
Sarà da solo in studio?
«No, in ogni puntata sarò affiancato da due ospiti non politici molto autorevoli che normalmente non vanno in televisione. Ormai tutti i talk si somigliano perché invitano sempre gli stessi personaggi e sembrano una sorta di commedia dell’arte».
"L’approdo" in che cosa è diverso?
«Ha un’impostazione asciutta, filosofica e storica. Così come Alberto Angela porta al pubblico la divulgazione scientifica, io cerco di soddisfare chi predilige l’attualità con un taglio giornalistico».
Meglio la tv o la scrittura?
«Io ho fatto tv per caso e non penso di essere adatto. Sono brutto, per niente telegenico, con la erre moscia (ride). Sono stato dato solo in prestito al piccolo schermo».
Ma lei la guarda la tv?
«Sarò sincero. Per me la tv sono le partite di calcio e i programmi sportivi. Poi guardo qualche film, i telegiornali e ovviamente qualche trasmissione di informazione, come "Otto e mezzo" di Lilli Gruber e "Piazza pulita" con Corrado Formigli».