Gerry Scotti e Francesca Manzini tornano dietro il bancone di “Striscia la notizia”

«Anticipiamo il “Mattarella ter”» dice l’imitatrice. «Non mi libererò più di lei» scherza il conduttore. Insieme sono una coppia esplosiva

28 Febbraio 2022 alle 08:20

Chiamo Francesca Manzini ed è ancora “rallentata” (ma solo per qualche secondo) perché si è alzata alle 4 del mattino per andare in radio. Gerry Scotti invece è in ritardo, perché Teo Mammucari gli ha occupato il parcheggio riservato negli studi di Cologno Monzese (Milano) e ha dovuto prendere quello di Ezio Greggio. Ora però sono pronti per parlarci della nuova edizione di “Striscia la notizia”, che condurranno insieme dal 28 febbraio al 26 marzo.

Non c’è due senza tre. Ormai siete una coppia di fatto a “Striscia”.
Francesca: «Eh sì, abbiamo fatto tutto senza bisogno del Senato e della Camera. Abbiamo anticipato il “Mattarella ter”».
Gerry: «Bella risposta, “Manzini ter”, non ci avevo pensato. Il primo anno è stata un’esordiente, il secondo sentiva la responsabilità del compito, quest’anno è diventata di ruolo e ora chi se la leva più di torno? L’avrò addosso come una Manzini!».

Infatti. La Manzini sta facendo strada?
Francesca: «Spero di poter disegnare queste “strisce” pedonali ancora per tanti anni. Ne ho bisogno, voglia ed è il mio sfogo».
Gerry: «Sì, la ragazza è brava, ha doti e talento. Lei è il classico esempio che anche una bella ragazza può fare ridere. Sono felice che sia avvenuto sotto ai miei occhi. Lei è carina, mi ascolta molto, se ha dubbi mi chiede e questo ha facilitato molto il percorso della nostra collaborazione».

Francesca, quali consigli ha chiesto a Gerry?
Francesca: «Più che altro gli chiedo scusa! Se sbaglio un lancio mi corregge con dolcezza, mai con fastidio. Gerry è un maestro».

Maestro, cos’ha insegnato alla sua allieva?
Gerry: «Di non esagerare, non ha bisogno di strafare. È molto fisica e presente, invece basta una piccola sottolineatura per far ridere».

Qual è l’ingrediente segreto che fa funzionare la vostra coppia?
Gerry: «Antonio Ricci da anni si cimenta nella ricerca quasi maniacale delle varie coppie. Quelle che si formano devono avere una sintonia e una complicità che non si può pianificare a tavolino né scrivere sul copione. Se non c’è chimica è quasi impossibile da creare».
Francesca: «Siamo come quelle coppie consolidate che vivono lontane, ma quando si vedono è come se fosse la prima volta. Siamo due persone che si stimano tantissimo, c’è grande affetto e professionalità».

Livello d’ansia prima che riparta “Striscia”?
Francesca: «Sono grata a Ricci ma ho un’ansia tremenda: mangio, sono nervosa e sto per far diventare illegale la camomilla per quanta ne sto usando. Sto anche facendo psicoterapia. Ho iniziato ad andarci perché soffrivo di ansia generalizzata e mi sono detta che dovevo trovare la calma, la pazienza e la misura».
Gerry: «A me invece tocca l’ansia della Manzini! Ha questa dose di agitazione che forse “l’è il suo bello”. Io invece ho sempre una sana adrenalina perché gli autori e Ricci ti cambiano tutto il copione dieci minuti prima della diretta».

Vi siete confrontati in questi giorni o lasciate tutto all’improvvisazione?
Francesca: «Lasceremo al caso. Più propongo idee agli autori, più mi dicono di lasciare stare. Quest’anno non manderò niente e le mie battute le dirò direttamente in puntata. Tornerò poi con personaggi nuovi: Loredana Bertè, e sto studiando Silvia Toffanin».
Gerry: «Ha imparato! La risposta alle sue richieste è: “Manzini, non rompere!”. Poi però vengono accettate anche perché è testarda. Le facciamo pagare la gavetta».

Cosa accade mentre vanno in onda i servizi?
Gerry: «Li guardiamo. Se sei distratto, è probabile che quando torni in studio hai la faccia diversa dal telespettatore. Invece il segreto per avere il controllo della situazione è seguire il flusso di ciò che accade ed essere molto informati».
Francesca: «Io cerco di capire come improvvisare il rientro, studio una battuta».

Finita la diretta cosa fate?
Francesca: «Spero di poter abbracciare Gerry, cerco molto il contatto fisico. Se ho trovato tutte le battute e mi sono divertita, sono felice».
Gerry: «Vai avanti a sognarlo! Solitamente, visto che a “Striscia” i tempi sono da caserma, quando si finisce c’è il “rompete le righe” e ci si saluta. È un momento rilassante come quando si esce da scuola».

Dopo un mese insieme cosa vi mancherà l’uno dell’altro?
Francesca: «Intanto la sua tranquillità, la sua accoglienza e anche il suo provocarmi. Mi fa partire delle “ridarole” che non finisco più!».
Gerry: «A modo suo è chiassosa, ma in una maniera piacevole. Quindi quando finisce il periodo con lei senti un senso di vuoto, soprattutto sonoro, non hai più la sua risata, le sue voci e sottolineature».

Infine, fatevi un augurio per questo mese insieme.
Francesca: «Gerry, spero che tu abbia pazienza e di farti lavorare tranquillo, non sarò più una mina vagante».
Gerry: «Cara Manzini, so che non è vero quello che dici, ma stai tranquilla: sarò il tuo orsacchiotto di peluche, fai ciò che vuoi!».

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