Da venerdì 2 agosto conduce su Raiuno in prima serata un programma in cinque puntate, tutte dedicate alle bellezze d’Italia
«Lanciarmi con il parapendio è stata un’esperienza pazzesca, un’iniezione di adrenalina incredibile!» dice tutto d’un fiato una Lorella Cuccarini entusiasta.
Lorella, si dedica agli sport estremi?
«No (ride). Non sono diventata spericolata all’improvviso. Mi trovo a Bolzano per le riprese di “Grand Tour”, il programma che condurrò su Raiuno dal 2 agosto. Stamattina eravamo sull’altopiano di Pradel e mi hanno chiesto se avevo voglia di provare il parapendio con il campione europeo. Non me lo sono fatto ripetere due volte».
Nessun timore?
«No. Anzi. Era tanto che volevo provarlo ed è stato bellissimo. Abbiamo fatto delle evoluzioni e siamo arrivati sul lago di Molveno, con le Dolomiti alle spalle... uno spettacolo magnifico che mi ha regalato un grande senso di pace e di armonia».
Che tipo di trasmissione è “Grand Tour”?
«Sono cinque speciali in prima serata, realizzati con il gruppo di lavoro di “Linea verde”. Ma rispetto al programma “tradizionale” il taglio è meno incentrato sui prodotti del territorio e più focalizzato su curiosità legate ai luoghi turistici, perché andiamo in onda ad agosto. Proponiamo itinerari che potrebbero essere uno spunto per fare dei weekend in alcuni dei posti speciali che ci offre il nostro Paese. I miei compagni di viaggio sono il giornalista Angelo Mellone e l’esperto di cucina Giuseppe “Peppone” Calabrese».
Come vi dividete i ruoli?
«Peppone va alla ricerca delle curiosità gastronomiche. Nella Bari vecchia, per esempio, abbiamo conosciuto una signora che forse è la donna che ha fatto più orecchiette nella sua vita: migliaia di chili... Angelo è il viaggiatore che esplora i percorsi più selvaggi e immersi nella natura. Io invece faccio la parte più turistica, che non è meno interessante, perché anche all’interno delle tradizioni e della cultura popolare ci sono degli “spaccati” che io stessa non avevo mai conosciuto».
Cosa ha scoperto dell’Italia durante questi viaggi?
«Negli ultimi due anni grazie al teatro ho girato il Paese in lungo e in largo, ma è stata una conoscenza limitata ai teatri, agli hotel e ai ristoranti del dopo spettacolo. Ecco perché quando mi è stato proposto questo programma ho accettato subito, ragionando più con il cuore che con la testa, come faccio sempre. E meno male. È una bellissima esperienza che mi sta regalando emozioni forti. Spero di trasferirle al pubblico. Una cosa che mi colpisce sempre è l’affetto delle persone».
Ma l’affetto della gente non l’ha mica scoperto adesso...
«È vero. Allora le dico che tra le scoperte che ho fatto c’è Ostuni, la città bianca che ti abbaglia per la bellezza, oltre che per il chiarore. E lo sa che a Scorrano, vicino a Lecce, c’è un festival delle luminarie che tutto il mondo ci invidia? Gli artigiani del posto sono chiamati perfino in Giappone per costruire le loro meravigliose strutture di luce. Il castello di Thun lo abbiamo raccontato con una mini fiction in costume... A Macugnaga siamo arrivati all’alpeggio facendo una parte di transumanza con un pastore, fino alle pendici del Monte Rosa: è stato un percorso quasi spirituale, tanto erano forti le emozioni che ho vissuto».
A proposito di luoghi ed emozioni, lei ce l’ha un posto del cuore?
«Per me è un pezzettino di terra, appena fuori Tivoli, dove mia mamma coltivava l’orto. Lo curava con affetto perché glielo avevano lasciato i genitori. La mia mente va lì perché mi ricorda tanti momenti vissuti con mia mamma: in quel posto c’è un pezzo di me».
Che cosa fa quando arriva in un luogo nuovo?
«Quando arrivo in un paese, anche piccolissimo, vado a trovare la piazzetta con il bar e la chiesa. Ecco, quella per me è Italia, è casa. Mi piace entrare in chiesa per un momento di riflessione, e spesso scopro capolavori inaspettati, dei veri gioielli di ogni stile e periodo storico».
Cosa si porta sempre dietro viaggiando?
«Un buon libro, il rosario... cose che fanno parte di me. Dalle quali non mi separo mai, ma non solo quando sono in viaggio».
Dal 9 settembre si fermerà per condurre il suo primo programma quotidiano, “La vita in diretta”.
«È una sfida ma è bella perché arriva in un momento di maturità. Mi sento preparata per affrontare un’esperienza del genere».
IN OGNI REGIONE INCONTRA UN AMICO “SPECIALE”
Nei suoi viaggi attraverso l’Italia Lorella incontrerà anche diversi amici, come Al Bano a Cellino San Marco (BR) durante il tour della Puglia, oppure Jerry Calà in Sardegna, in Costa Smeralda. E poi ancora, il cantante Edoardo Bennato e il geologo Mario Tozzi.
Le 5 tappe:
Prima puntata: Puglia
Seconda puntata: Liguria e Piemonte
Terza puntata: Trentino
Quarta puntata: Sardegna
Quinta puntata: Veneto