Il ritorno di Raffaella Carrà con “A raccontare comincia tu”

Dal 4 aprile su Raitre con un nuovo programma di interviste in sei puntate. Ospite della prima serata sarà Fiorello

Raffaella Carrà a Ravenna con la troupe per registrare una puntata del nuovo programma di Raitre
21 Marzo 2019 alle 10:15

Ogni volta che Raffaella Carrà torna in tv, si parla di evento. Anche perché ultimamente la “Raffa nazionale” ha centellinato le apparizioni in video. «Alla mia età, all’idea di condurre uno show mio dove bisogna allenarsi a ballare e a cantare sei ore al giorno, mi viene la scarlattina» ci aveva confidato all’uscita del suo album natalizio. Ma era difficile credere che Raffaella si ritirasse dalle scene. E infatti, a sorpresa su Raitre, il giovedì sera, dal 4 aprile, condurrà un nuovo programma di sei puntate, dal titolo "A raccontare comincia tu", di cui ancora si sa poco, ma che senza dubbio porta la firma di “Nostra Signora della tv”. Cosa aspettarsi? Ecco qualche indizio.

Tutti i colori delle emozioni

Già il promo promette bene. Una scritta arcobaleno svela il nome della trasmissione: “A raccontare comincia tu” e in sottofondo si sente la versione dance remixata da Bob Sinclar di “A far l’amore comincia tu”, hit di Raffaella del 1976 che ancora oggi ci fa scatenare e sospirare «Ah ah, ah ah...». A raccontarsi «in un clima intimo e confidenziale», si legge nel comunicato stampa ufficiale, saranno «grandi protagonisti del nostro tempo». Personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, del cinema, dello sport su cui vige il più assoluto riserbo. Ma di certo saranno celebrità di primo piano: ricordate quando nel 1984 sul divano di “Pronto, Raffaella?” la conduttrice aveva ospitato Madre Teresa di Calcutta? «Quel giorno indossavo un abito nero con le maniche trasparenti piuttosto vistoso e due bracciali tempestati di Swarovski. Non ci fu tempo per cambiarmi e chissà cosa pensò quando mi vide così agghindata» ricorda spesso la Carrà. Scommettiamo che stavolta adotterà un look meno appariscente. Preferirà i tailleur pastello? Oserà il rosso? Mistero. Si sa, l’attesa degli abiti è essa stessa un piacere. Per ora basti sapere che la Carrà a febbraio si aggirava per le strade di Ravenna con la troupe tra la tomba di Dante e casa del grande direttore d’orchestra Riccardo Muti in versione “ispettore Derrick”, con un impermeabile color ghiaccio addosso. Quanto ai capelli, tranquilli: un po’ più lungo o un po’ più corto, Raffa avrà il mitico caschetto biondo che fa impazzire il mondo.

Chiacchiere in libertà

In Spagna, dove ha lavorato per anni, Raffaella è famosa dal 1974, dalla prima volta in cui andò ospite in tv. «Lì mi considerano un’icona di libertà» dice lei, insignita del prestigioso riconoscimento di Dama “al Orden del mérito civil”. Non a caso, questo nuovo talk show, prodotto dalla Rai con Ballandi Arts, si ispira al format spagnolo “Mi casa es la tuya”, condotto su Telecinco da Bertín Osborne, il cantante madrileno che nel 1983 partecipò a Sanremo con il brano “Eterna malattia”. E all’inizio doveva chiamarsi proprio “La mia casa è la tua”, perché Raffaella si sposterà per incontrare i personaggi a casa loro o in posti che per loro hanno un significato speciale. Magari curioserà fra le stanze, forse improvviserà una partita a carte in soggiorno, lei che va matta per il tressette e il burraco, chissà.

Una squadra di amici

Una cosa è sicura: Raffaella starà lontana da eventuali barattoli di fagioli nelle cucine dei vip. Le ricorderebbero il quiz telefonico diventato un tormentone negli Anni 80... Gianni Boncompagni, regista e storico compagno della Carrà, ammise che copiò l’idea da un programma della tv privata Tele Libera Firenze con una giovane Cesara Buonamici. Riparlarne oggi? Mai. «Le cose nostalgiche mi piacciono poco, preferisco guardare avanti» è il motto di Raffa, che in “A raccontare comincia tu” sarà diretta da Sergio Iapino, suo ex grande amore e compagno di tante avventure lavorative. E sarà anche autrice. Nella scelta delle domande per le interviste la affianca una squadra di autori rodati e fidati, tra cui Giovanni Benincasa, che l’aveva seguita a “Carràmba!” e nell’ultima fatica televisiva, il talent “Forte forte forte”. È un segno di continuità, garanzia del fatto che, comunque vada, per il pubblico sarà una “Fiesta”.

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