Dal 25 aprile sul Nove una sfida tra comici dove chi sa improvvisare vince tutto
«Ve lo racconto così come lo spiegherò in apertura nella prima puntata. In pratica è una gara tra due squadre di comici che si sfidano in una serie di “numeri”, tutti accomunati da un’unica prerogativa: l’improvvisazione». Con queste parole Katia Follesa ci descrive in esclusiva la sua nuova avventura. Dal 25 aprile condurrà in prima serata sul Nove (e in anteprima dal 18 aprile su Discovery+) per cinque puntate il nuovo show “Comedy Match”, prodotto da Banijay Italia per Warner Bros. Discovery.
Nel promo di “Comedy Match” la vediamo su un ring, con i guantoni da boxe. Quindi sarà una battaglia (comica) senza esclusione di colpi?
«Colpi bassi… no! Sarà uno show leggero, dove si ride molto. Ma almeno la postura “educata” la manterremo. Niente volgarità, insomma. Ci saranno però tanti match diversi, con varie categorie. Per esempio, si improvviserà una sitcom senza trama. O si farà finta di essere conduttori, ma senza gobbo né cartellina».
E che cosa si vince?
«Abbiamo ipotizzato dei premi strampalati, per aggiungere ancora più leggerezza. A giudicare le squadre sarà il pubblico in studio, con apposito telecomando per il voto».
Interagirà con il pubblico? E com’è fatto lo studio?
«Sì, ogni tanto scenderò in platea e guarderò gli sketch da lì, quindi sarà naturale parlare con le persone sedute. Lo studio è spettacolare: c’è una bella scenografia stile “industrial”, con i mattoni rossi a vista. E una parte del palco ruota».
Nei vari round combattuti, si schiererà con i suoi preferiti?
«Da padrona di casa dovrò essere neutrale, non posso tifare per nessuno. Ma mi divertirò a mettere zizzania tra le due squadre per far “scaldare” i colleghi comici, provocandoli. E qualche volta entrerò anch’io negli sketch».
Qual è stato il momento più divertente durante la preparazione della trasmissione?
«Tutta la fase creativa di scrittura con gli autori è stata divertente. Io ho voluto puntare in particolare sulle “quote rosa” della comicità. Le squadre di comici infatti avranno sempre delle capitane, scelte a rotazione tra Maria Di Biase, Paola Minaccioni, Debora Villa e Marta Zoboli».
Femminilità e comicità vanno d’accordo?
«Secondo me assolutamente sì, è un connubio perfetto. Una donna che riesce a farti ridere ed è sensuale ha vinto: che cosa deve fare di più?».
Non a caso lei risulta simpatica alle donne.
«Forse perché da sempre con la comicità smonto pregiudizi e stereotipi. Come quelli sul fisico, partendo proprio dal mio. Sfatiamo il mito che “altezza è mezza bellezza”. Chi lo dice? Bisogna andare oltre l’apparenza estetica, oltre la superficie. E scavare, andare in profondità».
Ma restiamo soltanto per un attimo all’aspetto esteriore: parliamo di look. In scena brillerà di lustrini e paillettes?
«Zero! Ho scelto jeans e camicia, proprio perché il clima del programma è quello di una informale e piacevole serata tra amici».
Ma è più complicato o più rilassante condurre rispetto a essere una star ospite (e amica della conduttrice), come nel caso della sua recente partecipazione a “Michelle Impossibile & Friends”?
«Condurre dà più responsabilità rispetto a fare l’ospite, ma devo dire che con la formula di “Comedy Match” ho trovato il modo di sentirmi a mio agio contemporaneamente in entrambi i ruoli: presentatrice e comica».
La parola chiave dello show è “improvvisazione”. Lei come se la cava a improvvisare nella vita di tutti i giorni?
«È il mio pane quotidiano!».
Ci spieghi meglio. Improvvisa di più al supermercato, in banca, all’ufficio postale?
«In cucina. Improvvisare mi viene particolarmente bene quando apro il frigo: qualcosa metto insieme e una cena “esce” sempre».
C’è qualcosa che la mette di buonumore?
«Il mio profumo. L’ho trovato per caso, in un periodo in cui avevo la fissazione per la biografia di Michael Jackson e volevo assolutamente trovare il suo, che aveva la boccetta a forma di tacco rosso. Ero disperata quando ho scoperto che era fuori produzione, ma il commesso mi ha fatto provare questo che metto oggi e non abbandono più».
I social sono pieni di ragazzi che tentano di fare carriera nel mondo della comicità. Che cosa consiglierebbe loro per evitare passi falsi?
«Mi è capitato di incontrarne diversi a “LOL Talent Show”. Ma quello che dico sempre a tutti è: non fidatevi solo del riscontro del web, che spesso è fuorviante. Fate tanta gavetta negli spettacoli dal vivo, dove potete davvero sentire le reazioni del pubblico».
Lei di teatro continua a farne molto. Ora è in tour con suo marito Angelo Pisani, che è anche nel cast di “Comedy Match”, con lo spettacolo “Ti posso spiegare!”. Come vi organizzate? A chi lasciate vostra figlia Agata?
«Beh, è lavoro: si fa! Agata spesso viene con noi, oppure resta con le nonne: mia madre o la mamma di Angelo».
Sua figlia vorrebbe seguire le vostre orme e diventare comica?
«Agata vuol fare l’attrice, ma non comica. Ormai da sei anni studia teatro».
E a scuola se la cava?
«Sì, ha 14 anni, frequenta il liceo linguistico ed è studiosa, mi dà tante soddisfazioni. È una ragazza molto sensibile, con cui ho un dialogo quasi paritario e posso parlare di tutto».
Come va l’adolescenza?
«Scriva: “Ride, ndr”».
Le ruba vestiti e scarpe dall’armadio?
«Ovvio! I vestiti di mamma hanno tutto un altro fascino».
La critica?
«Eccome… A Pasqua siamo state in Inghilterra e mi correggeva puntualmente il lessico e la grammatica».
Se la mamma dice A, lei ribatte B? Tutta un’opposizione continua?
«Esatto. Le faccio un esempio. L’altro giorno mi ha detto: “Sono stanca”. Io le ho risposto che è la primavera, che poteva fare un riposino prima di mettersi a studiare. E lei: “Mamma, volevo solo comunicarti una cosa, non avevo bisogno di una soluzione».
In un “comedy match” con sé stessa, fra i mille lati della sua personalità quale la spunta sempre?
«L’ironia».
Quando si guarda allo specchio al mattino, il suo primo pensiero è...?
«... mi devo struccare meglio gli occhi la sera, perché noto i residui di mascara e sembro un panda».
E il secondo pensiero?
«Che cosa faccio prima? Preparo la colazione o porto a spasso il cane?».