“La sai l’ultima?”, Ezio Greggio: «Vi regaleremo un gran finale tutto da ridere»

Ezio ci racconta la sua giornata dietro le quinte del programma che sta per eleggere il miglior barzellettiere d’Italia

Ezio Greggio a "La sai l'ultima?"
26 Luglio 2019 alle 10:42

Sotto i sorrisi... «serpeggia la tensione!» assicura Ezio Greggio. E sì, perché “La sai l’ultima?” sarà anche un programma spensierato, ma «ormai si avvicina la finale e i concorrenti vogliono vincere. Sanno che questo per loro potrebbe essere il trampolino di lancio di una carriera nella comicità, come già è successo a tanti colleghi illustri, da Valentina Persia ad Andrea Pucci. E chi vorrebbe perdere un’occasione simile?».Chi mantiene tutta la calma tipica della sua professionalità è proprio Greggio, che ci racconta la sua giornata tipo dietro le quinte del programma.

«Arrivo verso le 10 negli studi di Cologno Monzese e per prima cosa ripasso la scaletta della puntata insieme agli altri autori. Poi ci sono le prove dei balletti di Romina Pierdomenico e delle “entrate” e “uscite” dei vari barzellettieri, che però non raccontano le loro freddure: tengono nascoste le cartucce fino all’ultimo...» spiega. Nel pomeriggio arrivano gli ospiti «e ovviamente sono io il primo ad accoglierli. Per la finale ci sarà Gerry Scotti, che abbiamo nominato presidente della giuria: per lui ho fatto preparare un banchetto di benvenuto degno di un matrimonio. Pucci invece lo lasciamo fuori in una roulotte arrugginita... ma no, sto scherzando!» dice ridendo, riferendosi all’altro ospite di eccezione dell’ultima puntata, lanciato dal programma 25 anni fa nell’edizione del 1994.

Poi comincia lo spettacolo «e lì non c’è più tempo per gli errori, anche perché è una macchina davvero complessa. Tra me, i tre “coach”, Scintilla, Biagio Izzo e Maurizio Battista, e il “notaio” Nino Formicola bisogna coordinare i comici, per non parlare degli ospiti e della carica dei concorrenti». A proposito dei “coach”, anche loro sentono la tensione della finale? E come “allenano” i loro ragazzi? Greggio rivela che «la rivalità acerrima con cui si affrontano davanti alle telecamere è un po’ un gioco delle parti. In realtà hanno “solidarizzato” e si divertono a farsi scherzi a vicenda. Però devo riconoscere che ognuno ha un suo stile da allenatore. Se posso usare una metafora calcistica direi che Battista, con la sua grinta, è il Capello della situazione. Scintilla, con la sua bonaria romanità, mi ricorda Ranieri. E per Biagio Izzo scomodo Bruno Pesaola, il mitico “napoletano nato all’estero”». E il signor Greggio? «Ah, io devo restare super partes e quindi direi che sono il Mancini della situazione».

La finale (il 26 luglio) è un momento speciale anche per il “notaio” Nino Formicola. «E sì, di grande responsabilità. Per fortuna Nino sta molto migliorando, ogni serata impara qualcosa, ancora due o tre puntate e avrà capito perfettamente le regole del gioco. Peccato che ne manchi solo una! (ride)». Anzi no. «In realtà la finale non sarà davvero l’ultima puntata» svela Greggio «perché stiamo già preparando un “meglio di” che andrà in onda nei giorni successivi». Noi di Sorrisi abbiamo avuto la stessa idea e ci siamo portati avanti: qui sotto, infatti, trovate le dieci migliori barzellette (a nostro insindacabile giudizio) di questa edizione. Buone risate!

Le barzellette più belle di questa edizione di "La sai l'ultima?"

Il marito dice alla moglie: «Amore mi vedo vecchio, brutto, grasso, ma secondo te che c’ho?».
   E la moglie: «C’hai ragione!».

Un ragazzo entra rapido in un bar e chiede:
   «Qual è la password del wi-fi di Internet?».
   «Prima devi comprare da bere».
   «Allora prendo una birra».
   «Alla spina?».
   «Va bene».
   «Sono 6 euro».
   «Eccoli! Allora qual è la password del wi-fi?».
   «“Primadevicompraredabere”. Niente spazi».

Un uomo si vanta con gli amici:
   «Che macchina! Milano-Varese in 18 minuti!».
   Il giorno dopo: «Che macchina! Ho fatto Milano-Varese in 16 minuti!».
   Il giorno dopo 15. Poi 14. Poi niente.
   Gli amici chiedono: «Beh, la macchina come va?».
   «L’ho venduta. E cosa ci andavo a fare tutti i giorni a Varese?».

Durante una partita di calcio, un uomo sugli spalti
   cerca qualcuno. Un tifoso gli chiede: «Cosa fai?».
   L’uomo disperato: «Ho perso mia moglie!». 
   E l’altro: «Anche io ho perso mia moglie!».
   L’uomo: «E com’è sua moglie?».
   Il tifoso: «Mia moglie è alta, bionda, occhi celesti, un bel seno, bel sedere, vita sottile, coscia lunga, labbra carnose… e la sua?».
   «Ma lasci perdere la mia, cerchiamo la sua!».

Un bambino alla mamma: «Mamma mamma, mi porti allo zoo?».
   La mamma: «Se ti vogliono vedere vengono a casa!».

Una signora dal dottore: «Dottore, sono veramente avvilita, ho l’impressione che la gente non mi consideri, è proprio come se non esistessi...».
  «Avanti un altro!».

Un automobilista viene fermato dai carabinieri: «Buongiorno, lei è in contravvenzione. Favorisca i documenti».
   L’uomo risponde: «Perché mi fate la contravvenzione? Stavo rispettando il limite di velocità!».
   «Guardi, abbia pazienza; lei sa perfettamente che il cane che porta al suo fianco deve essere sistemato nel vano bagagli, con relativa rete divisoria dall’abitacolo della vettura...».
   «Ma è di peluche!».
   «Ok, a noi non interessa la razza. Solo far rispettare le regole perché la legge è legge!».

Il marito alla moglie: «Senti, sono 10 anni che siamo sposati e tua zia sta a casa nostra da 10 anni, sarà anche tanto simpatica ma io non la reggo proprio più!».
  «Mia zia? Ma io ho sempre pensato che fosse la tua!».

Una signora va dal dottore, con un bambino piccolo, disperata: «Dottore, mio figlio ha ingoiato una moneta da due euro, ma che può morire?».
  «Signora, stia tranquilla, ma io allora? Quando ero piccolo ho mangiato un registratore e non sono qua, e non sono qua, e non sono qua?».

Riunione dei carabinieri. Il capitano: «Oggi noi siamo qui per dimostrare che non siamo tonti come tutti credono!». Poi indica una giovane recluta: «Quanto fa 3 x 3?».
  Il giovane carabiniere risponde: «7». E tutti gli altri: «Gli dia un’altra chance, un’altra chance!».
  «Quanto fa 3 x 3?». In maniera sicura questa volta il giovane risponde: «3 x 3 fa 9!».
  E tutti gli altri: «Gli dia un’altra chance, un’altra chance!».

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