“La vacanza perfetta” con Francesco Facchinetti sul Nove

Arriva l’estate e trovare il posto adatto per le ferie non è sempre facile. Se avete l’imbarazzo della scelta o, al contrario, siete a corto di idee, guardate il nuovo gioco, dal 18 giugno in prima serata

Francesco Facchinetti
18 Giugno 2019 alle 08:00

Arriva l’estate e trovare il posto adatto per le ferie non è sempre facile. Se avete l’imbarazzo della scelta o, al contrario, siete a corto di idee, guardate il nuovo gioco "La vacanza perfetta", dal 18 giugno su Nove.

Funziona così: una coppia di concorrenti deve decidere fra tre proposte di vacanza, in base a location e attività connesse ai luoghi. A tenere le fila c’è Francesco Facchinetti, uno che di queste cose se ne intende. Infatti, per sua stessa ammissione, ha trascorso molti anni viaggiando per il mondo.

Francesco, che ruolo ha in questo programma?
«Quello di narratore. Mi godo i paesaggi, località incredibili e intanto cerco di raccontare al pubblico a casa quello che sta succedendo. Questo è un programma che deve essere guardato con leggerezza, si parla di estate e di posti bellissimi».

Secondo lei, la vacanza perfetta che ingredienti deve avere?
«In generale deve esser un momento di ricreazione, aggregazione, unione. Serve a ricaricare le batterie. Prima di avere una famiglia, sono partito molte volte, anche da solo. Sudamerica, Oriente, Africa... Vivevo alla giornata. Il mio motto era: “Ogni giorno è un nuovo giorno”. Ora, con quattro figli, devo programmare trasferte più prevedibili».

Ai suoi amici che tipo di viaggio consiglierebbe?
«Suggerirei di visitare un Paese in cui ci sia anche qualcosa di culturale. Un posto bellissimo è Cuba, con la sua storia, il cibo, il mare, la musica, il mojito (un famoso cocktail, ndr) del bar dove andava lo scrittore Hemingway. C’è tutto!».

E con la famiglia dove si va?
«Nella nostra Italia, che ha dei posti stupendi. Per esempio Noto, in Sicilia, dove sono andato proprio in una puntata di "La vacanza perfetta". Oppure il Cilento, il Salento, la Maremma... La scelta è vastissima».

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