Dopo tanti anni di «Unomattina In famiglia» il conduttore dal 3 settembre sarà alla guida del programma pomeridiano assieme alla riconfermata Fialdini

Tiberio Timperi
Dopo tanti anni di «Unomattina In famiglia» Tiberio Timperi dal 3 settembre sarà alla guida di «La vita in diretta» assieme a Francesca Fialdini.
Tiberio, cosa conserva delle precedenti esperienze e con quale spirito affronta la nuova avventura?
«La vita in diretta è un appuntamento importante che affronterò affidandomi all’esperienza maturata grazie anche a In famiglia. Unita a una buona dose di umiltà e un pizzico di incoscienza. In più, in oltre trent’anni di tv sono passato dalle news del tg ai programmi di intrattenimento. Quindi storie e notizie, sempre tenendo al centro di tutto il racconto e, perché no, l’emozione dell’immedesimarsi».
Proprio con Francesca Fialdini ha già co-condotto nel 2013 «In famiglia»…
«Con Francesca è un piacere ritrovarsi. Di strada e tv ne ha macinata tanta. Ci capiamo al volo e tra noi ci sono stima e affetto».
Vi siete già divisi i ruoli?
«Insieme si vince, insieme si perde. Non esistono ruoli e spazi. L’obiettivo comune è raccontare e, se possibile, emozionare».
Quali sono le novità?
«Questo programma, pur vivendo di attualità, non è un telegiornale. Ma è un momento per capire e andare oltre la notizia».
Entrambi siete seri, misurati e competenti: caratteristiche vincenti per una conduzione in tandem?
«Per quanto uno si sforzi, un programma non si può costruire a tavolino. Anche perché il successo è figlio di molti padri. Soprattutto della chimica che si instaura. Cercheremo di essere coerenti con la missione propria del servizio pubblico: affidabilità, serietà e amore per il proprio lavoro e per chi ci segue. Il nostro pubblico merita rispetto».
Come organizzerà la sua giornata in vista del nuovo impegno pomeridiano?
«Sono mattiniero, per cui cambierà poco. E poi a tutto si fa l’abitudine...».
Francesca Fialdini
Nata come inviata di «A Sua immagine» , ha condotto tre edizioni di «Unomattina» e ora è stata riconfermata, per il secondo anno consecutivo, alla guida di «La vita in diretta» dove ritrova il collega Tiberio Timperi, con il quale ha co-condotto «Unomattina In Famiglia» nel 2013.
Cosa significa per lei essere padrona di casa di uno dei programmi più seguiti dalla rete?
«Non mi sento la padrona di casa. La vita in diretta è un programma storico, vuole raccontare la vita di tutti. E aiutare a immedesimarsi in quella degli altri. Io sono una coinquilina».
Contenta di lavorare insieme con Tiberio Timperi, veterano dell’intrattenimento?
«Sono felice di tornare a lavorare con lui. Negli anni non ci siamo mai persi. Ora dovremo gestire la quotidianità di una macchina complessa.Farlo insieme è un nuovo stimolo».
Vi siete già divisi i ruoli?
«No. Un programma di due ore prevede sinergie, rispetto e aiuto reciproco. Più che i ruoli ogni tanto ci divideremo gli argomenti».
Nella scorsa edizione non ha fatto fatica ad ambientarsi nel programma. Merito anche dell’esperienza maturata nella diretta di «Unomattina»?
«Si. Unomattina è stato fondamentale, una palestra dove si lavora sodo, non si stacca mai, nemmeno quando si torna a casa. E dalle prime ore del giorno devi essere disponibile, lucidissima e preparata».
Cosa conserva della scorsa edizione di «La vita in diretta»?
«Sono molto legata ai temi delle donne e l’angolo del caffè, per quanto semplice, era un momento di confidenze e scambio in chiave femminile molto prezioso».
Quali sono le novità di questa stagione?
«Tiberio prima di tutto, con la sua professionalità. Lo studio nuovo e moderno. La copertina di Dose e Presta del Ruggito del Coniglio con cui apriremo la settimana. E poi nuovi inviati per inchieste e rubriche di approfondimento e tante altre novità... da scoprire!».