“La vita in diretta estate”, parla Lisa Marzoli

«Ho fatto una lunga gavetta, ma ho imparato molto e adesso affronto questa occasione con grande serenità». C’è sicurezza nella giornalista, già conduttrice del Tg2, che ora affianca Beppe Convertini

Lisa Marzoli
20 Giugno 2019 alle 08:25

«Ho fatto una lunga gavetta, ma ho imparato molto e adesso affronto questa occasione con grande serenità». C’è sicurezza in Lisa Marzoli, già conduttrice del Tg2, che ora affianca Beppe Convertini a "La vita in diretta Estate" nel pomeriggio di Raiuno.

Lisa, dove trova tanta tranquillità?
«Sono abituata alla diretta. L’agitazione può subentrare solo quando accade una grande sciagura oppure avviene un attentato internazionale. In questi casi, oltre all’impatto emotivo, devi affrontare l’imprevisto, riempire i momenti di vuoto, scegliere gli ospiti giusti, stare dietro ai continui aggiornamenti...».

Con Beppe come va?
«Ci siamo conosciuti un mese fa e siamo in sintonia. La conduzione in coppia mi piace. Entrambi spaziamo dalla cronaca all’attualità, dal costume allo spettacolo».

Si è preparata molto prima di andare in onda?
«Sì. Ed è da un po’ che studio. Mi sono guardata le puntate di "La vita in diretta", sono andata in studio e in regia. Se conosci come funziona la “macchina” tutto diventa più facile. Questo è un programma difficile da gestire perché tocca la sensibilità della gente e fa emergere la natura del conduttore, soprattutto quando si parla di storie vere, di vita vissuta».

Si è ispirata a qualche conduttrice?
«Di tutte mi piace qualcosa. La leggerezza della Balivo, l’energia della d’Urso, l’autorevolezza della De Filippi...».

Quali sono le storie che toccano più le sue corde?
«Quelle che coinvolgono i bambini. In quei casi perdo per un attimo la lucidità. Forse perché sono una mamma di una bimba (Ginevra, ndr) che ha solo 20 mesi».

È lei dunque il suo tallone d’Achille?
«Sì. Inizialmente pensavo di mandarla in vacanza con i nonni. Ma preferisco averla vicina. Non sarà facile gestire tutto ma mi sono organizzata».

Lei sembra essere una molto tosta.
«Dipende dalla mia formazione. Un conduttore deve avere in pugno la situazione e saperla gestire. Il tg è una grande palestra. E ho imparato molto anche da Maurizio Costanzo: per tre anni l’ho affiancato a "S’è fatta notte" e mi ha insegnato a fare le interviste. Lui è l’unico che va a braccio, cioè non usa scalette e copioni».

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