Conosciamo meglio le ragazze che ogni sera affiancano Flavio Insinna nel quiz preserale di Raiuno

Conosciamo meglio Vera Santagata, Eleonora Arosio, Chiara Esposito e Laura Dazzi, le ragazze che ogni sera affiancano Flavio Insinna nel quiz preserale di Raiuno, "L'eredità".

Vera Santagata: «Sono la “precisetti”»
«Ci chiamano professoresse ma è evidentemente un abuso di titolo!» ride Vera Santagata, nata a Desio in provincia di Monza e Brianza.
In cosa si sente un po’ prof?
«Nel sorriso, che viene sempre al primo posto. La cosa importante è che non ci prendiamo mai troppo sul serio».
Per strada la riconoscono?
«Il nome non se lo ricordano però mi guardano e dicono: “Ma tu sei la riccia del Flavio?”. Poi siccome i nostri fan sono spesso “over”, questo succede soprattutto alle Poste, al supermercato oppure ai giardinetti...».
Cosa faceva prima di arrivare a “L’eredità”?
«Tra il 2000 e il 2002 sono stata campionessa italiana di ginnastica ritmica. Poi mi sono diplomata alla Royal Academy di Londra e ho sempre fatto la ballerina in teatro e in tv. E negli ultimi anni ho insegnato danza classica ai bambini».
Dopo cosa vorrebbe fare?
«Sono salita su questo treno che mi ha fatto trovare una nuova famiglia e... vediamo dove mi porta. Sto lavorando sulla dizione per ripulirla dall’accento milanese. Penso che tutte le esperienze facciano crescere».
Intanto c’è un altro treno che la porterà presto alle nozze...
«Il mio fidanzato mi ha fatto la proposta di matrimonio in diretta nel programma “Vieni da me”. Che emozione!».
Ognuna di voi quattro avrà una caratteristica specifica... qual è la sua?
«Amo organizzare tutto, e infatti mi chiamano “la precisetti”».

Eleonora Arosio: «L’ho svelato in diretta, è in arrivo un bebè»
«Ormai con la pancia la gente mi riconosce» scherza Eleonora Arosio, nata a Lecco ma che da 11 anni vive a Roma: ora è al settimo mese di gravidanza.
Si comincia a vedere, e l’ha anche “ufficializzata”...
«Sono una burlona e scherzando in trasmissione ho detto a Flavio che non sapevo chi fosse il padre. La mattina dopo la fruttivendola era preoccupatissima: “Ma come non lo sai, e tuo marito?”».
Immagino che tra le quattro lei sia la più scherzosa.
«Beh, direi piuttosto “la positiva”: vedo sempre il bicchiere mezzo pieno».
Qual è l’aspetto più bello del lavoro di “professoressa”?
«Venire a lavorare con il sorriso e la sera accorgersi che le ore sono volate».
Prima di questa esperienza cosa ha fatto?
«Una rubrica su Sky a cura di Autostrade per l’Italia: davo notizie sul traffico».
Cosa sogna di fare dopo “L’eredità”?
«Io un desiderio ce l’ho ma sono scaramantica e se lo dico poi non si avvera (ride)».
Ma voi quattro siete davvero amiche o c’è un minimo di rivalità?
«La rivalità non c’è mai stata, ci siamo trovate subito tutte in sintonia. Siamo diverse e ci compensiamo. Forse il merito è anche di Flavio che è sempre attento a dare a ognuna di noi lo stesso spazio. E poi è generoso perché ci dà spesso consigli che ci aiutano a crescere».
Quali passioni ha?
«Amo disegnare e dipingere. Pittura astratta a tempera... mi piace sporcarmi le mani».

Chiara Esposito: «Il mio sogno è un programma con Fiorello»
La più piccola delle prof è Chiara Esposito, catanese: ha appena 20 anni. «Mi coccolano tutti, anche se poi sono parecchio tosta».
Cosa intende?
«Sono pignola, soprattutto per quanto riguarda l’immagine: il trucco, i capelli, le unghie... devo sempre essere impeccabile».
Le è cambiata la vita da quando fa la “professoressa”?
«Eccome! Mi sono diplomata due anni fa al liceo artistico e volevo fare l’università e studiare scenografia. Da quando sono qui mi sono iscritta a Scienze della formazione in un’università telematica».
Cosa le piacerebbe fare dopo?
«Ho studiato recitazione ma poco a poco ho capito che mi divertiva interagire con il pubblico, stare con il microfono in mano. Il mio sogno è condurre un programma con Fiorello».
Tra le quattro lei è la più...?
«Io sono la “social”. Adoro fare le foto, modificarle, postarle, fare dirette su Instagram e interagire con i miei follower».
Quali sono le sue passioni?
«Tutti i fine settimana torno a Catania dalla mia famiglia, dai miei amici e dal mio fidanzato. Mi piace andare al cinema e a ballare latino-americano e caraibico. A sette anni sono stata campionessa italiana di danze caraibiche “a squadre”: ero troppo alta e non trovavo un ballerino giusto (ride)».
E quando esce la riconoscono?
«Quest’anno di più rispetto allo scorso anno. Soprattutto a Catania. Una sera uscivo da un locale sulla via Etnea, il corso principale, e mi sono sentita urlare: “Raiunooo”».

Laura Dazzi: «Sto studiando danza»
«Quando porto a spasso il mio cagnolino Nippy succede che mi riconoscano e mi fermino. Spesso sono persone anziane che fanno le passeggiate nel parco» dice Laura Dazzi, nata a Carrara e, nel gruppo, l’amante degli animali.
È questa sua passione a contraddistinguerla?
«Non solo. In realtà sono quella più fantasiosa, con la testa tra le nuvole e anche un po’ distratta».
Cosa faceva prima?
«Sono laureata in Psicologia con una tesi sulla “pet therapy”. Mi mancano solo tre esami per la laurea magistrale. Due anni fa ho attraversato un periodo brutto della mia vita, dopo la perdita di mio nonno a cui ero legatissima. Avevo bisogno di un cambiamento. È arrivato con “L’eredità”, che era proprio il programma che guardavo insieme con mio nonno tutte le sere. Sono venuta a Roma, che da sempre è una città che amo alla follia, e qui ho persino imparato a ballare. Quasi...».
Cosa intende?
«Le altre prof mi chiamano “Roberto Bolle” per prendermi in giro perché quando sono arrivata non avevo mai studiato danza e non sapevo neanche che si contasse in otto tempi. In più sono maldestra. Ora però, tra un piede schiacciato, una botta e un inciampo, sto imparando».
Riesce a indovinare le parole della ghigliottina?
«Se mi concentro qualcuna l’azzecco».
Cosa sogna di fare dopo?
«Lavorare in un programma di natura e di prodotti tipici del nostro bellissimo territorio, come “Linea verde”. Oppure una trasmissione sportiva: ho giocato a calcio e ne sono ancora appassionata. Sono super tifosa dell’Inter».