È conduttore e concorrente nel nuovo quiz di Rai1 "Chi può batterci? "
Sabato 21 settembre Marco Liorni arriva su Rai1 con “Chi può batterci?”. A metà tra il game show e l’intrattenimento, il programma è basato su un innovativo format francese che prevede una gara tra 101 persone del pubblico in studio e una squadra di cinque vip (Ivan Zazzaroni, Romina Power, Diana Del Bufalo, Pierpaolo Spollon e Max Giusti) capitanata dal conduttore che giocherà assieme a loro.
«Io avrò, dunque, il doppio ruolo di presentatore e di giocatore» spiega Liorni. Che aggiunge: «Il gioco prevede sei round su altrettante materie che vanno dalla televisione allo sport, dalla musica alle curiosità e ai personaggi, e alla fine di ogni prova ci sarà un vincitore. Il più bravo di tutte e sei le manche tra gli spettatori sfiderà uno dopo l’altro tutti i componenti della squadra di vip».
Naturalmente Liorni, in quanto anche concorrente, non conoscerà le domande del gioco: «Non sarò nemmeno io a porle, ma un altro presentatore che non vedremo in video e di cui ascolteremo solo la voce. In qualche caso potremmo anche avere una sorpresa, e magari a fare una domanda sarà un ospite arrivato in studio inaspettatamente».
Al momento, di “Chi può batterci?” è prevista solamente una puntata: «Lo testiamo con alcune varianti rispetto all’originale francese e vediamo cosa funziona meglio e cosa meno. Poi vedremo» dice il conduttore che, dal prossimo 3 novembre, tornerà anche alla guida di “L’Eredità”: «Sono molto contento di come è andata la passata stagione, così come mi ha fatto piacere che a “Reazione a catena” sia arrivato Pino Insegno. Ha una conduzione diversa dalla mia ma mi diverte moltissimo, tant’è che per tutta l’estate ho giocato da casa».
A Liorni Rai1 ha affidato anche “L’anno che verrà”, il tradizionale appuntamento del 31 dicembre per salutare l’arrivo del nuovo anno. Unico “neo”, il conduttore ha dovuto rinunciare a “ItaliaSì!”: «Ero molto affezionato a quel programma, l’ho fatto per sei stagioni. Quest’anno, però, sarebbe stato impossibile rifarlo con tutti gli altri impegni. Se non posso fare le cose bene, preferisco non farle. Spero un giorno di poterlo riprendere».