Marco Liorni: «Stavolta rispondo io con i sì, i no e qualche… nì»

Il conduttore, abituato a intervistare tanti personaggi a “ItaliaSì!”, cambia ruolo e si sottopone al nostro “interrogatorio”

Marco Liorni
20 Novembre 2021 alle 08:02

La scorsa estate ha registrato un boom di ascolti con il quiz preserale “Reazione a catena”. E ora è protagonista del sabato pomeriggio di Raiuno con “ItaliaSì!”, altro programma amatissimo dal pubblico. Due successi che Marco Liorni spiega così: «Entrambi sono coinvolgenti, seppure in modi diversi. Nel quiz devi sgombrare la mente da ogni pensiero per concentrarti sull’associazione tra le parole. Con “ItaliaSì!” ci rivolgiamo direttamente alla gente, mettendoci nei loro panni e cercando di dare risposte ai problemi che riguardano tutti».

Marco, ora ci mettiamo noi nei suoi panni, per vedere se la sua vita è più costellata da “sì” o da “no”. Cominciamo… Ora che non è in tv tutti i giorni ma solo una volta alla settimana, la sua routine è cambiata molto?
«“Reazione a catena” va in onda da Napoli, che non è lontano da Roma dove vivo: la raggiungo in un’oretta di treno. È un quiz ben rodato, programmato divinamente e che mi lascia tempo libero».

Invece ora la sua giornata è più intensa?
«Mi piace svegliarmi presto, intorno alle 6.30, per godermi una mezz’ora in tranquillità prima che il resto della famiglia si alzi. Poi accompagno mia figlia Viola (11 anni, ndr) a scuola e porto il nostro cane Grace al parco per un’oretta. Quindi torno a casa, mi cambio ed esco per andare al lavoro, possibilmente a piedi: mi piace camminare. E dopo una giornata di riunioni, tra le 18 e le 20 rientro a casa. Insomma niente di che, ho una routine abbastanza fissa e normale».

Riesce a passare del tempo con i figli?
«Nicolò (avuto dal primo matrimonio, ndr) ormai ha 26 anni, è un giovane uomo e con lui ho un dialogo aperto, alla pari, anche se credo che un padre debba difendere il suo ruolo e non essere un amico. Per Emma, di 17, e Viola cerco di essere presente, spiego sempre perché dico “no”, ma anche i “sì”. Del resto non devo andare a caccia di popolarità, ma essere un punto di riferimento».

Lei è più severo di sua moglie?
«Per mia moglie Giovanna il Covid ha tolto molto ai giovani e quindi ritiene che soprattutto Emma, che attraversa il delicato periodo dell’adolescenza, debba recuperare il tempo perduto. Io sono d’accordo con lei, ma nello stesso tempo penso che ci debbano essere delle regole, dei paletti».

Quindi è apprensivo?
«Mi preoccupa soprattutto il discorso sentimentale. Temo che i miei figli possano incontrare una persona sbagliata, che faccia loro del male, non fisicamente, ma piuttosto che li ferisca emotivamente».

Lei era un bravo ragazzo?
«A scuola non ero proprio uno studente modello. Ho fatto anche delle cavolate...».

Qualcosa di cui si pente?
«Quando avevo solo 15 anni ho dato un pugno a un coetaneo per farmi bello davanti al gruppo di ragazzi che frequentavo. Ci sono stato malissimo, me ne sono pentito subito, mi sono sentito come se quel pugno l’avessi dato a me stesso».

Nella sua carriera c’è qualcosa invece di cui si è pentito?
«In passato, quando Alberto Castagna ha dovuto lasciare temporaneamente il programma per ragioni di salute, ho rinunciato alla proposta di condurre “Stranamore” su Canale 5. Ecco, mi sono poi pentito di non aver accettato. Oggi direi volentieri “sì” alla proposta di un programma che parli di rapporti di coppia, di grandi storie d’amore incrociate con quelle di persone comuni e che tratti di educazione sentimentale».

Sarebbe la persona giusta, visto che sta con la stessa donna da più di 20 anni.
«Quello con mia moglie Giovanna è stato il “sì” più importante della mia vita. E l’ho detto due volte: quando ci siamo conosciuti, nel 1997, e quando ci siamo sposati, nel 2014».

Ha mai avuto tentazioni?
«Le tentazioni sono parte dell’essere umano. Ma le attrazioni sono pericolose, vanno bloccate sul nascere (ride)».

Lei è più di testa che di cuore?
«Un tempo mi imponevo di essere razionale per tenere a bada paure e angosce. Poi ho iniziato a lavorare su me stesso lasciando prevalere energia, istinto e passione. Oggi ho raggiunto un equilibrio: nella vita si devono affrontare grandi dolori, perciò bisogna godere dei momenti di felicità. Sto con la mia famiglia, il mio cane, vedo gli amici, faccio attività fisica e presto attenzione all’alimentazione».

È molto affezionato a Grace?
«Sì, anche perché è l’unica “donna” in famiglia con cui non devo discutere (ride). Lei è super obbediente. Non c’è neanche bisogno che le dica di non fare qualcosa, basta un gesto, uno sguardo».

Ha detto che è attento a ciò che mangia. Quindi è un salutista?
«Non sono ossessivo, ma cerco di stare attento ai grassi e agli zuccheri. Anche se non resisto a una tentazione dolce».

Goloso?
«Sì, adoro i pancake, mi sveglio presto per prepararli quando posso. Vuole la ricetta?».

Se la ricorda a memoria?
«Metto in una ciotola 200 millilitri di albumi, 60 grammi di farina integrale e 30 di farina 00. Aggiungo 20 grammi di zucchero e un cucchiaino di lievito in polvere. Scaldo una padella grande antiaderente e verso il composto fino a coprire il fondo. Faccio cuocere i dischi finché non si formano delle bolle, quindi li giro e li cuocio dall’altro lato. Basta coprire con sciroppo d’acero o miele, e sono pronti. Una delizia a cui è impossibile dire di no!».

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