Massimiliano Ossini presenta “Linea bianca”

Insieme all’apertura di piste e funivie, torna l’appuntamento che ci porta alla scoperta delle nostre più belle località di montagna, al via sabato 30 novembre su Raiuno

Massimiliano Ossini
28 Novembre 2019 alle 11:18

Insieme all’apertura di piste e funivie, torna l’appuntamento che ci porta alla scoperta delle nostre più belle località di montagna. A condurci in questo viaggio è Massimiliano Ossini che conduce per il sesto anno consecutivo "Linea bianca", al via sabato 30 novembre alle 14.00 su Raiuno. Accanto a lui, Giulia Capocchi e l’alpinista Lino Zani.

Massimiliano, quali sono le principali novità di questa edizione?
«Sono due. Innanzitutto metteremo al centro le storie delle persone che vivono in montagna e la loro voglia di rimanere fedeli al territorio. E poi porremo l’accento sul soccorso alpino, composto da persone che si mettono al servizio degli altri per garantirne la sicurezza».

A proposito, quali sono i pericoli più comuni?
«La montagna, soprattutto negli ultimi mesi, è stata colpita da numerose valanghe. Andremo a studiare le origini di questi fenomeni spiegando come fare attenzione per evitare il peggio. Per esempio, affiancandosi a persone che conoscono il territorio o, meglio ancora, alle guide alpine. Inoltre, è fondamentale avere una giusta attrezzatura e saperla usare».

Come prevenire gli incidenti?
«Non bisogna fare gli eroi, quindi meglio evitare le escursioni da soli o in un posto che non si conosce. E poi è assolutamente sconsigliato spingersi fuori paese in giornate con tanta neve. Vietata anche la camminata nei boschi dopo la pioggia, perché c’è il pericolo di scivolare».

Lei si è mai trovato in una situazione rischiosa?
«Purtroppo in più di una occasione. Ricordo quando sono scivolato in un crepaccio sull’Adamello. Ne sono uscito grazie all’aiuto delle guide alpine e di Lino Zani. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave».

Lei come vive la montagna?
«In modo totalizzante. Dalla sciata con amici alla camminata nel bosco, dalle terme all’aperto alle cene davanti a un caldo camino con le specialità del luogo».

Una specialità che l’ha colpita?
«Il “piatto dell’imperatore”. È un dolce dell’Alto Adige, una frittata con zucchero e marmellata di mirtilli... deliziosa!».

Lascerebbe la città per la montagna?
«Il Lago di Misurina (Belluno) oppure Ponte di Legno (Brescia) potrebbero essere due scelte di vita perfette».

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