Il programma riparte sabato 7 ottobre alle 15
Dopo il successo dello scorso anno, sabato 7 ottobre su Rai3 riparte "Tv Talk", il programma di approfondimento condotto da Massimo Bernardini, che affronta con un’attenta analisi tutta l’offerta televisiva, con l’aiuto dei suoi protagonisti e di esperti.
In che stato di salute si trova la tv?
«Se parliamo di tv generalista il pubblico si sta assottigliando. Fare il 30% di share, come succedeva fino a cinque anni fa, è un’impresa. Si stappa lo champagne quando si raggiunge il 20% (ride)».
Questo calo a cosa è dovuto?
«Prima di tutto, i giovani non concepiscono l’appuntamento fisso con un programma. Poi c’è la questione della lunghezza delle trasmissioni: prime serate che durano ore sono difficili da seguire. In ultimo, ma non meno rilevante, è il fattore di crescita delle piattaforme streaming».
Come spiegare questa crescita?
«Sicuramente fanno prodotti molto pensati, c’è una forte creatività. Prendiamo Netflix: vicepresidente dei contenuti italiani è Eleonora Andreatta, ex dirigente di Rai Fiction, che sta dando un forte contributo con serie in grado di entrare nell’attualità e di rispondere al gusto italiano. Inoltre, nel caso delle piattaforme, non si dà tanta importanza ai numeri».
Invece, quanto sono importanti?
«L’Auditel è un prezioso strumento che viene mal interpretato. Contano solo ascolti e share: se sono bassi, un prodotto viene considerato poco vincente. Invece, bisognerebbe considerare età, area geografica, livello di scolarizzazione del pubblico che guarda un programma per proporre un’offerta consona alle richieste dei telespettatori».
Cosa si aspetta il pubblico?
«Io credo che ci sia una grande fame di conoscenza in tutti gli ambiti, dalla storia alla musica e alla letteratura. E si dovrebbe intercettare questo bisogno con una programmazione intelligente e culturale, senza però scordare che la tv è vissuta come un momento di relax».