Ogni domenica alle 12 su Canale 5, raccontano i sapori della tradizione e dell’innovazione del nostro Paese
È un volto familiare per i telespettatori di "Melaverde" da oltre un decennio. Ellen Hidding, ogni domenica poco prima di mezzogiorno, ci tiene compagnia su Canale 5 raccontando i sapori della tradizione e dell’innovazione del nostro Paese.
Ellen, dopo tanti anni in giro per l’Italia come fa a trovare sempre qualcosa di nuovo da mostrarci a "Melaverde"?
«Per me ogni edizione è sempre un ritorno a casa. Ogni puntata è sempre una nuova scoperta per il pubblico, ma credetemi, anche per me».
Cosa l’affascina di più di questo lavoro?
«Gli incontri che faccio. Ogni puntata è l’occasione per raccontare storie di persone, di famiglie, di aziende e di realtà completamente lontane e diverse da quelle tipiche delle città».
Se la ricorda la sua prima volta a "Melaverde"?
«Certo, andai in un paese di montagna nella provincia di Bergamo. Ricordo che dovevo intervistare un allevatore che però, alle mie domande, rispondeva solo con un sì o un no. Mi resi conto che quel poverino non era abituato a rilasciare interviste, ma non mi persi d’animo. Lasciai perdere le domande che mi ero scrupolosamente preparata e puntai sul mondo che l’allevatore voleva mostrarmi: il suo mondo. Fu tutto molto più bello e rilassante».
Com’è cambiato il suo modo di cucinare e di mangiare da quando conduce "Melaverde"?
«Sono decisamente più attenta. Guardo sempre provenienza e scadenza degli alimenti, oltre alla tracciabilità».
Se potesse creare un supermercato ideale, come lo farebbe?
«Penso subito a un negozio fornito di tutti i prodotti di stagione e provenienti dalle piccole aziende fatte da persone che ci mettono il cuore. Sceglierei il meglio: olio, nocciole, marmellate, pane, formaggi e salumi. Tutti prodotti rigorosamente Made in Italy».
Ha un angolo verde dove ama rifugiarsi con la sua famiglia?
«Quando posso, vado una settimana in Olanda da mia mamma. Poi, da quando mia figlia Ann Mari vive in Spagna, io e mio marito (Roberto Cozzi, ndr) siamo tornati a fare i fidanzatini e ogni tanto ce ne andiamo in Toscana dove abbiamo una piccola casa, che è diventata il nostro rifugio preferito».
Non è solo un programma televisivo, è un itinerario alla scoperta delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese. "Melaverde" svela i segreti di un’agricoltura sostenibile, promuovendo la cultura del cibo sano e a chilometro zero, e valorizzando il lavoro di chi coltiva la terra, alleva gli animali e trasforma i prodotti in opere d’arte. Un aspetto, questo, che sta molto a cuore a Vincenzo Venuto, che affianca la Hidding dal 2018.
Vincenzo, cosa apprezza di più, e cosa ha imparato, del suo lavoro a "Melaverde"?
«Quello che mi affascina di più è che mi sono avvicinato in questi anni al mondo dell’agricoltura. Poi, sono diventato più consapevole. So cosa significano con esattezza le varie denominazioni sugli alimenti. Mi sono avvicinato molto ai prodotti di nicchia, come il formaggio di fossa, e a tanti prodotti che rispecchiano le tradizioni secolari dell’Italia».
Si parla tanto di sostenibilità, ci può spiegare perché è così importante mangiare prodotti di stagione e a chilometro zero?
«Perché si consuma meno energia e si produce meno anidride carbonica. Quindi si protegge l’ambiente. Un esempio: se compriamo l’uva prodotta in autunno in Italia e non quella che arriva a marzo dal Cile, è facile capire che la nostra è più sostenibile perché non deve affrontare un viaggio transoceanico».
Lei nasce biologo. Come ha vissuto il passaggio dal laboratorio al set televisivo?
«Quando facevo il ricercatore, insegnavo anche. E la parte del racconto della mia materia è tornata utile per il mio lavoro in tv. Davanti alla telecamera, mi piace parlare della natura. Ed è quello che facevo all’università».
Come fa a conciliare la sua passione per la natura con la frenesia della città?
«Da molti anni ho scelto di vivere a Concorezzo, in Brianza. Ho sempre evitato il caos della città, anche se la mia compagna vive a Milano e quindi spesso mi tocca andarci (ride). Il mio angolo verde segreto, poi, è una scuderia a Cambiago (MI) dove curo il mio cavallo».
Cosa vedremo nelle prossime puntate di "Melaverde"?
«Porteremo gli spettatori in Friuli per mostrare una fattoria nella “steppa”. E faremo vedere anche il secondo rifugio più alto d’Europa».