“Melaverde”, Ellen Hidding e Vincenzo Venuto: «Viaggiate con noi e sarà come sognare»

Il programma ci porterà tutta l’estate in giro per l’Italia e i due conduttori ci consigliano mete bellissime e insolite

Ellen Hidding e Vincenzo Venuto  Credit: © Elena Tiraboschi
20 Giugno 2021 alle 08:36

Passereste la vostra estate con due amici così? Lui, Vincenzo Venuto, non sta fermo un attimo. È agli antipodi del concetto di “leggo un libro sotto l’ombrellone”. Lei, Ellen Hidding, entra in letargo. Zero programmi: vive minuto per minuto, e comunque vuol stare tranquilla… Bene, non preoccupatevi di scegliere, perché hanno già deciso loro: ci faranno compagnia fino al 1° agosto nel modo più piacevole possibile, accompagnandoci in giro per l’Italia tra natura, tradizioni e meraviglie enogastronomiche con le nuove puntate di “Melaverde”, ogni domenica alle 12 su Canale 5.

Insieme per modo di dire, in effetti, come spiega Vincenzo portandoci dietro le quinte della trasmissione: «Di solito noi lavoriamo a staffetta, sì. Ellen parte alla domenica per la destinazione della puntata da realizzare e rientra il martedì sera; io mi muovo il mercoledì pomeriggio e rientro al venerdì. È la troupe della settimana che solitamente rimane la stessa».

Ellen, Vincenzo, state viaggiando per l’Italia da diverse settimane. Che Paese avete incontrato?
Vincenzo: «Direi che c’è una gran voglia di togliersi finalmente le mascherine, di ripartire davvero: mentalmente abbiamo fatto un passo avanti rispetto alle grandi difficoltà che tutti abbiamo vissuto».
Ellen: «Sì, la gente ha voglia di rimettersi in gioco, di andare avanti, ed è una cosa che sento anch’io, perché sono cresciuta con l’idea che per quanto si cada, si deve sempre pensare a rialzarsi, a raggiungere quella luce in fondo al tunnel».

Che cosa avete scoperto in queste prime puntate di “Melaverde”?
Ellen: «Sono rimasta incantata da un tramonto a Cattolica, vicino a Rimini, dal colore del cielo sul mare. Poi nella Bergamasca abbiamo fatto una puntata veramente affascinantissima sulla lavorazione del lino, dalla raccolta alla filatura».
Vincenzo: «Vi sembrerà una stupidaggine, ma a Brescello, in provincia di Reggio Emilia, ho visto per la prima volta una coltivazione di meloni».

Si è arricchito di novità anche il menu della vostra cucina?
Vincenzo: «Certo. Nelle Langhe siamo stati ospiti di una famiglia che non solo ci ha fatto assaggiare non so quanti formaggi buonissimi, ma ci ha anche proposto una salsa tipo “bagnèt verd” che non conoscevo e che ho subito provato a rifare a casa. Ma la mia è venuta malissimo».
Ellen: «Io ho riconquistato quel paio di chili che avevo perso con tanto scrupolo prima di iniziare le riprese. Il fatto è che, come dico sempre, quando lavoro io mangio solo il lunedì e il martedì, perché per il resto della settimana sto tranquilla con insalate e verdure. Ma sono una buona forchetta e sono curiosa, quindi assaggio tutto ciò che mi offrono. Per dire, ora torno da una “due giorni” di pizzoccheri valtellinesi a Livigno».

Per tanti di noi questa sarà un’altra estate un po’... da inventare. Avreste qualche meta italiana da consigliarci?
Vincenzo: «A prescindere dalla destinazione, dico subito che dobbiamo guardare la natura che ci circonda, perché sarà sempre bellissima. Mettiamoci un binocolo al collo (o una maschera da sub!) e guardiamoci intorno. Poi io visiterei qualche parco nazionale: uno che pochi conoscono e che mi fa impazzire è il Parco nazionale della Val Grande in Piemonte, strepitoso…».
Ellen: «Un parco, certo: sono d’accordo con Vincenzo! Io però consiglio il Parco nazionale dello Stelvio, tra Trentino-Alto Adige e Lombardia».
Vincenzo: «Dopo mi muoverei anche sulle colline ancora selvagge tra Emilia-Romagna e Toscana: posti meravigliosi, che ho potuto visitare un po’ a cavallo. Scendendo verso Sud, andrei sempre nelle piccole isole. Ne cito una per tutte, molto rumorosa ma selvaggia: Stromboli».
Ellen: «Lui parla delle piccole isole al Sud, e invece io dico una città: Napoli, perché lì c’è il mio cuore. E poi ho un debole per la Toscana. Tutta: quante volte l’abbiamo girata in automobile con la mia famiglia…».

E allora prepariamo la valigia. Da esperti viaggiatori, qual è la prima cosa che ci mettete dentro?
Vincenzo: «Il binocolo: nel mio zaino è fisso! In valigia, invece, metto gli scarponi: con “Melaverde” sono abituato ad andare in montagna o a visitare allevamenti, e in entrambi i casi ci vogliono».
Ellen: «Portafogli e carta d’identità. Dopo butto dentro quel che trovo, senza preoccuparmi, perché non c’è nulla di prima necessità: se mi manca qualche cosa, la troverò dove vado».

Voi passate mesi “sulla strada”, ma qual è la parte del viaggio che preferite?
Ellen: «Il ritorno a casa. La casa è la mia base, è il posto dove io faccio il mio viaggio “personale”. Per quanto ami viaggiare e scoprire nuovi posti, sono felice quando è il momento di tornare».
Vincenzo: «A me piace il viaggio in sé. Io poi sono un motociclista e questo dà un approccio tutto diverso. Girare in auto è come guardare la tv; in moto sei “nel” viaggio, e tutto ciò che ti circonda è come se viaggiasse insieme con te».

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