Come lo scorso anno a sostituire Serena Bortone nella versione estiva, da lunedì 1º luglio troviamo la giornalista del Tg3, che condurrà il programma fino a 6 settembre

Passaggio di testimone ad "Agorà", il programma di informazione di Raitre. Come lo scorso anno a sostituire Serena Bortone nella versione estiva, da lunedì 1º luglio troviamo Monica Giandotti, giornalista del Tg3, che condurrà il programma fino a 6 settembre.
Monica, ci saranno delle novità?
«La formula rimane sostanzialmente invariata. Ogni giorno affronteremo temi legati all’attualità, alla politica e all’approfondimento di temi sociali, ambientali ed economici con l’aiuto di ospiti in studio».
In questo momento la politica offre parecchi spunti.
«Sì anche perché ormai da qualche anno la politica non va in vacanza. Ci concentremo quindi su argomenti di grande interesse come il rapporto tra i due leader dei partiti di maggioranza, Salvini e Di Maio, e la prossima manovra finanziaria».
La tv pullula di talk politici. Non temete la sovrapposizione?
«No, perché Agorà ha una sua identità ben precisa e con gli autori ci sforziamo di cercare volti autorevoli che non appaiono spesso in televisione. E poi non ci limitiamo al dibattito, ma abbiamo collegamenti in esterno, raccontiamo realtà poco conosciute e storie vere di forte impatto».
Lei, Valentina Bisti, Lisa Marzoli... sono sempre di più i mezzobusto dei tg alla conduzione di programmi del mattino e del pomeriggio. Come mai?
«Evidentemente l’azienda vuole puntare sulla valorizzazione delle risorse interne. E io non posso che esserne felice».
C’è qualche conduttrice o conduttore al quale si è ispirata?
«Nessuno in particolare. Eccetto a quello che considero il mio maestro: Michele Santoro. Abbiamo lavorato tanto insieme e da lui ho imparato tantissimo».
Non le pesa lavorare tutta l’estate visto che ha anche un bambino piccolo (Giulio, un anno e mezzo, ndr)?
«Mi sono organizzata come tutte le mamme che lavorano. E anche se sarò molto occupata, avrò del tempo da dedicare alla famiglia. Poi, a settembre, mi concederò una vacanza».