Nadia Toffa e Alessia Marcuzzi: «Siamo tornate più agguerrite che mai»

Presenteranno le due edizioni de «Le Iene» di Italia 1: «Ma ci piacerebbe fare dei servizi assieme». Una aveva saltato le ultime puntate per motivi di salute. L’altra l’aveva condotto 13 anni fa. «Una iena lo è per sempre» dicono a Sorrisi. «Qui ci sentiamo a casa»

Nadia Toffa e Alessia Marcuzzi  Credit: © Pigi Cipelli
28 Settembre 2018 alle 11:51

Due maschiacci. E anche piuttosto indisciplinati. Nadia Toffa e Alessia Marcuzzi insieme sono una forza della natura, due uragani difficili da contenere. Le ragazze, che abbiamo riunito per realizzare questo servizio, condurranno «Le Iene Show» rispettivamente dal 30 settembre e dal 3 ottobre. Quindi non saranno fisicamente assieme, anche perché in studio saranno affiancate da altre persone.

Ma l’intesa tra loro è talmente forte che Nadia ha chiesto di poter realizzare dei servizi in esterna con Alessia, che ha già dato la disponibilità per fare anche l’inviata. «Siamo in sintonia fin da quando ci siamo conosciute anni fa, sempre alle Iene. Sarebbe bello fare qualcosa assieme» dice Nadia una volta tornata in camerino. Qui ci raggiunge Alessia che, agguantata una bottiglietta d’acqua, conferma l’affetto reciproco e la voglia di formare una nuova coppia di inviate: «Siamo due vere matte, dei maschiacci. Come due compagne di scuola che si ritrovano sedute all’ultimo banco per fare casino» aggiunge la Marcuzzi che per una volta ha trovato una collega ancora più travolgente di lei. Tanto che intervistarle assieme si rivela un’impresa ardua, perché rispondono rubandosi le parole, scherzano, ridono e parlano tra di loro come se il mondo attorno non esistesse. «Ci divertiamo tanto, ma quando si lavora diventiamo anche serie» puntualizza Nadia.

A proposito di serietà, c’è una domanda che non possiamo non fare a Nadia. Lo scorso febbraio, dopo un malore che l’aveva tenuta lontana dalla tv, aveva rivelato in diretta a «Le Iene» che le era stato diagnosticato un tumore.

Nadia, come stai oggi?
«Continuo a fare i miei controlli, le mie cure e sorrido alla vita. Sono molto carica per il ritorno alle Iene, non vedo l’ora!».

Cosa rappresenta per voi essere qui oggi?
Alessia: «Per me si tratta di un ritorno nel vero senso della parola. Non avrei mai pensato che sarebbe accaduto ancora (Alessia ha condotto il programma dal 2000 al 2005, ndr). Ma è anche vero che la divisa da iena non l’ho mai tolta dall’armadio. È come un tatuaggio che ti rimane addosso, una seconda pelle. Una iena lo rimane per sempre».
Nadia: «È vero. Però tu Alessia avevi appeso la divisa nell’armadio (ride, ndr). La mia invece è sempre apprettata e pronta per essere usata!».

Fare «Le Iene» è un traguardo o un punto di partenza?
Alessia: «Nessuno dei due. È una strada. Bellissima».
Nadia: «Entrambe le cose: in questo mestiere è sempre importante guardare avanti, non sentirsi mai arrivati, non sedersi. Come traguardo è comunque una gioia pazzesca e sia nel caso mio che in quello di Alessia la gioia è doppia perché in qualche maniera siamo tornate a casa entrambe».

Qual è il percorso per passare da inviato a conduttore?
Alessia: «Io li ho fatti tutti e due, ho vestito i panni da iena anche sul campo ma per interviste speciali o cose ironiche. C’è una bella differenza a stare in studio. Fuori è un’altra storia».
Nadia: «Tenere duro. Bisogna avere pazienza ma soprattutto perseveranza. Non si entra mai dalla porta principale, come qual-siasi altro lavoro. Ore di anticamera per proporre le proprie inchieste, per metterle a punto, organizzarle. E poi insistere. Non si diventa iena per caso, tutte hanno lavorato molto per andare in onda».

Cosa ci vuole per essere perfette padrone di casa?
Alessia: «Leggerezza, ironia e un bel po’ di “attitudine”».
Nadia: «Spirito di adattamento, perché in diretta le cose cambiano ogni 30 secondi. E tanta ironia. Tutti quelli che si sono avvicendati nella conduzione avevano caratteristiche diverse ma in comune ci sono sempre un’estrema professionalità, la capacità di adattarsi a quello che richiede la diretta e, ovviamente, la voglia di divertirsi facendo questo mestiere unico».

Cosa invece non dovrebbe mai fare chi presenta questo show?
Alessia: «Essere diverso da quello che è. Non serve a nulla recitare un ruolo».
Nadia: «Noi ci battiamo per la giustizia. Uno non dovrebbe mai essere disonesto. Qui chi si sente una star, una primadonna, dura poco. Penso che sia anche il motivo per cui è rimasto negli anni un programma così amato: nessuno ha perso la testa con il successo».

Fare un programma come questo cambia il modo di affrontare la vita?
Alessia: «Un po’ sì. Sei sempre pronto a pensare che ti basti infilare la divisa da iena e indossare gli occhiali per affrontare tutto».
Nadia: «Decisamente sì, non abbiamo orari. Siamo al servizio della gente e la priorità è questa. In questo lavoro dobbiamo risolvere problemi continuamente. E questo poi si riflette nella vita di tutti i giorni. Impariamo a non accontentarci, a fare bene le cose, a pensare anche a chi ci sta intorno e a chi non ha voce e subisce ingiustizie tutti i giorni».

Siete iene anche nella realtà?
Alessia: «Io credo di essere una persona molto accomodante, ma tiro fuori la mia “ienaggine” se toccano la mia famiglia».
Nadia: «M’indigno realmente, credo in quello che faccio e mi sono sempre mobilitata per i bisogni reali delle persone. Non penso di essere cambiata, mi vedete in tv come sono nella vita, con lo stesso piglio e la voglia di arrivare in fondo alle cose».

Cosa c’è dietro il bancone delle Iene?
Alessia: «Risate e lacrime. La vita. Attimi».
Nadia: «Eh ma vuoi sapere proprio tutto... Le nostre gambe! Alcune belle, alcune grosse, altre storte. Pronte però a correre».

Qual è la vena «femminile» del programma?
Nadia: «Le donne hanno un valore aggiunto per tante cose, per esempio possono trattare argomenti più delicati. Siamo più accoglienti».
Alessia: «La morbidezza. Noi portiamo i tacchi, però li tiriamo in testa agli uomini se ci rompono le scatole!».

Rosa è anche il modo di vedere la vita, il mondo, il futuro. Qual è la vostra visione a questo proposito?
Alessia: «Odio il colore rosa, la vita in generale, e la mia, non la vedo in rosa. Il mio colore è bianco o nero».
Nadia: «Anche io sono così: o tutto o niente. Non ho mezze tinte».

Per salutarvi, fatevi un augurio.
Nadia: «Bentornata a casa cara Alessia, per noi è un onore, un piacere e una gioia immensa averti qui».
Alessia: «Anche io sono felice di percorrere questa strada con te, Nadia, non è un traguardo ma un percorso che faremo assieme».

N**ell’edizione domenicale** N**adia avrà accanto tre Iene**

Le iene Filippo Roma, Giulio Golia e Matteo Viviani si alterneranno alla conduzione di «Le Iene Show» accanto a Nadia Toffa. Oltre a presentare il programma in diretta su Italia 1, farà diversi servizi in esterna.

I**l mercoledì con Alessia ci saranno** **Nicola Savino e la Gialappa’s Band**

In studio accanto ad Alessia Marcuzzi ci sarà Nicola Savino. Mentre i «Gialappi» saranno, come sempre, la voce fuori campo. Anche Alessia vorrebbe fare dei servizi in esterna, come ha già fatto in passato.

Il libro di Nadia racconta la sua malattia

Il 9 ottobre arriva in libreria Fiorire d’inverno (Mondadori, euro 18), l’autobiografia di Nadia che, oltre a raccontare la sua vita e la sua gavetta, parla anche della battaglia contro il cancro che le è stato diagnosticato dopo uno svenimento, lo scorso dicembre: «La malattia, l’avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana». 

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