Nino Frassica e Michelle Hunziker inaugurano la stagione di “Striscia la notizia”

Il 23 settembre riparte il tg satirico di Antonio Ricci

19 Settembre 2024 alle 08:03

«Ma che bella giacca dorata che hai Nino, l’hai comprata su un sito specializzato in capi di lusso?» chiede Michelle Hunziker. «No, l’ho fatta io a mano stamattina con il pongo» risponde Nino Frassica. E giù a ridere. Manca poco all’inizio di “Striscia la notizia - La voce della complottenza” (il 23 settembre) e questo dialogo la dice lunga sulla complicità tra i conduttori, che vediamo “in azione” in occasione del servizio fotografico di Sorrisi. «Ma non è la prima volta che ci vediamo, ci siamo incontrati su un pullman nel 1998» continua Nino... Cerchiamo di tornare seri, e dopo le foto con Gabibbo e Tapiri ci chiudiamo in camerino per iniziare la nostra chiacchierata.

Michelle, da veterana del programma come ha accolto il nuovo partner?
Michelle: «Sono felicissima, ci sono pochi colleghi che non ho incrociato. Con Nino è capitato anni fa a Sanremo e a “Zelig”, dove era venuto per promuovere un suo libro. Però non abbiamo mai lavorato assieme. Lo stimo e mi piace tantissimo il suo umorismo “alla Nino”, sono molto contenta di fare questa esperienza con lui».
Nino: «Sono contento pure io perché qui la gente si diverte».

Nino, lei anni fa si era già seduto dietro al bancone di “Striscia”.
Nino: «Nel 2005 ho fatto una settimana con Nino D’Angelo e una con Mino Reitano. Erano gli esperimenti di Antonio Ricci. Ho anche ritrovato una penna che avevo lasciato lì 20 anni fa...».

Pensa che sarà diverso ora rispetto a quella “prima volta”?
Nino: «Anche se è bionda, Michelle non è Nino D’Angelo e nemmeno Mino Reitano. Sì, sarà diverso, ma in questo periodo ci “affiateremo”. Si dice così, Michelle?».
Michelle: «E lo chiedi a me che sono svizzera (ride)?».
Nino: «Ci affiateremo e diventerà tutto più semplice. Lei ha un bellissimo carattere, ci troveremo bene».

Ci dice come l’ha convinta Ricci a tornare?
Nino: «Mi ha fatto una telefonata e non avendo altri impegni ho accettato. Mi sarebbe piaciuto farlo a 30 anni, ma all’epoca non c’era ancora “Striscia” (nata il 7 novembre 1988, ndr), è una di quelle cose che ti fanno sentire giovane anche se non lo sei».

Come ha motivato Antonio Ricci questa nuova coppia?
Michelle: «Non ce n’è stato bisogno. Anche io ho ricevuto una chiamata da Antonio che mi ha proposto di partire con Nino. Ho risposto che sarebbe stato stupendo».

Un assaggio di come sarà lavorare assieme lo avete sperimentato oggi durante gli scatti per Sorrisi. Come vi siete trovati?
Michelle: «Per me è andata benissimo, mi lascio portare da lui, mi piace sintonizzarmi sul “canale Nino”».
Nino: «Ci divertiremo, non abbiamo un tema da svolgere, siamo liberi. E non capita spesso».
Michelle: «Ci comportiamo come tra amici, non prepariamo niente. Spero che Nino si trovi bene a Milano. Ci eri mai stato, Nino?».
Nino: «Anche se abito a Roma, ho vissuto a Milano. Ho fatto con Gerry Scotti “La grande sfida” con un allora quasi sconosciuto Michele Foresta (il Mago Forest, ndr). La mia comicità è molto milanese, è più vicina a quella di Cochi e Renato che non a Franco e Ciccio. Mi ha sempre affascinato la comicità milanese, il surrealismo del Nord».
Michelle: «So già che morirò dal ridere. Prima ho bussato al suo camerino e ha risposto: “Chi ha?”. Solo a lui possono venire in mente queste cose».

C’è qualcosa che vi preoccupa di questa nuova avventura assieme?
Nino: «Niente, mi spiace che duri solo tre settimane».
Michelle: «Impossibile. Sarà una ventata di aria fresca».

Cosa vi diverte maggiormente?
Michelle: «Il suo surrealismo, quando fa una battuta mi fa ridere anche se ci sono delle volte che ci devo pensare e rido a scoppio ritardato. Essendo svizzera, ogni tanto ci arrivo dopo!».
Nino: «E così mentre ci pensi, ti perdi la battuta successiva! Michelle è vera, simpatica. E poi è bbella, con due “b”».

Avete qualcosa in comune?
Michelle: «Io adoro la Sicilia. La prima volta che ho messo piede in Italia è stata a Militello (CT), ci sono stata tre mesi per seguire un fidanzatino, figlio di siciliani immigrati in Svizzera. Mi sono innamorata della Sicilia e tutti gli anni ci vado. Ho concepito anche una delle mie figlie, Sole, a Palermo, e una delle mie migliori amiche è siciliana. Lì c’è un’energia particolare. Però con Nino ci conosciamo ancora poco e ora è difficile trovare una cosa in comune. Io svizzera, lui siciliano... magari qualche piatto. Nino, ti piace mangiare?».
Nino: «Eccome, ma sono a dieta, ho un rapporto di amore e odio con il cibo: mi piace tutto quello che fa male».

Invece in che cosa non vi somigliate affatto?
Nino: «Siamo la bella e la bestia. Io ho un sacco di no: non fumo, non guido la macchina, non guardo il calcio, non scio, non faccio sport e neanche lo vedo. Ho la passione per il disegno. Faccio degli scarabocchi che poi diventano quadri. È un antistress, mi calma e mi fa stare bene anche se a volte esagero e non riesco a smettere (e dalla borsa tira fuori una manciata di foglietti pieni di quadretti colorati e appunti per Antonio Ricci, ndr)».
Michelle: «Anche a me piace disegnare, in particolare colorare i “mandala” (disegni stilizzati fatti di simboli concentrici, ndr). Abbiamo questo in comune: anche io quando sono stressata scarabocchio con le mie bambine».

Cosa vi fa attapirare nella vita?
Michelle: «La violenza in tutte le sue forme, anche quella verbale. Un’aggressività che mi fa attapirare».
Nino: «Uguale. Mi danno fastidio l’ignoranza, la presunzione e la gente chiusa».

Di recente per cosa meritereste un Tapiro d’oro?
Nino: «Io non ne ho mai ricevuti, mi sa che uno me lo rubo perché è bello averlo a casa. Ultimamente sono stato buono e bravo, adesso ho una pazienza che prima non avevo. A proposito, che ore sono?».
Michelle: «Io lo merito perché non ho ancora trovato il principe azzurro. Mi basterebbe uno simpatico come Nino, con cui viaggiare, divertirmi e condividere cose belle. Però sto bene, sono felice, sono nonna, ho le mie bambine e mi basto, ma non sarebbe male, anche se a 47 anni è difficile trovare una persona».

Avete un “Tapiro jolly”: a chi lo dareste?
Michelle: «A tutti quelli che fanno le guerre, mi spaventa molto che ormai siano “normalizzate”».
Nino: «Concordo. Magari hai trascorso una giornata senza fare niente, e invece in un Paese vicino hanno sparato e buttato bombe».

Con quale inviato vi piacerebbe girare un servizio?
Nino. «Con Enrico Lucci. Mi piace moltissimo, a volte vado a rivedermi i suoi servizi».
Michelle: «Lo dico sempre, gli inviati di “Striscia” sono tutti meravigliosi e bravissimi, hanno voglia di documentare e raccontare, certi rischiano anche la pelle come Vittorio Brumotti. Però da straniera, anche se ho il cuore italiano, mi piace molto Rajae, che con il suo garbo racconta in modo meraviglioso tutto quello che è integrazione e discriminazione».

Se doveste proporre voi un servizio a Ricci, cosa gli sottoporreste?
Michelle: «Io vorrei approfondire con Rajae tematiche come la violenza sulle donne, ma facendolo alla “Striscia la notizia”, con il nostro linguaggio. È già stato fatto, ma non è mai abbastanza».
Nino: «Io vorrei smascherare quelli che speculano sui deboli. “Striscia” già lo fa, ma insisterei sui falsi e sui truffatori che rubano, per esempio, alle povere vecchiette».

Il primo oggetto che piazzerete in camerino?
Nino: «I colori per colorare».
Michelle: «La macchinetta per il caffè, ne bevo tre o quattro al giorno e mi piace gustarlo appena arrivo, mi porto le “schiscette”, le merendine da casa. Nino, spero non sarai ancora a dieta quando partiremo, perché tutti porteranno un sacco di dolci e cose da mangiare».
Nino: «Sto attento ma non lo faccio per dimagrire, lo faccio per la salute».

Dopo “Striscia” cosa vi aspetta?
Nino: «Lo show con Fabio Fazio e nel 2025 un programmino mio su Rai2. A metà novembre esce per Mondadori il mio libro “Piero di essere Piero”, in cui parlo di persone che si chiamano così alle quali succede di tutto. Mi sono sbizzarrito. Rispetto al precedente romanzo, ora i protagonisti sono tanti e mi sono sentito più libero di creare».
Michelle: «Io condurrò il concerto per i 30 anni di Andrea Bocelli, registrato questa estate, e quello che i Pooh hanno fatto a Venezia. Poi farò il giudice a “Io canto Generation” con Gerry Scotti, e poi “Io canto Family”. Ci sono un bel po’ di cosine che bollono in pentola. Dopo, sempre con Gerry, tornerò a “Striscia” e farò i soliti programmi in Germania».

Per finire, fatevi un “in bocca al lupo” reciproco.
Nino: «In bocca al lupo, sono contento di lavorare con te».
Michelle: «Anche io non vedo l’ora di iniziare il 23 settembre!».

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