“Noi e…”, la serata per l’Unicef con Loretta Goggi e Mara Venier

L’appuntamento è per mercoledì 22 novembre in prima serata su Rai1

21 Novembre 2023 alle 09:08

Mai come in questo periodo tanti, troppi bambini hanno bisogno di aiuto, perché sono loro, si sa, le prime vittime di ogni guerra. Per questo, ancora una volta, Rai e Unicef (il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) si sono unite per raccogliere fondi a favore di chi, in 190 Paesi del mondo, cerca di portare loro assistenza. L’appuntamento è con "Noi e…", mercoledì 22 novembre in prima serata su Rai1. Padrone di casa della serata, Mara Venier e Loretta Goggi.

Loretta, com’è nata l’idea di questa doppia conduzione?
«L’ultima volta che sono stata a "Domenica in" avevo parlato a Mara di una fiction che sto scrivendo con mia sorella Daniela, in cui c’è un ruolo che sarebbe perfetto per lei. Il progetto è ancora in fase embrionale, ma intanto lei mi ha proposto di fare insieme la serata per l’Unicef. Abbiamo pensato che, unendo le forze di due settantatreenni come noi, possiamo portare un po’ di leggerezza in una serata che deve comunque essere istituzionale».

Vi conoscete da tempo?
«La nostra amicizia è nata tantissimi anni fa a una festa: lei non era ancora sposata con Nicola (Carraro, ndr), io avevo ancora Gianni (Brezza, ndr) e, mentre gli altri festeggiavano, noi in disparte ci raccontavamo le nostre storie d’amore».

Con Mara intervisterete in coppia alcuni ospiti della serata. Lanciate un format?
«In realtà ci siamo rifatte a un vecchio sketch di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini sulle note di "E io tra di voi" cantata da Charles Aznavour. Visti i nostri caratteri differenti, anche le nostre curiosità saranno diverse. Parleremo di tutto, anche di sentimenti».

Chi, tra le due, è la più “sentimentale”?
«È una bella lotta! Forse Mara, con l’esperienza di "Domenica in" è più brava a entrare nel cuore delle persone. Io sono più curiosa e gioco più sull’ironia».

A proposito di ironia, non deve essere facile fare spettacolo in un momento difficile come questo...
«Io vivo con imbarazzo, ho la pelle d’oca solo a pensare a certe cose. Ciò non toglie, però, che, avendo scelto una professione per cui “The show must go on”, capisco di dover fare qualcosa che distragga momentaneamente il pubblico da quello che sta succedendo. Ma è vero che è sempre più difficile».

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