Gente comune si confronterà su temi di politica e attualità, ma senza litigi e urla
Con un occhio «alla televisione di Gianfranco Funari» e un altro a ciò che ha imparato nella sua esperienza politica, Nunzia De Girolamo arriva nella prima serata del martedì di Rai3 (dal 10 ottobre) con “Avanti popolo”, nuovo talk show che va a occupare lo spazio lasciato libero da Bianca Berlinguer e dal suo “#Cartabianca”: «So che è una serata difficile per via della concorrenza e perché il pubblico della rete è un po’ smarrito dopo il trasloco di Bianca Berlinguer su Rete 4. Io però amo le sfide e ci sto già mettendo tutto l’impegno possibile» dice la conduttrice.
Il titolo, che pure evoca l’inno degli operai italiani della prima metà del Novecento “Bandiera rossa”, in realtà racchiude l’obiettivo della De Girolamo: «Voglio rimettere il popolo davanti. In questa era dei social, che ha tolto la possibilità di guardarsi negli occhi, voglio riportare la gente a confrontarsi faccia a faccia con politici, giornalisti, scrittori e opinionisti». In ogni puntata, dunque, ci saranno in studio 100 persone, diverse tra loro per età, classe sociale, istruzione, ideologia e visione del mondo, pronte a dire la loro sulla politica ma anche su temi etici e morali: «Vedrete che non sarà necessario litigare per confrontarsi» promette.
La De Girolamo va ad aggiungersi all’elenco sempre più lungo di conduttrici di talk show, un genere fino a qualche tempo fa riservato agli uomini: «Penso che sia un valore aggiunto, noi donne abbiamo un modo diverso di parlare di politica. Ed è anche un bel messaggio per le nuove generazioni». Dopo le prime esperienze televisive come concorrente di “Ballando con le stelle” e come conduttrice di “Ciao maschio”, la De Girolamo dice di non voler fare progetti per il futuro: «Ho capito che la vita si deve vivere giorno per giorno. Volevo fare il giudice e invece ho fatto l’avvocato. Poi è arrivata la politica e infine la tv. Insomma, non posso non mettere in previsione di cambiare vita ancora. Ma, per ora, mi godo quella che ho».