La giornalista conduce una serata speciale dedicata a questo disturbo che in Italia riguarda 700 mila persone
Venerdì 31 marzo Paola Severini Melograni propone su Rai3 (alle 23.20) una puntata speciale di “O anche no”, il programma che, dal 2019, ha aperto una finestra televisiva sulla disabilità. Andrà in onda in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo (che si celebra il 2 aprile) perché «in Italia abbiamo ben 700 mila persone con disturbo dello spettro autistico: il numero più alto insieme con gli Stati Uniti, e non riusciamo a capirne il motivo» sottolinea la giornalista.
È un argomento che “O anche no” ha già avuto modo di affrontare.
«Sì, perché è importante far sapere che prima l’autismo viene diagnosticato e prima si può iniziare a lavorare per migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto. Oggi si può fare una diagnosi anche nei bambini di età inferiore a un anno e capire di quale tipo di disturbo si tratta».
Cioè?
«Ciò che noi definiamo genericamente autismo è, in realtà, un insieme di disturbi dello spettro autistico. E bisogna distinguere tra autismo a basso e ad alto funzionamento».
E la sindrome di Asperger?
«Qui c’è, innanzitutto, un problema di terminologia. La sindrome deve il suo nome al pediatra austriaco Hans Asperger che nel 1938 formulò le prime osservazioni su un gruppo di bambini autistici. Peccato, però, che quel medico partecipò al programma di eutanasia nazista, collaborando all’uccisione di bambini con disabilità».
E quindi?
«È più corretto parlare di una condizione associata all’autismo lieve ad alto funzionamento. Cioè di un disturbo dello spettro autistico che non impedisce di parlare, leggere, scrivere e compiere azioni quotidiane come mangiare o vestirsi».
Nella serata del 31 marzo avrete ospiti?
«Prima di tutto mi piace ricordare che nei Ladri di carrozzelle, il gruppo musicale formato principalmente da persone con disabilità che collabora con “O anche no” fin dall’inizio, ci sono due persone autistiche. Tra gli ospiti ci saranno la scrittrice Edith Bruck che ci parlerà di quello che dicevamo sulla sindrome di Asperger; con il direttore della “Gazzetta dello Sport” Stefano Barigelli discuterò di sport e disabilità; avremo anche Daniele Mencarelli, autore del libro “Tutto chiede salvezza” (da cui è tratta una bellissima serie disponibile su Netflix, ndr). E ci sarà anche Claudio Santamaria, che ha interpretato il padre di un ragazzo autistico nel film “Tutto il mio folle amore”».
E noi siamo stati a pranzo da PizzAut
di Antonio de Felice
Dal 1° maggio del 2021 a Cassina de’ Pecchi (MI) c’è PizzAut, il primo ristorante (e pizzeria) italiano gestito da ragazzi autistici. È nato da un’idea di Nico Acampora, un fenomenale educatore, che ha un figlio 14enne autistico. E noi di Sorrisi siamo andati a mangiare “a casa” di Nico, per raccontarvi questa realtà che sta avendo un enorme successo: pensate che per prenotare un tavolo a cena serve un mese di anticipo (andate su www.pizzaut.it).
Già all’ingresso, con il locale affollato, notiamo la rapidità e la concentrazione di questi ragazzi. Si avvicina sorridente Alessio a cui ordiniamo una pizza “Regina Margherita” e una bibita. Dopo essersi occupato di altri tavoli, Alessio ci serve: la pizza è croccante e dalla forma rettangolare. «Sì, assomiglia a un rettangolo, ma non lo è: ha un aspetto ovoidale e non presenta angoli, proprio come i tavoli e il resto dell’arredamento» spiega Acampora. «Questo perché gli spigoli possono creare disagi ad alcune categorie di persone autistiche. L’ambiente offre altre attenzioni, come il ridotto numero di colori (è quasi tutto bianco, nero, rosso e color legno naturale) e l’illuminazione, che non presenta zone d’ombra. Troppi colori e troppa luce possono dare fastidio agli autistici».
Oggi da PizzAut lavorano 19 ragazzi «ma abbiamo avuto anche “camerieri” speciali come Elio, grande amico di PizzAut, insieme con il figlio Dante, anche lui autistico». Mentre stiamo mangiando, arrivano due scolaresche. «Vengono spesso, davanti a una pizza spiego il progetto e la finalità» conclude Acampora. Intanto il 2 aprile, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, a Monza aprirà un nuovo PizzAut alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.