Da martedì 2 gennaio torna il preserale di Canale 5
Torna “Avanti un altro!”, il preserale più pazzo della tv italiana. E questa sarà una stagione speciale perché... ma lasciamolo dire al suo ideatore e conduttore: Paolo Bonolis.
Bonolis, con questa edizione ha fatto 13! È un bel traguardo, come lo vive?
«Speriamo che il montepremi sia alto, come per le schedine. Se siamo arrivati a 13 stagioni vuol dire che è andato tutto tremendamente bene. Il che è frutto di un ambiente sereno e di una situazione che scorre fluida benché sia insolita. Perché “Avanti un altro!” è molto insolito. È una specie di extraterrestre nel mondo della tv di oggi».
Perché?
«Perché a noi piace prenderci in giro, in un clima di complicità che rende leggera e giocosa qualsiasi battuta. Invece vedo che là fuori si offendono, si indignano, mettono paletti... gli abiti della comunicazione si stanno facendo sempre più stretti. I nostri invece sono ampi, larghi. E se gli altri si abituano a camminare sulle uova, a noi piace fare la frittata».
Senza paura di polemiche, specie sui social?
«Le polemiche sono strumentali, le fanno per attirare l’attenzione su di sé, non sul presunto problema di cui si parla. Si criticano gli altri sperando di farsi belli, è una forma di parassitismo. Una cosa disperante».
Intanto siamo già oltre le 1.400 puntate. A quante vuole arrivare? C’è un record da battere?
«Ma chi se ne importa dei record. Non sono come quelli che devono vincere 23 coppe perché c’è un altro che ne ha vinte 22. Non ho avversari, nel senso che non li cerco: auguro il meglio a tutti e faccio quello che mi piace. L’obiettivo verrà da sé quando il divertimento tirerà le cuoia e prevarrà la fatica».
Fare “Avanti un altro!” è più divertente o più faticoso?
«Essendo particolarmente divertente, è molto meno faticoso».
Vedremo di nuovo Luca Laurenti lanciarsi dalla sua postazione con la pertica? A proposito, prende un extra per quella esibizione da “stuntman”?
«Assolutamente no, Luca è degno dei Navy Seals, del battaglione San Marco, è una montagna di muscoli guizzanti sotto una distesa di pelle dorata. E mi fa anche da bodyguard».
Mi riassumerebbe Laurenti in tre parole?
«Intelligente, leggero e meravigliosamente alieno. Purtroppo sono quattro ma l’avverbio era indispensabile».
Rivedremo anche Claudia Ruggeri, ovvero Miss Claudia? A proposito, ma come fa a tenere a bada quel suo “Salottino” di personaggi bizzarri?
«Metodi crudeli. Usa bastone e carota, ma la carota se la mangia lei e quindi resta solo il bastone... Scherzo, naturalmente. Il segreto, come detto, è il clima di complicità, figlio del rispetto e dell’abbraccio».
Sappiamo anche che ci sono delle “new entry”: una nuova “Bona Sorte”, Viviana Vizzini, la nuova “Bonas” Ilaria Gallozzi, mentre Greta Cianfano vestirà i panni della “Hostess”...
«...che girando il mondo farà domande di geografia! Tornerà Daniel Nilsson nei panni del “Bonus” che si alternerà con Andrea De Paoli. E torna anche Paola Caruso, oltre allo Iettatore con la moglie, Horror, Fitness e tutto il folle mondo del Salottino! E quest’anno avremo in studio anche il “Suggeritore”, che ogni concorrente potrà consultare una sola volta nella sua prova. Sarà scelto tra il pubblico prima di ogni puntata con una sessione d’esame che in confronto la Normale di Pisa è una passeggiata».
Perché coinvolge spesso il pubblico nelle gag?
«Per me il pubblico fa parte dello show. Lasciarlo lì a battere le mani sarebbe un’occasione sprecata. Io gioco con gli spettatori e loro donano sorprese. Mi è capitato di convocare alcuni a fare esercizi di fitness, altri a mimare un film... ne escono fuori scenette spassose. La parte più difficile viene dopo: spiegare che non erano preparate, perché questo show è assolutamente imprevedibile. Di scritto ci sono solo le domande».
E nella vita di tutti i giorni cosa la diverte di più?
«Tutto quello che non è convenzionale lo trovo divertente. Anche la gentilezza mi mette di buonumore. E il non prendere sul serio ciò che non lo merita. Oggi invece si prendono tutti tremendamente sul serio; quando incontro chi non lo fa, ci sto bene insieme».
Una curiosità: il format di “Avanti un altro!” è stato venduto in molti Paesi stranieri, dal Canada al Vietnam. C’è una edizione straniera che le piacerebbe condurre?
«No. Non posso dirigerle io, non ho idea di cosa faccia ridere un vietnamita. Io il format lo affido e mi fido».
Intanto sta andando in onda anche “Ciao Darwin”, che ora si prenderà una breve pausa ma poi tornerà con altre cinque puntate. Reazioni? Soddisfatto?
«Siamo tutti molto contenti, perché nella nostra fascia di pubblico di riferimento, quella degli spettatori tra i 15 e i 64 anni, abbiamo fatto tombola. E questo nonostante una controprogrammazione veramente forte, che va da Antonella Clerici alla Juventus».
Che poi, per un interista di chiara fama come lei, deve essere un bel tormento trovarsi la Juve contro...
«L’importante è batterla».
E per concludere... visto che ormai sta finendo, ha già fatto un bilancio del 2023?
«E cosa sono, un commercialista dell’esistenza? Dovrei compilare la lista delle entrate e delle uscite? La mia filosofia è: ogni cosa ha le sue luci e le sue ombre. Goditi le luci e lascia perdere le ombre».