Piero Angela torna con “Superquark”: «Dalla Luna ai ghiacciai: il segreto è la curiosità»

«La nostra strategia? Offrire tanti argomenti per catturare l’interesse di tutti» dice il grande giornalista

4 Luglio 2022 alle 08:00

Piero Angela ha tante qualità, lo sappiamo tutti. Ma forse la più grande è una curiosità inesauribile, che da tutta la vita lo spinge a interessarsi ai temi più svariati del sapere umano. E ce lo dimostrerà anche nelle nuove puntate del suo programma più amato...

Piero, cosa ci regalerà questa nuova stagione di “Superquark”?
«C’è davvero l’imbarazzo della scelta. D’altronde la nostra strategia è proprio quella di offrire una grande varietà di argomenti in modo da catturare la curiosità del maggior numero di spettatori. Parleremo dello spazio, con il prossimo ritorno dell’uomo sulla Luna, e di medicina, mostrando i simulatori del corpo umano usati per insegnarla. E scopriremo perfino come estrarre la plastica... dal latte!».

Parlerete anche dei cambiamenti climatici? Proprio mentre questa estate 2022 si sta rivelando estremamente calda e arida...
«Fra gli effetti del cambiamento climatico c’è anche l’esasperarsi di fenomeni estremi, come appunto ondate di calore e siccità, ma anche di piogge torrenziali e inondazioni. Ne parleremo in vari servizi sul riscaldamento dei mari, lo scioglimento dei ghiacci, la dinamica delle nuvole. Come è noto, il cambiamento climatico è una tendenza di lungo periodo, innescata dall’aumento nell’atmosfera dei gas serra, prodotti dall’uso dei combustibili fossili da circa due secoli a questa parte. Il clima sulla Terra è sempre cambiato in un’oscillazione continua: negli ultimi 2 milioni di anni si sono susseguiti glaciazioni e periodi più caldi».

Allora in fondo è sempre successo? L’allarme è esagerato?
«Al contrario! Il problema di oggi è la velocità dei cambiamenti indotti dall’uomo. Prima il clima mutava in decine o centinaia di migliaia di anni, dando il tempo ad animali e piante di adattarsi. Oggi si parla di 200 anni o poco più! E questa è una novità assoluta nella storia climatica».

Cosa possiamo fare noi?
«Dobbiamo ridurre al minimo possibile l’uso dei combustibili fossili che lanciano nell’atmosfera i gas serra. E sperare che non sia troppo tardi».

Un tema più leggero di questa stagione sarà... la seduzione!
«Sì, intesa come lo strumento messo a punto dalla natura per realizzare il suo obiettivo più importante: la trasmissione della vita. Perché chi non si riproduce si estingue».

Insomma, altro che tema frivolo: la seduzione ha solide basi scientifiche. A questo punto però ci ha incuriosito: quali sono gli strumenti più potenti che la natura usa per sedurre?
«Più che di seduzione parleremo di corteggiamento, cioè di tutte quelle strategie impiegate dagli animali per trovare l’anima gemella, il partner con cui riprodursi. Qui la natura si è sbizzarrita. I modi utilizzati sono veramente numerosi e molto diversi da specie a specie: si va dai segnali chimici degli insetti ai canti e ai gorgheggi aggraziati degli uccelli, dai “tornei” per decidere chi è il più forte ai piumaggi di colori brillanti, fino a casi estremi come quello dell’Uccello giardiniere della Nuova Guinea che costruisce una capannina di stecchi e poi sistema all’entrata oggetti luccicanti!».

Ma come gli è venuto in mente, all’uccello giardiniere?
«Al di là della varietà senza fine delle strategie, la logica del corteggiamento è abbastanza lineare. Il maschio deve mostrare di cosa è capace per conquistare la femmina e indurla alla scelta. Il meccanismo è quello del concorso a premi dove vince il “migliore”, che poi vuol dire l’esemplare che garantisca di avere i geni che permetteranno alla prole di cavarsela meglio nell’ambiente naturale».

Altri servizi da non perdere?
«Visiteremo un istituto poco conosciuto, il Lens, con sede a Firenze, dove si studia la luce per le applicazioni più sorprendenti: dai nanorobot ai computer quantistici. E seguiremo il volo degli storni per capire come ha ispirato gli studi del premio Nobel italiano Giorgio Parisi. E non dimentichiamo i nostri grandi esperti...».

Rivedremo il professor Alessandro Barbero?
«Certo. E con lui esploreremo il “dietro le quinte della storia”, con temi veramente curiosi. Come il blackout di New York del 1977. O alcuni animali “eroici” decorati al valore. C’è poi Massimo Polidoro che smaschera le “bufale”, la scienza in cucina con Elisabetta Bernardi, la rubrica sui comportamenti sessuali del professor Emmanuele Jannini... è impossibile raccontarvi ogni cosa. Dovrete proprio vedere tutte le puntate!».

Alberto è il suo “inviato” d’eccezione

Anche questa edizione di “Superquark” può contare su un inviato d’eccezione: Alberto Angela. Oltre a realizzare e condurre i suoi programmi “Ulisse”, “Passaggio a Nord Ovest”, Stanotte a...” e “Meraviglie”, Alberto è presente nelle puntate di “Superquark” con servizi girati in ogni parte del globo. E questa volta ha approfittato della fine delle restrizioni dovute all’emergenza Covid per spingersi ancora più lontano, come racconta il padre Piero: «In questa nuova stagione Alberto ci porterà addirittura oltre il Circolo polare artico, in Groenlandia, per parlarci della popolazione degli Inuit, gli abitanti del ghiaccio. Poi ci farà fare un salto nel passato mostrando alcuni ritrovamenti eccezionali di epoca preistorica: gli elefanti fossili. E ancora, solcherà le acque del Golfo di Napoli alla volta dell’isola di Procida, eletta per quest’anno Capitale italiana della cultura».

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