L'attore e doppiatore conduce su Raidue un nuovo programma che spiega tutte le potenzialità della voce, persino in amore
Era da un po’ che non si vedeva in tv. Ma adesso Pino Insegno è pronto per una nuova sfida. Da martedì 17 novembre vedremo, infatti, l’attore e doppiatore al timone del nuovo programma di Raidue “Voice Anatomy”.
«La voce è lo strumento più importante che abbiamo per comunicare. Ma spesso viene sottovalutata» dice Insegno. «Invece, se usata bene, è una potente arma in diversi ambiti della nostra vita: l’amore, la seduzione, il lavoro, le emozioni. Quindi, con l’aiuto di esperti aiuteremo gli spettatori a sfruttarla nel migliore dei modi».
Un programma serio...
«Alterneremo serietà e ironia. Ci saranno, per esempio, i tutorial di Franco Fussi, foniatra e otorinolaringoiatra che è il coach di tanti artisti, da Elisa a Marco Mengoni. E avremo momenti leggeri con molti ospiti. Nella prima puntata ci saranno Francesco Pannofino, Luca Ward e Andrea Bocelli».
Lei doppia tanti attori. A chi è più affezionato?
«A Viggo Mortensen. Da “Il Signore degli Anelli” a “Green Book” ho cercato di doppiarlo adattandomi al personaggio. Ci siamo conosciuti e mi ha fatto i complimenti. Parla sette lingue, ma non l’italiano. E gli ho detto: “Non impararlo mai, altrimenti resto senza lavoro” (ride)».
Lei alza mai la voce?
«Solo davanti alle prevaricazioni e alle persone che usano il loro potere per schiacciare gli altri e non per aiutarli».
Quanto conta la voce in amore?
«Fa parte dell’attrazione, è uno strumento di fascino. Mia moglie (l’attrice Alessia Navarro, ndr) mi dice sempre: “Pino, tu al buio puoi essere chiunque”. Il punto è che viviamo alla luce del sole (ride)».