Proteggiamo il pianeta: un programma tv (“E-Planet”) e 10 comportamenti virtuosi

Possiamo tutti impegnarci per la Terra: ce lo spiegano su Italia 1. E noi vi diamo qualche consiglio

26 Novembre 2021 alle 08:11

Il riscaldamento globale è al centro delle preoccupazioni dei governi dei 197 Paesi che si sono da poco riuniti a Glasgow, in Scozia, per Cop26, il 26° vertice Onu sul clima che si è posto l’obiettivo di ridurre i danni dell’inquinamento sul Pianeta. Un tema cruciale per tutti, specie per i ragazzi delle nuove generazioni che vedono nella giovane attivista svedese Greta Thunberg la portavoce delle loro battaglie per lo sviluppo sostenibile. Alla transizione ecologica è dedicato “E-Planet”, programma in onda su Italia 1 ogni domenica alle 14. Ne parliamo con Yves Confalonieri, vicedirettore generale Sport e Coordinamento editoriale Informazione digitale a Mediaset, che ha avuto l’idea del programma.

Com’è nato “E-planet”?
«Volevamo fare un programma sulla sostenibilità ambientale partendo da elementi concreti della vita intorno a noi, tipo la mobilità elettrica non solo a quattro ruote ma anche ampliatasi con fenomeni come le biciclette e i monopattini elettrici. In più, Italia 1 ha anche i diritti televisivi del Campionato mondiale di Formula E (dove gareggiano auto con motore elettrico, ndr), un evento sportivo appassionante per il grande pubblico».

Perché è importante parlare in televisione di “green economy”?
«Perché, tranne quando è in primo piano per la stretta attualità, è una tematica poco approfondita in tv. “E-Planet” si pone l’obiettivo di coprire queste lacune con continuità e ha anche l’ambizione di creare una sorta di “cultura” ecosostenibile».

Ampio spazio nel programma è dato alle buone notizie, alle aziende virtuose. Il catastrofismo sui temi ambientali è controproducente?
«Il catastrofismo è sempre sbagliato. È molto meglio far vedere che un processo virtuoso è in atto, su iniziative individuali e di aziende impegnate nella riduzione dell’impatto ambientale. Cerchiamo di privilegiare gli esempi di tutti coloro che vi contribuiscono in modo attivo».

Qual è il dato sulla salute del Pianeta che la preoccupa di più?
«Senza ombra di dubbio il cambiamento climatico che sta producendo i danni che vediamo ogni giorno, dalle piogge eccessive al caldo torrido».

Tra i comportamenti “eco-friendly” che consigliamo anche noi in queste pagine, qual è quello che per lei è ormai irrinunciabile nella vita quotidiana?
«La prima attenzione: non sprecare l’acqua, perché è e resta il bene più prezioso».

10 consigli virtuosi per vivere green

  1. Viaggiare green Scegliamo i veicoli meno inquinanti e i mezzi di trasporto a impatto ridotto: il treno è da preferire all’aereo se le distanze lo consentono e la bici alla moto o all’auto. Se è invece indispensabile la macchina, meglio che sia elettrica o ibrida.
  2. Purificare l’aria di casa con le piante Memorizzate questi nomi: aloe, sansevieria, pothos, dracena, azalea, ficus, spatifillo, falangio. Sono piante capaci di assorbire le particelle nocive che aleggiano nelle stanze di casa.
  3. Consumare poca carne La deforestazione globale è causata dall’agricoltura industriale. E circa il 75% della superficie agricola del Pianeta è destinato a colture che nutrono gli animali stipati negli allevamenti intensivi. È necessario ridurre il consumo di carne anche per salvaguardare le foreste: sono i “polmoni” della Terra che catturano un terzo dell’anidride carbonica derivante dalla combustione di gas, petrolio e carbone.
  4. Scegliere abiti “vintage” Andare in giro nei mercatini e nei negozi di seconda mano è anche una scelta di sostenibilità, non solo una moda del momento. Basti pensare che per produrre un paio di jeans si impiegano 3.800 litri d’acqua, 12 metri quadri di terreno e 18,3 kilowattora di energia elettrica.
  5. Non sprecare l’acqua Ogni italiano ne consuma in media ogni giorno 428 litri: siamo i peggiori in Europa. Come limitare gli sprechi? Scegliendo la doccia invece che la vasca da bagno, chiudendo il rubinetto mentre ci si lava capelli o denti: i rubinetti domestici hanno una portata di oltre 10 litri al minuto. Così si risparmiano 30 litri di acqua potabile. È una buona idea annaffiare le piante con l’acqua con cui si lava la frutta. Mentre l’acqua di cottura della pasta, con l’aggiunta di un bicchiere di aceto di mele, è un efficace detersivo sgrassante per pavimenti.
  6. Bere dal rubinetto e dalla borraccia Ogni anno nel mondo si producono oltre 500 milioni di bottiglie di plastica usa-e-getta e per biodegradarsi nell’ambiente ognuna di loro impiega 500 anni. Eliminiamole! A casa, possiamo servirci di una caraffa filtrante, installare un filtro nell’erogatore del rubinetto della cucina o consumare l’acqua in bottiglie di vetro consegnate a domicilio con i vuoti a rendere. Per bere quando si è all’aperto, invece, sono perfette le borracce in materiali ecocompatibili come l’acciaio.
  7. Riparare anziché buttare Insegniamo ai bambini che alla R di “rifiuti” bisogna opporre le tre R di “ridurre”, “riutilizzare” e “riciclare”. Se un oggetto non funziona più, perché non aggiustarlo o portarlo a riparare da un artigiano del quartiere? Oltre a fare la raccolta differenziata, poi, cerchiamo di produrre meno scarti. Con un po’ di creatività, si può dare nuova vita a vecchi oggetti: un barattolo di latta se riverniciato o rivestito in stoffa può diventare un portacandele o un portapenne.
  8. Risparmiare energia La lucina rossa del televisore accesa, il caricatore del cellulare sempre inserito nella presa... così non va bene! Spegnere i dispositivi elettronici non in uso è un modo per consumare meno corrente, come scegliere solo lampadine a Led. Anche abbassare da 22 a 20 gradi la temperatura di casa riduce del 15% circa il fabbisogno energetico per il riscaldamento domestico.
  9. Fare la spesa a chilometro zero Acquistare frutta e verdura di stagione della propria regione al posto di cibi esotici contribuisce a ridurre l’anidride carbonica prodotta dai trasporti aerei. Anche gli sprechi alimentari inquinano: la quantità di cibo buttata via ogni anno nel mondo è responsabile dell’8% delle emissioni globali di gas serra. Proviamo quindi a cucinare gli avanzi. Oltre alle polpette di carne o di verdure, al riso “al salto” e alla frittata di pasta, ci si può sbizzarrire con il pane raffermo (basta preparare una pappa al pomodoro o una panzanella). E attenti a come conserviamo gli alimenti: al posto della pellicola in Pvc, usiamo quelle in cotone bio e cera d’api o con estratto di mais.
  10. Usare cosmetici e detersivi ecologici Mettendo in fila la plastica accumulata negli oceani potremmo fare 400 volte il giro della Terra. Comprare shampoo, creme e bagnoschiuma solidi è una decisione saggia: non hanno flaconi di plastica. Si possono usare dischetti struccanti lavabili in cotone o in fibra di bambù e cosmetici ricaricabili. Allo stesso modo, è bene acquistare i detersivi alla spina a base vegetale e biodegradabili.
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