In ricordo delle vittime dell’Olocausto, Raiuno trasmette il docufilm sul grande scrittore

in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, che il 27 gennaio ricorda le vittime dell’Olocausto, sabato 30 gennaio Raiuno propone “Questo è un uomo”, docufilm diretto da Marco Turco che ricostruisce i momenti salienti della vita di Primo Levi: dalla deportazione ad Auschwitz ai suoi ultimi giorni. Levi ha il volto di Thomas Trabacchi.
Thomas, chi è Primo Levi?
«Una delle menti più luminose che abbiamo avuto. Un uomo puro che è stato insozzato dal lager ma che, da grande anima qual era, è diventato un maestro di sapienza per ricordarci ciò che è accaduto e che, ahimè, può ancora accadere».
Come si è preparato per interpretare una figura così importante della storia del Novecento?
«Ho letto la sua biografia e i suoi libri, e ho guardato molti filmati. Ho cercato di evitare l’imitazione, anche perché non ci assomigliamo. Eppure, in alcune scene mi sembra di essere diventato molto simile a lui. Spero che la mia evocazione sia stata all’altezza della luminosità di questa anima pura».
Lei ha già interpretato film dedicati alla Shoah: è un caso o una scelta precisa?
«Penso che tutto ciò che accade abbia un senso. La storia ha un’inclinazione a ripetersi e, per questo, la memoria è importante: i lager esistono ancora ogni volta che c’è un sopruso. Non dobbiamo dimenticare gli abomini che la storia ha prodotto».