A quarant'anni dal sisma, Il 23 novembre, in seconda serata, andrà in onda il docufilm sull’evento più catastrofico della storia repubblicana. Con immagini e testimonianze inedite di chi ha vissuto in prima persona la drammatica esperienza.
40 anni dal terremoto che devastò l’Irpinia, la Basilicata centro-meridionale e un’area circoscritta della Puglia. Con un bilancio di circa 2800 morti, quasi 9 mila feriti e 300 mila senza tetto.
Rai3 celebra l’anniversario di quello che è considerato l’evento più catastrofico della storia repubblicana con un docufilm di Alessandra Rossi dal titolo “Il terremoto. Irpinia 1980” per la regia di Mario Maellaro e con la consulenza storica di Toni Ricciardi.
Il 23 novembre 1980, alle ore 19,34 con una magnitudo di 6.9 (pari a circa il decimo grado della scala Mercalli) il sisma si abbattè con una violenza inaudita sulla vita delle persone distruggendo tutto o quasi tutto. In soli novanta secondi, il terremoto provocò una devastazione senza precedenti. La frattura creata nel sottosuolo dalla violenta scossa raggiunse la superficie terrestre generando una scarpata di faglia visibile per una quarantina di chilometri.
Le tre province maggiormente colpite furono quelle di Avellino (103 comuni), Salerno (66) e Potenza (45). Alcuni comuni vicini all'epicentro - tra i quali Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Conza della Campania, Castelnuovo di Conza, Santomenna, Laviano, Muro Lucano - furono quasi rasi al suolo, altri gravemente danneggiati.
Il docufilm, che andrà in onda alle 23,15, ripercorre la storia di quell’evento, basandosi sulle testimonianze dirette di coloro che vissero in prima persona l’esperienza. Protagonisti rimasti sotto le macerie che raccontano il caos dei primi istanti… Il docufilm fa rivivere, grazie anche al ricco repertorio Rai, i momenti spartiacque e simbolici del prima, del durante e del dopo, come ad esempio il “Fate Presto” del quotidiano "il Mattino" (il celebre titolo che servì a denunciare i ritardi dei soccorsi), il discorso dell’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Il terremoto dell’Irpinia segnò un punto di svolta nella percezione e nella gestione degli eventi sismici. Nel docufilm la narrazione di questo momento tragico è stata analizzata e rimessa in discussione sottolineando aspetti fino ad oggi mai affrontati. A partire dal canone giornalistico utilizzato all’epoca, per passare attraverso lo scontro politico fino a giungere alla cosiddetta “Irpiniagate”: sprechi, malaffare e strumentalizzazioni politiche che rivitalizzarono e definirono un nuovo e del tutto inedito antimeridionalismo.