In «Raz & The Tribe» ci spiega anche la sua filosofia di vita, nata dopo il divorzio dai genitori. Ad accompagnarlo in questa avventura Luca Argentero, Piero Pelù e Asia Argento
Sguardo felino e pensieroso unito a fascino selvaggio e calma Zen sono le prime cose che colpiscono di Raz Degan, un uomo con un grande desiderio di libertà. La sua vita è un viaggio continuo tra luoghi ed emozioni. A metà Anni 90 ha fatto sognare le ragazze, ma anche le mamme, quando nello spot di un celebre amaro si domandava ripetutamente: «Perché?» Per poi pronunciare la celebre frase: «Sono fatti miei!». Da allora Raz ha recitato in qualche film e per anni ha girato il mondo con la sua ex compagna Paola Barale. E nel 2017 ha vinto «L’isola dei famosi». La passione per i viaggi lo scorso anno lo aveva portato a dirigere il docufilm «L’ultimo sciamano». E ora ha realizzato per Sky Atlantic Hd «Raz & The Tribe», la docuserie in quattro episodi (l’ultimo andrà in onda lunedì 25 giugno in seconda serata) che racconta la storia di alcune tribù di Paesi lontani. Ad accompagnarlo in questa avventura, Luca Argentero, Piero Pelù e Asia Argento.
Che cosa l’affascina del genere documentaristico?
«Lo trovo più vicino al mio percorso di vita. Il racconto delle storie semplici merita più attenzione delle fiction. Queste ultime alterano la realtà e portano a un annebbiamento dei sensi».
Vedendo «Raz & The Tribe» ci si accorge subito che c’è la sua visione del mondo...
«Amo viaggiare. Andare in giro significa abbandonare i pregiudizi, aprirsi a nuovi orizzonti e conoscere persone che magari possono influenzare la nostra vita. Ma anche, come gli squali che si spostano continuamente, tornare al punto di partenza».
La convivenza con le tribù della docu-serie ha cambiato anche i suoi compagni di avventura?
«Asia Argento è abituata a lottare nel mondo occidentale, dove le donne hanno voce. Nella tribù degli Hamar in Etiopia non c’è rispetto per le donne. È lì che lei ha rafforzato le sue idee in loro difesa. Anche Pelù e Argentero sono rimasti impressionati».
Lei ha iniziato la carriera come sex symbol in uno spot. Il cliché del «bello senz’anima» non le appartiene però...
«Da giovane ero molto carino ma ho preferito andare alla ricerca dei contenuti, ecco perché ho scelto di girare il mondo. Poi ho avuto la fortuna che i miei erano separati».
La chiama fortuna avere genitori separati?
«Mia madre viveva in America e mio padre in Israele. Ero sempre in giro».
Su Facebook ha scritto: «Viaggiando alla scoperta dei Paesi, troverai il continente in te stesso». Lei l’ha trovato?
«Sì, ma sono ancora sospeso…».
Per 15 anni è sparito dal mondo dello spettacolo. Cosa ha fatto?
«Ho visitato tantissimi posti meravigliosi che hanno nutrito la mia anima».
Poi è approdato in Puglia…
«Ho una casa in valle d’Itria. È una terra dove sento il legame con il Creatore. Produco, ma non vendo, olio e vino. Lo faccio solo per familiari e amici».
A «L’isola dei famosi» era spesso impegnato nella meditazione. Ma i suoi ritmi sono sempre così lenti?
«No, sono svelto ma riesco a trovare la calma nella tempesta».
Talvolta ha lo sguardo accigliato, sembrerebbe quasi arrabbiato...
(Sorride) «Vado a periodi».
La sua vittoria a «L’isola» e quella di Daniele Bossari al «GF Vip» è il segnale che il pubblico premia l’autenticità.
«Ho partecipato per arricchirmi. Quando mai ti capita di vivere su un’isola per tre mesi, andare sott’acqua a cercare il cibo o ascoltare la natura in modo intimo tutto il giorno? Sono contento che il pubblico abbia percepito che agisco con passione e che non fingo».
Il 25 agosto festeggerà 50 anni. Come si sta preparando?
«Il tempo non esiste. Ciò che vale è il presente, l’unica verità che abbiamo».
Mi scusi se mi permetto, ma lei sembra un tipo impegnativo. Una donna non rischia di stancarsi di un uomo così?
(Sorride) «Diciamo che con me non ci si può annoiare perché ho una vita piena di storie che posso raccontare».
Ultima domanda: come diceva a «L’isola», noi di Sorrisi siamo nel suo radar, cioè ci tiene d’occhio?
«Mi avete conquistato e siete nella mia orbita».