Arbore ci presenta il nuovo programma dedicato alla canzone napoletana. Il primo di tanti impegni estivi...

Sarà un inizio d’estate denso di impegni quello di Renzo Arbore, che sta per ripartire per il tour estivo con il concerto di Ponza (Latina) del 20 giugno e quello di Napoli all’Arena Flegrea l’11 luglio.
Intanto lo potremo vedere in televisione in diversi programmi. Dal 12 giugno condurrà su Rai 5 tre puntate del programma tutto nuovo intitolato "Ll’arte d’‘o sole": il racconto di 28 anni di collaborazione con la sua Orchestra italiana per promuovere la canzone napoletana nel mondo.
Inoltre Arbore sarà protagonista di due seconde serate su Raidue: lunedì 17 con "L’alfabeto di guarda... stupisci" e lunedì 24 con "Arbore swing", ovvero la registrazione di un concerto tenuto alcuni anni fa da lui e la sua Orchestra italiana al teatro Regio di Parma. Ma partiamo dal primo appuntamento, quello con "Ll’arte d’‘o sole".
Renzo, anticipazioni sul programma?
«È ambientato nello stesso studio e con la stessa meravigliosa scenografia di Guarda…stupisci. È una scorpacciata di canzoni napoletane. Rimarrete con la bocca aperta nel vedere alcune immagini dei 1.500 concerti che io e l’Orchestra italiana abbiamo tenuto in giro per il mondo, dalla piazza Rossa di Mosca al Radio city music hall di New York, fino al sambodromo di Rio de Janeiro. E poi in Venezuela, in Cina, in Giappone. Con me in studio c’è l’attore napoletano Maurizio Casagrande che recita le canzoni per far capire i testi anche a quelli del Nord (ride). Mentre io racconto gli aneddoti legati ai vari brani».
Il suo amore nei confronti della canzone napoletana è di vecchia data e non conosce crisi…
«La prima volta che ascoltai alla radio la voce di Mimmo Modugno, pugliese come me, che cantava in siciliano e in napoletano me ne innamorai. Lo stesso mi successe con Roberto Murolo».
È ormai una sorta di ambasciatore della musica napoletana nel mondo.
«Ora sono il presidente dell’archivio della canzone napoletana e stiamo cercando di riorganizzarlo: è un patrimonio dell’umanità straordinario. Stiamo sollecitando l’Unesco perché lo dichiari tale. E con l’Orchestra italiana lo stiamo portando in giro per il mondo da quasi trent’anni. Brani come Marechiaro o ’O sole mio vengono cantate da tutti i tenori e i soprani anche all’estero. Sono le melodie più belle del mondo, con testi appassionati e originali, vere e proprie poesie».
Qual è il brano che più degli altri accende il pubblico?
«’O sole mio è attesissima in ogni parte del pianeta, ma noi la facciamo in una versione “crepuscolare” perché in realtà è una serenata».
Lei ha scoperto tanti personaggi dello spettacolo, da Nino Frassica a Milly Carlucci a Roberto Benigni... Continuerà a individuare nuovi talenti?
«Certo. Sto studiando un nuovo programma per riuscire a coniugare il web con le reti generaliste: i ragazzi ormai guardano Internet, mentre gli adulti abituati alla tv vanno poco sulla rete. Ma è un peccato, perché quest’ultima è come una meravigliosa enciclopedia. La mia esperienza nasce da Renzoarborechannel.tv che è stato il primo canale web tv in Italia, dove tra l’altro ho creato proprio una apposita sezione per scoprire giovani talentuosi».