Rita dalla Chiesa: «Saggia io? Ma se ho l’anima della rockstar»

Ogni giorno su Raiuno dispensa buoni consigli nel salotto televisivo di Marco Liorni, però la realtà è ben diversa

Rita Dalla Chiesa
12 Giugno 2020 alle 18:13

Appena partita, "ItaliaSì! Giorno per giorno" è già diventata la trasmissione dei “quattro saggi”. Marco Liorni ci accompagna ogni mattina alla scoperta di tanti volti d’Italia alle prese con questa strana stagione di ricerca di una nuova normalità.

E a fare da contrappunto a ogni storia ci pensano appunto quattro ospiti fissi: Elena Santarelli, Mauro Coruzzi, Manuel Bortuzzo e Rita dalla Chiesa… Stop! Rita dalla Chiesa correggerebbe subito questa presentazione. E come si presenterebbe? Parole sue: «Io non sono saggia per niente! Marco dovrebbe dire che in trasmissione ha tre saggi e una pazza, e quella sono io! Sono sempre andata controcorrente nella vita. La mia saggezza sta nel fatto che sulla soglia del baratro so sempre dire “Fermi tutti!”».

Fatta questa “correzione”, ci dica, Rita, com’è nata la sua collaborazione con "ItaliaSì!" e oggi con "ItaliaSì! Giorno per giorno".
«Mi ha chiamata Marco Liorni l’anno scorso. Ci siamo incontrati quando faceva "La vita in diretta", dove mi ha intervistato anche su argomenti molto pesanti e ho sempre notato come sapesse incoraggiarmi anche solo con lo sguardo. Marco è uno che sa dare spazio e tra noi si era evidentemente creato anche un feeling professionale».

Ha detto che le ricorda Fabrizio Frizzi…
«Sì, in Marco rivedo molti tratti caratteriali di Fabrizio, a partire dal fatto che dà più importanza agli altri che a se stesso».

Voi “saggi” come preparate le puntate?
«Siamo in collegamento costante con gli autori, quindi appena finisce la puntata iniziamo a lavorare per il giorno dopo indicando il personaggio o il tema che vorremmo mettere sul nostro “podio”».

Si lavora sempre a distanza, insomma. E lo studio è ancora “vuoto”. Quali sono le regole di sicurezza che dovete seguire?
«Intanto ci sono distributori di igienizzante ovunque. Noi arriviamo alla Rai con la nostra mascherina e subito la cambiamo con una nuova, che teniamo fino all’inizio della trasmissione e rimettiamo appena ci alziamo. Il bello è che non ci sono truccatori o parrucchieri, così io mi preparo per bene a casa, poi durante il tragitto la mascherina mi cancella tutto il trucco e ogni volta devo rifugiarmi in un bagno o in un camerino per cercare di rimediare al disastro».

Si dice che il taglio della trasmissione sia di “informazione leggera”. È difficile rimanere “leggeri” di questi tempi…
«In questi mesi siamo cambiati, abbiamo iniziato anche noi a occuparci completamente di coronavirus perché la gente voleva sapere, soprattutto nei primi tempi. Una delle scelte che ho apprezzato di più è stato affrontare l’argomento dal punto di vista psicologico. È una questione aperta, perché ci si può anche ammalare di paura. Quando ci hanno detto che si poteva uscire di casa, per esempio, io non sono uscita: faccio ancora fatica a farlo oggi».

In trasmissione ha sempre una tazza a portata di mano. Che cosa beve: caffè? tè? acqua?
«Nulla: ci tengo uno stick di burro di cacao! Ebbene sì, sono fissata e non sopporto le labbra secche. Io ho il burro di cacao in ogni tasca, in ogni cassetto, sempre. E se lo dimentico a casa mi fermo subito dal tabaccaio, perché io uso proprio il burro di cacao più semplice».

Lei ha fatto tante trasmissioni. Qual è quella che sogna e nessuno le ha ancora proposto?
«Penso a due temi. Il primo è il mare, da raccontare in tutti i modi possibili. Il secondo è la musica, perché io sono una canzonettara. Avrei voluto essere una rockstar: una chitarrista, una bassista, una che fa casino sul palcoscenico, una che rompe tutti gli schemi per fare vedere che dentro di lei gli schemi sono già tutti rotti».

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