Roberto Bolle: «La sera di Capodanno ballerò con Vasco Rossi»

Il ballerino confida tutto ciò che lo fa felice: il mare, il cioccolato e... avere sul palco di "Danza con me" un mito della musica

Roberto Bolle e Vasco Rossi
24 Dicembre 2020 alle 09:13

A Capodanno è un’istituzione, come il concerto di Vienna: anche nel 2021, per la quarta edizione, Raiuno mette al centro Roberto Bolle e il suo show “Danza con me”. Il grande ballerino, étoile al Teatro alla Scala di Milano, ci farà gli auguri con grazia, eleganza e bellezza.

A pranzo il valzer di Strauss, a cena “Danza con me”: ormai è una tradizione. Con che spirito la vive?
«Con responsabilità e immensa gioia. Il fatto che la gente ormai aspetti questo programma è molto bello. E dopo un 2020 difficile, è importante illuminare il periodo buio con la luce dell’arte».

Che balletti vedremo?
«Sono “quadri” celebri: balletti dalla “Carmen”, il passo a due del Cigno nero da “Il lago dei cigni” o “L’histoire de Manon”».

Sul palco con lei, a condurre, ci sono Stefano Fresi e Francesco Montanari. Perché loro?
«Li ho incontrati una sera a cena da un’amica. Di quella volta, oltre a dei formaggi buonissimi, ricordo tante risate. Mi sono piaciuti subito perché sono molto versatili, sanno alternare diversi registri, tra sketch e snodi scritti con cura per lo show».

Uno show pieno di ospiti, tra cui spicca un mito della musica: Vasco Rossi, uno che in tv non si vede quasi mai. Come lo ha convinto?
«In realtà non è stato difficile, lui si è entusiasmato subito all’idea di presentare la sua nuova canzone nello show. Perché Vasco ama molto la danza e in passato mi aveva già dato la sua musica per interpretare alcuni balletti».

Quindi Vasco ballerà?
«Sarà un maestro cerimoniere...».

E con che stile?
«Con il suo (ride), con la sua energia. Tutti siamo cresciuti con Vasco, averlo ospite è un privilegio».

La sua canzone preferita?
«“Albachiara”. La ascoltavo spesso in un certo periodo della vita e mi è rimasta dentro».

Fra le (poche) cose belle del 2020 c’è il suo nuovo libro “Parole che danzano” (Rizzoli): un “vocabolario” per immagini che illustra i valori che la ispirano nella vita. Si apre con la A di acqua e si chiude con la V di volontà. Perché?
«L’acqua è il mio elemento. Le vacanze le passo al mare, mi piace nuotare, tuffarmi, fare immersioni. E la volontà è la mia caratteristica principale. Ci ho lavorato fin da piccolo e continuo a coltivarla perché è sempre messa a rischio dalle tentazioni».

Per esempio il cioccolato, altra parola chiave. Una sua passione proibita?
«Sì, ne mangio tanto, almeno mezza barretta al giorno. Fondente all’80 per cento».

Cucinare le piace?
«Mi diverto a sperimentare, soprattutto con le mie quiche».

E come si prepara la quiche “à la bollerina”?
«Compro al supermercato un rotolo già pronto di pasta brisée e ci metto sei uova sbattute, pecorino grattugiato, poco pan grattato, un goccio di latte di soia, una spolverata di farina e le verdure: zucchine, spinaci o fagiolini...».

Ma il piatto che da piccolo le preparava mamma Mariuccia?
«Da buon vercellese, sono cresciuto con i risotti. Amo in particolare quello con la zucca».

Del suo libro colpisce la voce “Disordine”. Ma i ballerini non erano tutti disciplinati e… ordinati?
«Io sono disordinatissimo, il mio camerino è un caos. Fatico a liberarmi delle cose e mi dispiace separarmi dai regali dei fan».

Le va di fare un gioco?
«Volentieri».

Chiuda gli occhi. Pensi alla prima volta che ha indossato la calzamaglia. Cosa ricorda?
«Sono a teatro a Vicenza, faccio il principe, danzo “Il lago dei cigni”, ho solo 9 anni».

Cosa vorrebbe dire oggi a quel bambino?
«Sono fiero di te. Vai avanti senza scorciatoie, non ti scoraggiare mai. Mettici il cuore, conquista i tuoi spazi un passo alla volta e non lasciarti travolgere dal successo».

Il successo, strepitoso, è arrivato. Grazie anche a un corpo perfetto... ma magari lei ci trova un difetto.
«I piedi. Sono troppo grandi, ho il 45-46 di scarpe. E si vede che hanno “lavorato” tanto».

I ballerini vanno in pensione a 47 anni. Lei smetterà di lavorare a quell’età?
«Vanno in pensione a 47 anni i ballerini dipendenti, da contratto. Ed è stata una battaglia, perché prima ci andavano a 52. Ma io non rientro nella categoria, sono libero di proseguire. Molto però dipenderà dal fisico. Io vorrei continuare come Baryšnikov, che è andato in scena anche dopo i 50».

Ci sono uomini che diventano papà a 50 anni. Lei a un figlio ci ha mai pensato?
«No, perché la danza finora è sempre stata ed è ancora la mia priorità. Una passione vissuta come una vocazione e una missione: il mio unico grande amore».

Vasco rossi «Volevo farvi iniziare l’anno nuovo con questa canzone d’amore»

Vasco, ma come ha fatto Bolle a convincerla a tornare in tv?
«Il mio singolo “Una canzone d’amore buttata via” non poteva certo uscire nell’anno peggiore di tutti i tempi! Volevo che uscisse all’inizio dell’anno. Poi è arrivato l’invito a partecipare alla trasmissione e così ho pensato di dare a Bolle la canzone in anteprima per fargliela ballare. Mi piaceva il suono, “Ballo con Bolle”... ma io non ballo!».

Non la vedremo ballare, quindi?
«Ma no... è la sigla, io la canto soltanto e Bolle la interpreta con altri ballerini».

Ma Bolle ha provato a farla danzare?
«No, ci siamo capiti subito. In tanti mi invitano in tv, ma non voglio andarci senza motivo. Qui ho trovato una bella combinazione. Il programma di Bolle è bellissimo e io amo da sempre la danza: otto anni fa avevo fatto lo spettacolo “L’altra metà del cielo”».

Insomma, inizieremo il 2021 con lei.
«La prima sera dell’anno saremo tutti lì davanti alla tv, rincretiniti dalla notte di Capodanno (ride) e... chiusi in casa».

Ma ce lo spiega il titolo del brano?
«Si capirà solo ascoltandolo! Nessuna canzone d’amore è stata mai buttata via... questa sarebbe la prima. Ed è perfetta per iniziare l’anno nuovo».

Come pensa che sarà il 2021?
«Meglio del 2020 di sicuro! Anche se non so quando torneremo alla normalità. Spero di poter salire presto sul palco, anche se sarà complicato».

Poi uscirà anche un video ufficiale.
«L’abbiamo girato in Piazza Maggiore a Bologna, dove è partita la mia avventura rock. Camminare nella piazza vuota ha un fascino incredibile».

E l’album?
«Da un punto di vista creativo è finito, ora ci stiamo lavorando ma con calma: uscirà dopo l’estate».

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