Roberto Giacobbo: «Scopriamo insieme i tesori sotterranei»

In attesa della nuova stagione di "Freedom", dal 28 giugno rivediamo su Rete 4 le puntate più belle

Roberto Giacobbo
25 Giugno 2020 alle 10:10

Dal 28 giugno si parte. Ma non serve preparare la valigia. È sufficiente sintonizzarsi su Rete 4 e in compagnia di Roberto Giacobbo andremo alla (ri)scoperta dei luoghi più belli d’Italia e non solo, perché ogni puntata di “Freedom Oltre il confine” è un viaggio magico che tocca diversi Paesi e realtà.

Roberto, c’è un filo conduttore di queste otto puntate?
«Abbiamo scelto i ricordi più belli delle prime due stagioni di “Freedom”, andate in onda su Rete 4. In particolare riproporremo i servizi girati nei sotterranei di alcune città italiane, dato che molta gente mi chiede come faccio a infilarmi là sotto e se non ho paura».

E lei cosa risponde?
«Che è una passione e prendo tutte le misure necessarie per farlo in sicurezza. Bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo, altrimenti non si fa più nulla».

Ci spiega perché ha la fissazione per i sotterranei?
«Mi intrigano perché spesso le cose meno conosciute si trovano lì sotto. Noi costruiamo di continuo sopra le civiltà precedenti, la nostra storia è nascosta sotto i nostri piedi. Un tempo le grotte e gli scavi erano i luoghi dove ci si rifugiava durante la guerra e le persecuzioni, quindi c’è un racconto di vita particolare da scoprire. Nei momenti difficili si tornava nel ventre della madre terra per trovare protezione. Essendo luoghi rimasti chiusi, sono come cellule del tempo che ci permettono di vedere com’era la situazione allora. In queste otto puntate ci saranno diversi servizi di questo genere e presto ne gireremo altri: ci sono dei fantastici luoghi sotterranei in Italia dimenticati da decine di anni e che vi mostreremo. Le cose in alto sono difficili da raggiungere, ma quelle “in basso” sono bellissime perché spesso sono abbandonate ed è come viaggiare indietro nel tempo».

Intanto ci dice alcune delle bellezze sotterranee che rivedremo nel corso dell’estate?
«Andremo nei sotterranei di Napoli. Secondo una leggenda c’è un’enorme galleria che ancora non è stata trovata. Ma intanto vi mostreremo quelle scoperte. Ci sono grandi sale e corridoi dove viene conservato di tutto e che fungevano da rifugi antiaerei durante la Seconda guerra mondiale. Una di queste, la Galleria Borbonica, è il deposito dei veicoli sequestrati alla malavita. Qui si trovano macchine e moto di un secolo fa o le vetture degli americani usate durante la guerra e rimaste ad arrugginire».

Il posto sottoterra più stupefacente che ci mostrerà?
«Nella prima puntata andremo sotto l’università Bicocca di Milano dove c’è una stanza la cui temperatura è di circa 40 gradi sotto zero. Qui sono conservati tutti i carotaggi fatti nel mondo, una fotografia di quello che è accaduto nell’atmosfera migliaia di anni fa. È un archivio di ghiaccio, un luogo di ricerca dove per accedervi devi vestirti come se fossi in Antartide. Perfino i mobili sono in legno e non in metallo perché con il freddo toccandoli ci si incollerebbe».

Invece i sotterranei che pochi conoscono?
«A Gravina di Puglia c’è una basilica sottoterra. La città mi ha molto colpito, è come Matera ma più genuina e sorprendente, con i suoi cunicoli, le abitazioni nascoste e i luoghi poco noti».

E poi c’è Roma, con i suoi magnifici segreti…
«Noi abbiamo tra i nostri collaboratori uno speleologo urbano, Michele Concas, depositario dei grandi segreti della Roma sotterranea, e non solo, che ci aiuta e ci consiglia. Entreremo dentro una chiesa, che si trova vicino a Santa Maria Maggiore, dove per una serie di coincidenze si arrivano a vedere vecchie palazzine dell’antica Roma, una piazza dove ci sono le tracce degli zoccoli dei cavalli e una casa dove sono stati ospitati gli apostoli Pietro e Paolo. In pratica sotto questa chiesa si nasconde un paese…».

Tutto questo in attesa delle nuove puntate di “Freedom”, che andranno in onda a settembre su Italia 1. Ci può anticipare qualcosa?
«Ci saranno molte sorprese. Vi posso dire che racconteremo cosa di splendido gli italiani hanno fatto nel mondo e che ci sarà un mini furgoncino di 60 centimetri, con ruote motrici e telecomandato, che camminerà accanto a me e mi parlerà come il robottino di “Guerre Stellari” C-3PO. Ci è voluto un anno di lavoro per realizzare questa nuova serie, escludendo i mesi di stop causati dall’emergenza Covid. Ed è molto curata. Sarà più dinamica, intrigante e interessante che mai».

In questi giorni avete ripreso a girare. In quale modo rispettate le regole di sicurezza?
«Creiamo di fatto una bolla attorno a noi. Abbiamo tre mezzi che ci permettono di essere autonomi perché ognuno è dotato di una cucina. Non dormiamo lì, ma cerchiamo di alloggiare in posti piccoli come gli agriturismi in modo da occuparli interamente noi. Siamo in 15, e se i posti non bastano qualcuno dorme sui camper. Lo facciamo per la nostra sicurezza e per quella degli altri: abbiamo fatto gli esami, siamo tutti negativi e chi si è ammalato è immune».

Dopo tanti mesi di pausa forzata, come sta vivendo la libertà ritrovata?
«È meraviglioso, tutto è diventato più bello. Me la sto gustando di più. Non immagina neppure quanto…».

Quindi niente ferie questa estate?
«Io e la mia famiglia ci rifugeremo a Carloforte, in Sardegna, dove abbiamo una piccola casa. Ma ci staremo due settimane, non di più. Si lavorerà tanto nei prossimi mesi. Siamo stati fermi troppo a lungo, dobbiamo correre per registrare le nuove puntate e recuperare il tempo perduto».

I luoghi nascosti che vedremo nelle prossime puntate

1. Elba, pirati e relitti
Nel fondali dell’Isola d’Elba alla scoperta di una miniera di ferro e di un relitto (28/6).

2. Nel cuore di Napoli
Dalla Galleria Borbonica al Maschio Angioino (5/7).

3. Antartide a Milano
La stanza del ghiaccio, sotto l’università Bicocca (12/7).

4. Gravina di Puglia
Un percorso nel cuore della città alla scoperta di un’opera di grande ingegneria civile (19/7).

5. I misteri sotto Roma
Alla scoperta dei suoi segreti in compagnia di uno speleologo urbano (9/8).

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