Roberto Lipari e Sergio Friscia: «Siamo una coppia di fatto e metteremo su casa insieme»

I due comici conducono il tg satirico per la seconda volta: e qui si scatenano con le battute

21 Novembre 2022 alle 08:53

Insieme sono incontenibili: Roberto Lipari e Sergio Friscia non riescono a restare seri “neanche per scherzo”, perché il gusto della battuta (e della ribattuta) vince su tutto. E allora divertiamoci insieme con i due comici palermitani, che per la seconda volta conducono “Striscia la notizia”.

Il 17 novembre “Striscia” ha festeggiato 34 anni. Roberto neanche era nato 34 anni fa! Non vi fa un certo effetto?
Sergio: «I primi due anni glieli ho raccontati io, ora è preparatissimo!».
Roberto: «Lui ha tutti i Vhs! È un onore condurla: cosa c’è in Italia che dura da 34 anni? Solo Antonio Ricci e i templi di Agrigento».

L’anno scorso avete condotto 44 puntate insieme, quest’anno, visto il vostro ritorno in primavera, arriverete addirittura a 66. Vi state allargando?
Sergio: «(Ride). I siciliani sono fatti così, gli dici di portare qualcosa e loro arrivano con dieci vassoi di cannoli. E siamo molto felici di tornare anche dal 13 febbraio all’11 marzo».
Roberto: «Per noi è un onore “raddoppiare” e credo che i cannoli siano la causa. La nostra carriera si fonda sulla corruzione a suon di dolci».

Quando Antonio Ricci vi ha chiamati, questa estate, qual è stata la vostra prima reazione?
Sergio: «Veniva da una cena con amici dove avevano bevuto di tutto e l’indomani ci ha chiamati. Noi ne abbiamo approfittato per firmare subito il contratto. È stato bellissimo ricevere la sua telefonata, eravamo insieme in vacanza».
Roberto: «Con Sergio ho fatto la mia prima immersione perché, so che non si direbbe, ma è un istruttore. Per risparmiare facciamo tutto insieme, da “Striscia” alle vacanze, ai film…».
Sergio: «SÌ, infatti vogliamo andare a vivere insieme. Questo è suo (mostra la pancia prominente, ndr)! Lo chiameremo Antonio».

Altri segnali che state diventando una “coppia di fatto”?
Sergio: «Divieto di sosta e senso unico: cioè, non ci fermiamo e andiamo avanti divertendoci come pazzi».
Roberto: «Non siamo nati come coppia ma lo siamo diventati da poco e quindi siamo ancora nella fase dell’innamoramento».

Le vostre famiglie si sono già incontrate?
Sergio: «Facciamo le classiche mangiate insieme, sono tutti buone forchette e mia mamma fa una parmigiana buonissima. La nostra è una famiglia culinaria».
Roberto: «Si vogliono già bene».

In cosa restate palermitani Doc?
Roberto: «Nel tifo: forza Palermo! E nella capacità di passare subito da un argomento triste a uno allegro, che poi è anche lo spirito di “Striscia”».
Sergio: «Il palermitano anche nel dramma si rimbocca le maniche e prova a sorridere, cercando il lato positivo. Il siciliano è molto “pop” nel modo di porsi, ha una comicità e un
linguaggio che arrivano più facilmente al pubblico».
Roberto: «Infatti Sergio si fa capire anche dal cane di “Striscia”, Luce. Ci riescono solo lui e San Francesco».

Invece in cosa vi state “milanesizzando””?
Sergio: «Non l’avrei mai detto, ma mi piace il risotto alla milanese».
Roberto: «Sì, ma ci metti sopra le sarde! Milano è la città in cui mi trovo meglio, è molto accogliente».
Sergio: «Ci credo, è piena di palermitani, pugliesi e napoletani».
Roberto: «Chi viene da fuori è considerato una ricchezza».
Sergio: «Ci sto lasciando un’iradiddìo di soldi, più ricchezza di così».

I vostri concittadini Ficarra e Picone vi hanno dato la loro benedizione?
Roberto: «Sono amici. Hanno condotto “Striscia” per 15 anni ed è stato bellissimo ospitarli nella prima puntata. Ci vediamo anche fuori, hanno fatto una serie insieme con Sergio e hanno prodotto il mio secondo film “So tutto di te”, dove recita anche Friscia, che uscirà
nelle sale il prossimo anno».
Sergio: «Sono i fratelli ricchi, un po’ come il nonno a cui chiediamo la paghetta settimanale».

Ritrovarsi il primo giorno dietro al bancone di “Striscia” com’è stato?
Sergio: «Mi sono emozionato perché ancora ci entro dopo due mesi in Sicilia!».
Roberto: «Quest'anno è tornato il pubblico: c'è un’altra energia».

Siete stati gentili con le nuove Veline?
Roberto: «Il primo giorno abbiamo portato la pasticceria e rosticceria palermitana, ma Cosmary ci fa concorrenza con i pasticciotti pugliesi, sì è creata una competizione culinaria tra noi».
Sergio: «C'è molto equilibrio, le lasciamo libere di fare… quello che diciamo noi. Ogni tanto le facciamo persino uscire dal camerino. Sono fidanzate, quindi per me sono come dei... fratelli».

A proposito di stacchetti: Sergio, è vero che lei ha un talento nascosto come ballerino?
Sergio: «In 34 anni di “Striscia” sono stato l’unico che si è sostituito a una Velina, l’anno scorso».
Roberto: «Per via di un tampone positivo, le Veline sono state lui e Shaila».
Sergio: «Trent'anni di carriera buttati in una sera!».

Roberto, anche lei ha un talento insospettabile?
Sergio: «Piace alle donne del pubblico, va via come il pane dai 70 anni in su. E poi riesce a mangiare tutto quello che gli porto».
Roberto: «Riesco a convivere con Sergio senza prendere peso. Dopo la puntata, andiamo a cena fuori, lui sequestra il menù e ordina per tutti, anche per i tavoli vicini. Arriva cibo all’infinito, la gente pensa sia un matrimonio. Poi si offende se non mangi tutto. Ogni sera
finiamo così. Poi non pranzo per quattro giorni, ma non è facile non ingrassare».

Lasciamoci con un Tapiro. Per cosa lo meritereste?
Sergio: «Non riesco a mettermi a dieta per mancanza di volontà. Sono attapirato perché l’ultimo nutrizionista me lo sono mangiato».
Roberto: «Io me lo darei per tutte le volte che non mi rendo conto di quanto sono fortunato».

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