Roberto Poletti, parla il nuovo volto di “Unomattina Estate”

«Lo so, il mio arrivo ha destato polemiche. La Rai è di tutti e io accetto le critiche, ma voglio far cambiare idea ai detrattori»

Roberto Poletti ha iniziato la sua carriera di giornalista con Vittorio Feltri a “L’indipendente” nel 1992. Nel 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati con la lista dei Verdi
20 Giugno 2019 alle 16:28

Dal lunedì al venerdì, insieme con Valentina Bisti, dà il buongiorno agli italiani dagli studi romani di “Unomattina Estate”. Roberto Poletti è il nuovo volto maschile di uno dei programmi storici del mattino di Raiuno. Giornalista, ex direttore dell’emittente della Lega, Radio Padania Libera, biografo del ministro degli Interni Matteo Salvini (ha scritto “Salvini & Salvini. Il Matteo-pensiero dall’A alla Z”), Poletti ha lavorato per diverse emittenti locali lombarde, ha condotto inchieste su importanti quotidiani ed è stato inviato del talk di Rete 4 “Quinta colonna”. «Ogni volta che vedevo “Unomattina” pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto condurlo. E alla fine ce l’ho fatta» rivela il neo conduttore. Eppure il suo approdo in Rai ha suscitato non poche polemiche.

Poletti, che gran polverone si è sollevato quando è stato ufficializzato il suo nome alla guida del programma...
«La Rai è di tutti e tutti hanno il diritto di esprimersi. E allora ben vengano anche le critiche».

In attesa di far cambiare idea al pubblico più ostile lei come si difende?
«L’arma migliore è essere giornalista professionista da 25 anni e svolgere questo mestiere da 30. Il lavoro a testa bassa, insomma».

Da Mediaset alla Rai. Cosa l’ha spinta a fare questo passo?
«Sono amico da alcuni anni di Teresa De Santis. Quando è diventata direttore di Raiuno mi ha chiamato e mi ha chiesto se volessi accettare questa sfida. Solo un pazzo avrebbe detto di no. Ho ritenuto fondamentale per la mia carriera entrare in una trasmissione consolidata come “Unomattina”. E in Rai, che è la tv degli italiani. Mediaset è stata la mia casa per sei anni ed è un’azienda che mi ha sempre trattato bene, facendomi sentire in famiglia. Anche qui, adesso, è la stessa cosa».

Dal giornalismo d’inchiesta all’intrattenimento. Com’è stato il passaggio?
«Molto sereno, perché amo le sfide e mi piace divertirmi. Affronto quest’esperienza con umiltà, nell’ottica di imparare e di misurarmi con me stesso. Devo ringraziare gli autori e i tecnici che mi hanno accolto a braccia aperte. E con Valentina Bisti è scattata subito un’ottima sintonia. Valentina è la mia guida in questo nuovo percorso, perché lavora da anni a “Unomattina Estate” e conosce le dinamiche del programma».

Lei e la Bisti siete entrambi giornalisti.
«Ed è un valore aggiunto. Conosciamo il mestiere e questo è una garanzia per i telespettatori».

Il programma è stato leggermente allungato ma la formula non è cambiata.
«Abbiamo aggiunto il saluto ai milioni di italiani che ogni mattina si alzano per andare a lavorare. Collegandoci con loro raccontiamo attraverso il buongiorno le persone che si muovono per andare a lavorare. È un modo per infondere ottimismo e conoscere tante realtà lavorative. In Italia non ci sono soltanto problemi ma anche situazioni positive».

Come vi siete divisi gli spazi lei e la Bisti?
«In linea di massima li condividiamo, stiamo bene insieme».

Condurre “Unomattina Estate” vuol dire svegliarsi all’alba. Le pesa?
«Sono insonne. La notte leggo molto e mi sveglio sempre prestissimo. Mi piace solo fare un riposino di dieci minuti al pomeriggio».

Lei presenta un programma dedicato alle famiglie. La sua come ha reagito alla notizia che lo avrebbe condotto?
«Le persone a me care e gli amici sono contenti. E i miei genitori mi guarderanno da lassù...».

È vero che condurrà anche la versione invernale di “Unomattina”?
«L’impegno che ho preso è per l’estate e vorrei concentrarmi su questo. Poi si vedrà».

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