«Selfie», parlano Alex Belli e Bernardo Corradi

La sua definizione di bellezza?
«Credo che la bellezza sia soggettiva. Io da anni combatto contro il mio “involucro”».
Non sembra proprio un involucro da combattere.
«Invece sì. Per un attore essere apprezzato per l’aspetto prima che per la sua arte è frustrante. E io cerco di puntare su altro che non sia l’occhio chiaro o il fisico».
Però a «Selfie» è il giurato bello.
«Di “Selfie” mi piace che la chirurgia sia utilizzata per risolvere problemi veri, come il caso di un ragazzo che non andava più a scuola perché i compagni lo prendevano in giro per le orecchie a sventola».
Lei si piace?
«Tra i 16 e i 22 anni, durante il periodo del Conservatorio, per niente».
Ci prende in giro?
«Ero alto 1,85 e magrissimo, non avevo un muscolo, il viso smunto, senza un filo di barba. Stavo seduto sei ore al giorno al pianoforte… Ero proprio brutto».
E il miracolo quando è avvenuto?
«Nessun miracolo: per avere un fisico in forma devi sacrificarti».
Lei si sacrifica?
«Faccio tanto sport».
Si guarda spesso allo specchio?
«Sono un esteta, ma non un narciso. Non ho una foto mia in casa».
La mattina quando si sveglia e si guarda cosa pensa?
«Controllo come sono conciato: di solito dormo pochissimo. E quando invece dormo troppo mi sveglio gonfio».
Il trucco di bellezza prima di uscire di casa?
«Il mio profumo che ha delle note di incenso. Lo chiamo “santità”».
Il suo punto di forza fisico?
«Mi dicono che ho gli occhi che parlano. Quindi direi lo sguardo».
E quello caratteriale?
«L’ironia. Non mi prendo sul serio».
Un difetto che cambierebbe?
«Ho il 46 di piede. Ma non ho mai pensato di cambiare nulla. Non mi curo dell’aspetto estetico».
Dopo «Selfie»?
«In autunno sarò in onda con due fiction: “Sacrificio d’amore” e “Furore - Il vento della speranza”».

La sua definizione di bellezza?
«Secondo me non esistono i canoni di bellezza. Ognuno deve trovare i suoi. Ho accettato di partecipare a “Selfie” per aiutare qualcuno in difficoltà a superare limiti, problemi e fobie».
Non esisteranno i canoni, ma lei (con Stefano De Martino) è uno dei mentori «fisicati» del programma.
«Sì, ma ci vuole ironia. Quando accompagno mio figlio a scuola, gli altri papà, che fanno lavori più sedentari e quindi con un po’ di pancetta, mi prendono in giro: “Se organizziamo una giornata al mare non ti vogliamo...”»
Come si tiene in forma un ex calciatore come lei?
«C’è tanta genetica. Una volta in trasmissione è venuto un ragazzo che voleva rifarsi glutei e pettorali. Si è alzato la maglietta ed era più in forma lui di tanti miei amici ex giocatori».
Quindi è solo molto fortunato?
«Mangio tutto però faccio tanto sport, gioco a paddle, a tennis e a volte a calcetto con gli amici, ma lì scatta subito la competizione e non mi piace».
Cura molto il suo aspetto?
«No. Mi curo il minimo per rispetto a mia moglie (la showgirl Elena Santarelli, ndr). Starei anche 10 giorni senza farmi la barba, ma la taglio per non irritare il viso della mia bambina».
La mattina si sveglia e si guarda allo specchio: il primo pensiero?
«Dipende da quello che ho fatto la sera prima. Se sono uscito a cena e ho bevuto un bicchiere, si vede».
Il suo punto di forza fisico?
«Un corpo proporzionato».
Cambierebbe qualcosa del suo fisico?
«Gli alluci. Lo sport mi ha rovinato i piedi: al mare li infilo sempre sotto alla sabbia».
Le piace scattarsi i selfie?
«No. Non sono a mio agio davanti all’obiettivo. Io e mia moglie ci compensiamo: lei è molto social, io no».
L’ultimo tocco prima di uscire?
«Il gel sui capelli».
Dopo «Selfie»?
«A giugno finisco il master di allenatore e vorrei mettere in pratica quello per cui studio da cinque anni».