È la padrona di casa delle mattine estive di Canale 5 con il nuovo rotocalco in onda dal lunedì al venerdì

È al suo primo programma tv ma ha già conquistato il pubblico con la sua professionalità e il piglio rassicurante. Simona Branchetti è la padrona di casa delle mattine estive di Canale 5 con “Morning News”, il nuovo rotocalco in onda dal lunedì al venerdì. Per anni volto di Sky Tg24, e dal 2007 del Tg5, ci farà compagnia fino alla ripresa di “Mattino Cinque”, al cui timone ritroveremo Federica Panicucci e Francesco Vecchi.
Simona, una sfida impegnativa…
«Una opportunità che ho voluto cogliere al volo per far conoscere anche la mia personalità. “Morning News” è un contenitore di due ore in cui passiamo da temi politici alla cronaca fino ad argomenti più leggeri».
Ci racconti come ha vissuto il debutto. Ha un rito scaramantico?
«Con ansia e adrenalina. Il primo giorno ho indossato la mia solita camicia portafortuna, che tiro fuori per le grandi occasioni della mia vita. E questa era una di quelle! L’ho comprata dieci anni fa e da subito le cose mi sono andate bene. Ma avevo anche un altro portafortuna, in carne e ossa...».
Può spiegarci meglio?
«Mi riferisco alla mia migliore amica, Silvia Ragazzini, che era dietro le quinte, seduta in regia. Ci conosciamo dalle scuole superiori, ci siamo laureate in Giurisprudenza e lei ora fa l’avvocato. È stata la mia testimone di nozze. E ci eravamo fatte una promessa: qualora io avessi avuto un programma tutto mio, lei sarebbe venuta a seguire la prima puntata in diretta. E così è stato. Mi sono sentita al sicuro».
A fine puntata chi le ha telefonato per primo?
«Mia madre. Lei, come anche mio padre, mi seguono sempre».
C’è un aneddoto legato ai suoi esordi e, in generale, alla sua carriera?
«Lavoravo da poco a Sky Tg24 quando venne nominato come direttore Emilio Carelli. Ho sempre avuto un immaginario “fantozziano” del direttore, figura irraggiungibile o comunque inavvicinabile. Un giorno mentre ero in macchina ricevetti una sua telefonata: “Ciao Simona, sono Emilio Carelli”. Ed io subito gli risposi: “Seeee vabbè”. Lui si mise a ridere e questo teatrino andò avanti per qualche minuto, poi alla fine disse: “Simona, sono davvero io!”. La telefonata cominciò e terminò con le mie scuse ripetute a oltranza».
La conduzione del programma è arrivata in piena estate. Aveva già programmato le vacanze?
«Sì, in Sardegna, una terra che amo. Non mi pesa rinunciare alle vacanze, però, sono troppo contenta di condurre “Morning News”».
Ma la sua estate del cuore qual è?
«Faccio una premessa: sono una grandissima viaggiatrice. Quando ero più giovane e potevo permettermi vacanze lunghe, ho fatto viaggi di un mese, zaino in spalla. Sono stata in Cambogia, in Vietnam, in Malesia, in Messico, in Cina. Shanghai l’ho girata tutta, ho voluto visitare anche le zone meno conosciute e più povere della città. I ricordi estivi legati alla mia infanzia e alla mia adolescenza, invece, li associo alla mia terra d’origine che è la Romagna. A Milano Marittima io e la mia famiglia eravamo di casa. Quando è morto Raoul Casadei (nel marzo 2021, ndr), e la notizia l’ho dovuta dare io in diretta al notiziario, non ho resistito nel dire che le mie estati erano state scandite dalle sue canzoni. Ricordo che al Lido noi ragazzi ascoltavamo i suoi brani di liscio salutando le navi da crociera che partivano e portavano con loro i nostri sogni di adolescenti».
Adesso a che ora punta la sveglia?
«Alle 6. Per fortuna non sono mai stata una nottambula, ma non vado a letto prima delle 22. Nel mio gruppo di amici sono conosciuta per i miei attacchi di narcolessia (sorride). Quando “si fa una certa”, mi ritiro!».
Il pubblico sta imparando a conoscerla. Quali passioni coltiva?
«Oltre al giornalismo, che è il mio pallino sin da quando ero piccolissima, ho una grande passione per le passeggiate. Sono una camminatrice nata e posso percorrere anche 10 chilometri al giorno senza accorgermene. Una passione che mi ha trasmesso e che condivido con il mio papà».
Tornando al programma, c’è un tema che le piacerebbe trattare?
«Sì, argomenti legati alle donne e alla loro difesa. Lo scorso anno, in piena pandemia, ho scritto “Donne!!! È arrivato lo smart working” (Leima Edizioni, 14 euro) perché il mio pensiero va sempre a loro. A noi tutte».
E ha un modello di conduzione di riferimento?
«Mi piace lo stile di Oprah Winfrey, ma tra i conduttori italiani metto al primo posto Cesara Buonamici, che stimo moltissimo. Adoro la sua sobrietà. Racconta le notizie come se fosse seduta al tuo fianco».