“Social family”, la docu-comedy con Katia Follesa

L'attrice, comica e conduttrice televisiva apre le porte della sua casa e ci invita a vivere con lei, il compagno e collega Angelo Pisani e la figlia Agata, la loro bizzarra quotidianità fatta di piccole e grandi avventure

Katia Follesa con il compagno Angelo Pisani e la figlia Agata
4 Dicembre 2020 alle 08:35

Attrice, comica e conduttrice televisiva, ma soprattutto una donna carica di energia e ironia. Katia Follesa apre le porte della sua casa e ci invita a vivere con lei, il compagno e collega Angelo Pisani e la figlia Agata, la loro bizzarra quotidianità fatta di piccole e grandi avventure. Tutto questo avviene nella docu-comedy "Social family - Stories di famiglia", in onda dall’11 dicembre su Real Time. In ogni episodio scopriremo aspetti della loro vita di tutti i giorni, conosceremo gli amici e le loro abitudini.

Katia, com’è nata l’idea?
«Durante il lockdown della scorsa primavera ci siamo divertiti a inventare degli spaccati di vita. Real Time ha visto il progetto e ha deciso di farne questo reality che abbiamo girato in estate».

Giusto in tempo. Oggi con le restrizioni non sarebbe stato possibile.
«Già. Soprattutto sarebbe mancata la socialità, che è un aspetto importante della nostra vita. Abbiamo sempre amici in casa e adesso non è possibile. Ma ci manca anche la semplicità della vita, come il cinema, il teatro, i viaggi».

Agata come ha affrontato questa esperienza?
«Lei studia teatro da tre anni. Ha quasi 11 anni e le idee chiare sul futuro: vuole fare l’attrice. E con Social family ha assaporato il set, imparato a leggere un copione. Si è divertita, senza montarsi la testa».

Com’è la vita di due comici?
«Sfatiamo il luogo comune che i comici fuori dal palcoscenico siano tristi e depressi. Non siamo dei clown, ma ci piace ironizzare, divertirci, anche con piccole cose».

Che quotidianità avete?
«Normalissima. Io e Angelo lavoriamo, Agata va a scuola e poi il papà la aiuta nei compiti. A me è affidata l’incombenza di cucinare, ma tutti in famiglia collaboriamo».

Nella comedy rivelate il desiderio di un altro figlio. È reale?
«Ci piacerebbe. Ma l’età rema contro. Chissà, magari un’adozione...».

A Natale cosa farete?
«E chi lo sa? Vedremo cosa ci sarà permesso. Ma abbiamo addobbato tutta la casa!».

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