16 Marzo 2018 | 17:58 di Manuela Puglisi
La nuova attesissima stagione di «Storie maledette» è tornata in telvisione su Rai3 a partire da domenica 10 marzo. Franca Leosini, che del programma è conduttrice e autrice e che confeziona ogni singola puntata da sola con un lungo lavoro certosino di ricerca, ha deciso di partire in quarta. Le prime due puntate sono infatti dedicate al caso Avetrana, uno dei casi recenti che più hanno suscitato clamore nei media e che si è occupato della scomparsa della giovanissima Sarah Scazzi. Di fronte all'impeccabile signora in tailleur delle storie maledette vediamo quindi Sabrina e Cosima Misseri, cugina e zia della vittima, attualmente condannate all'ergastolo nel carcere di Taranto. Un'intervista in due parti, frutto dello studio scrupoloso di 10.000 pagine di processo.
Tre nuove puntate in prima serata, dall'11 al 25 marzo, per quella che è l'edizione numero sedici di «Storie maledette», scritta e condotta da Franca Leosini.
11 marzo e 18 marzo
Sarah Scazzi, quei venti minuti per morire
È divisa in due parti l'intervista a Sabrina Misseri e a sua madre Cosima Serrano, che per la prima volta raccontano la loro verità su uno dei casi che maggiormente ha diviso e appassionato l’opinione pubblica: l’omicidio di Sarah Scazzi. Con l’accusa di aver ucciso la piccola Sarah, dopo un lungo e intricato iter processuale che le ha condannate all’ergastolo, scontano la pena nel carcere di Taranto. Sarah Scazzi scompare improvvisamente da Avetrana il 16 agosto del 2010 e «Quando scompari misteriosamente in un giorno d'estate, subito hai diritto a una biografia. Anche se hai solo 15 anni, se sei sottile come un gambo di sedano e ti chiami Sarah».
25 marzo
Scomparire all’improvviso in un giorno di maggio
Scomparire a Gradoli nel silenzio di un paesaggio di quieta dolcezza affacciato sul lago di Bolsena. Tatiana Ceoban, che ha 36 anni e la figlia Elena che di anni ne ha solo 13, scompaiono all’improvviso da Gradoli il 30 maggio del 2009. È sul compagno di Tatiana – Paolo Esposito – che grava il sospetto e un’accusa terribile. C’è un altro amore nella vita di Esposito che è più di un tradimento, che è più di una colpa: si chiama Ala, ha 18 anni ed è la sorella di Tatiana. C’è un mistero irrisolto e una condanna senza remissione. Nel carcere di Mammagialla di Viterbo, dove sconta l’ergastolo, Paolo Esposito, in una drammatica intervista esclusiva, entra con Franca Leosini nel buio di questa storia.