Tessa Gelisio festeggia con Sorrisi 10 anni di «Cotto e mangiato»

Nato per una scommessa dell’allora conduttrice di «Studio Aperto» Benedetta Parodi, il programma festeggerà il suo decimo compleanno

Tessa Gelisio firma su ogni numero di Sorrisi la rubrica «Cotto e mangiato»
14 Settembre 2018 alle 18:16

Nato per una scommessa dell’allora conduttrice di «Studio Aperto» Benedetta Parodi, «Cotto e mangiato» festeggerà il suo decimo compleanno.

Ricorda Tessa Gelisio, dal 2011 alla guida dello spazio gastronomico all’interno del notiziario di Italia 1: «Ricordo l’emozione del primo giorno. Le aspettative erano alte ed era inevitabile il confronto con Benedetta Parodi. Ma io spiazzai tutti con la ricetta delle bucce di patate fritte. E così ho rotto il ghiaccio». Ma ora è tempo di festeggiare: «In trasmissione avremo una torta. Poi, a telecamere spente, brinderemo».

In centinaia di puntate Tessa ha affinato il suo talento di cuoca. E noi le abbiamo chiesto di rivelarci le dieci «scoperte» più importanti. «Uno: sono cresciuta in Toscana e non sapevo fare il risotto. Così ho imparato che il riso prima va tostato e poi si aggiunge la parte liquida. Per farlo buono non serve il brodo ma va bene acqua semplice o aromatizzata. Va mantecato con burro e formaggio togliendolo dal fuoco e va fatto riposare due minuti nel piatto prima di mangiarlo. Due: grazie al programma ho iniziato anche a fare i dolci e ho scoperto quanto sia indispensabile il “leccapentola”, la spatola che serve per togliere le parti liquide. Tre: nei dolci ci vuole sempre un pizzico di sale per dare il giusto contrasto. Quattro: se il sugo non riesce un granché, bisogna abbondare con il formaggio grattugiato. Cinque: quando si fanno le frittate alte, bisogna rompere la parte centrale mentre sta cuocendo in modo che non bruci. Sei: è più sano friggere in tanto olio che in due dita, perché il cibo ci mette meno tempo per cuocere e assorbe meno olio. Sette: c’è una tecnica di cottura precisa per la pasta: il sale va buttato quando l’acqua bolle, poi si cala la pasta, si copre la pentola e solo quando l’acqua torna a bollire si calcola il tempo di cottura. Otto: il forno può essere spento dieci minuti prima: mantiene la temperatura e si risparmia. Nove: i legumi in scatola vanno sciacquati per togliere sale e conservanti. Dieci: la materia prima fa la differenza non solo nella qualità del piatto ma anche nella tecnica di cottura. Infine due consigli extra: cucinate da soli per non distrarvi e ricordate che anche l’occhio vuole la sua parte. Un bel piatto sembra anche più buono!».

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