«Tiki Taka», Wanda Nara: «La mia vita tra calcio e cinque figli»

Parla la star del talk show calcistico di Pierluigi Pardo. La giovane moglie di Mauro Icardi in Argentina è una celebrità. E ora ha conquistato anche l’Italia

Wanda Nara a «Tiki Taka»
19 Ottobre 2018 alle 14:24

Aspettando l’inizio di «Tiki Taka», è piacevole scambiare quattro chiacchiere in camerino con Wanda Nara parlando della sua Buenos Aires o del ristorante La Brigada, pieno di maglie di calciatori alle pareti e dove la carne è così tenera che i camerieri la tagliano col cucchiaio. La moglie di Mauro Icardi, che del fuoriclasse argentino dell’Inter è anche agente e procuratore, nel suo Paese fa spesso parlare di sé (i giornali la chiamano “la mediatica”) e rappresenta la novità più stuzzicante della nuova edizione del programma sportivo di Italia 1. 

«In Italia sono ancora poco conosciuta dal grande pubblico televisivo» ci dice «ma in Argentina è diverso: ho partecipato a “Bailando por un sueño” (l’equivalente del nostro “Ballando con le stelle”, ndr) che è la trasmissione più vista, ho recitato in una “tira” (una telenovela, ndr), oltre a tante ospitate in varie trasmissioni. Anche se sono ormai dieci anni che abito in Europa, ogni volta che ritorno mi aspettano sempre su qualche palcoscenico. Mi vogliono ancora bene».

Il suo sogno era lavorare nel mondo dello spettacolo?
«Sì. Ho iniziato a sfilare con mia sorella Zaira (oggi famosa modella e attrice ed ex fidanzata del calciatore Diego Forlan, ndr) quando avevo quattro o cinque anni. Facevo le sfilate con Valeria Mazza. Due mesi fa l’ho incontrata e le ho raccontato: “Sai io ero quella bambina che faceva le sfilate con te”. Poi ho fatto tanta pubblicità e teatro. In Argentina si fa tanto teatro e adesso ogni volta che vado mi offrono qualche partecipazione. Anche se c’è una novela che è già cominciata mi fanno sempre entrare per quattro o cinque episodi. Nell’ultima a cui ho preso parte, “Golpe al corazón”, ero una ragazza che aveva un incidente con la moto ed è stato un po’ scioccante per i miei bambini che mi hanno visto e si sono spaventati. Ho anche presentato una trasmissione musicale, poi, però sono dovuta tornare in Italia, Mauro mi stava chiamando».

Come si trova in un programma sportivo italiano?
«Bene, anche se devo dire che i programmi sportivi italiani sono diversi da quelli argentini. Qui è sempre presente un po’ di polemica. Io seguo il calcio tantissimo, guardo tutte le partite, anche qualcuna di Serie B, ma il mio ruolo è comunque diverso da quello in Argentina, perché lì ho fatto qualche intervista a qualche giocatore, qui devo essere anche opinionista».

Pronta ad affrontare le polemiche che eventualmente arriveranno?
«Sì, non mi preoccupa. È bello confrontarsi e vedere che cosa pensa l’altro. Mi capita anche a casa, magari io vedo una cosa, poi mi confronto con Mauro e lui mi fa notare un altro aspetto. È bello discutere, ma sempre con rispetto: io mi ritengo una persona rispettosa».

«Tiki Taka» va in onda di lunedì, il giorno di riposo dei calciatori.
«Infatti (ride), ma non è un problema perché l’orario è perfetto. Abbiamo cinque bambini e a quell’ora li ho messi tutti a dormire. Organizzo la giornata seguente e poi lascio tutto pronto». 

E suo marito Mauro Icardi?
«Andrà a letto presto e basta. Quest’anno poi, tra campionato, Champions e Nazionale argentina, non avrà tanti giorni liberi».

Oltre che esserne la moglie, lei gestisce i contratti di Icardi. Com’è fare il procuratore in un mondo di uomini?
«Mauro aveva concluso il contratto con il suo procuratore e vedeva che io seguivo la carriera di mia sorella. In Argentina avevo cominciato a studiare legge anche se poi ho mollato, insomma lui sa che sono una che s’intende di queste cose. Ho iniziato prima con un contratto d’immagine, cose piccole, che poi si sono sviluppate naturalmente. Però tutti nell’ambiente mi hanno sempre rispettato, anche perché sanno il ruolo che mi ha assegnato Mauro».

Sebbene sia giovanissima, lei ha già cinque figli. Come fa a organizzarsi?
«Bisogna saperlo fare. Ogni bambino ha i propri orari, perché i miei fanno di tutto: calcio, chitarra, nuoto, danza... Poi devo seguirli anche quando giocano le partite nel weekend e m’impegnano dalle 8 della mattina alle 8 di sera. Mi piace star loro accanto, seguirli. Per fortuna ho trovato un uomo che ha il mio stesso carattere. Siamo giovani ma siamo anche severi, abbiamo delle regole a casa. Un’amica, un weekend che non c’era Mauro, è rimasta a dormire a casa ed era impressionata dal fatto che i bambini non si sentono, non si alzano la notte, non entrano in camera, nessuno piange. Alle 8 sono tutti a dormire. Al risveglio vengono a fare colazione, ognuno prende le proprie cose e le mette a lavare da solo. C’è un sistema che funziona. Hanno un orario per la doccia e uno per la cena. Non so se anche in Italia è così, ma noi vogliamo essere a tavola tutti insieme, ci piace molto essere una famiglia».

Qual è la sua aspirazione?
«Fare la presentatrice mi piacerebbe, in Argentina lavoro da quando avevo 4 anni, ma in Italia è difficile. E poi c’è sempre qualche polemica, se non c’è se la inventano, mi sento sempre sotto i riflettori».

Da noi l’argentina famosa in tv è Belen. La conosce?
«Non l’ho mai incontrata, anche perché lei in Argentina non è conosciuta. Comunque ognuno fa il suo, io devo seguire anche Mauro, ho una famiglia».

Qual è la notizia che vorrebbe commentare a «Tiki Taka»?
«Qualsiasi cosa che so che fa felice la mia famiglia».

E se dovesse criticare l’Inter o Icardi?
«Nessun problema, io dico quello che penso. Mauro però mi ha già detto: “Se parli male di me ti mando l’avvocato!”».

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