«Tú sí que vales», Gerry Scotti: «I veri talenti sono tutti nella mia scuderia»

Ogni sabato Gerry Scotti da giudice si trasforma in agente e «pigmalione» per i concorrenti più folli e insoliti, andiamo a conoscerli meglio

La giuria di «Tú sí que vales»: Maria De Filippi, Teo Mammucari e Gerry Scotti
27 Ottobre 2017 alle 17:43

Tutto è nato come un gioco durante le prime edizioni di «Tú sí que vales», ma ormai la faccenda sta diventando serissima. Se da una parte fachiri, bambini prodigio e acrobati ci lasciano senza fiato, dall’altra anche i talenti «incompresi» cercano il loro posto nel mondo. E l’hanno trovato tra le braccia del giudice Gerry Scotti. «Vi dico solo che mi chiamano per organizzare serate con i miei “ragazzi” e farli esibire in giro per l’Italia» ci racconta Gerry. «Questo vuol dire una cosa sola, ovvero che abbiamo fatto centro».

Chi segue «Tú sí que vales» sa che la parentesi della «Scuderia Scotti» è ormai una sorta di «rubrica» che sta prendendo sempre più piede all’interno dello show. «All’inizio, per empatia e per non stare troppo tempo seduto, mi alzavo per fare un po’ di “cinema” con i concorrenti di minore talento» spiega. «Poi ci siamo accorti che questa cosa faceva divertire da matti noi e i concorrenti stessi». Oggi molti di questi dilettanti allo sbaraglio si presentano puntando proprio alla sua «Scuderia»: «Sono persone normali, parenti e amici le frenano ma loro non demordono e vengono da noi per divertirsi. Nella golosa panna del programma ci piace mostrare ogni tanto anche un po’ di... marzapane. Il talento più autentico è quello di chi non si prende troppo sul serio».

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