Tutti i numeri e i segreti di “Striscia la notizia”

Tutte le curiosità del tg satirico di Canale 5 in onda dal 1988. Dagli inviati al Gabibbo, dalle Veline ai cagnolini

6 Dicembre 2021 alle 08:38

Il fantastico mondo di “Striscia la notizia” è pieno di segreti e curiosità che vi riveliamo grazie all’aiuto di autori e produzione.

Quanti conduttori ha avuto nella sua storia?
«Dal 1988 a oggi sono stati 72. La prima coppia a esordire, il 7 novembre 1988 su Italia 1, fu quella formata da Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo».

I conduttori che hanno più puntate all’attivo?
«Ezio Greggio con 4.178 puntate seguito da Enzo Iacchetti con 2.716. La storica coppia ha condotto insieme 2.530 puntate. La donna che si avvicina di più a questo numero è Michelle Hunziker con 1.203».

L’inviato più longevo?
«Dario Ballantini, che ha esordito al tg satirico il 10 ottobre 1994 nei panni di Dario Fo, seguito da Valerio Staffelli, a “Striscia” dal 12 marzo 1997».

Quello con più “infortuni sul lavoro”?
«In 33 anni 127 servizi sono finiti con botte e spintoni. 206 è il numero totale di giorni di prognosi prescritti agli inviati di “Striscia”: il più aggredito è Luca Abete, che a oggi ha totalizzato 80 giorni di ricovero».

Quante Veline ha avuto il programma?
«Dal 1988 a oggi sono 43, a cui si aggiungono tre Velini maschi e il Velinone Edo Soldo».

Oggi invece quanti sono gli inviati?
«In totale 31, di cui 16 sul campo, quattro imitatori/trasformisti a caccia di politici, sei titolari di rubriche, a cui si aggiungono i cinque ragazzi di “Ambiente Ciovani”».

Chiunque può proporsi come inviato?
«Tanti inviati sono arrivati dopo aver sostenuto dei normali servizi di prova. Chiunque può proporsi e gli autori valutano con attenzione tutte le richieste».

Quanti autori ci sono?
«Dieci, oltre ad Antonio Ricci».

Perché nella scenografia ci sono sempre dei soli e delle onde?
«Non sono casuali. Secondo Antonio Ricci i soli stanno a indicare che non c’è un’unica fonte che illumini la verità, mentre le onde sulla parte anteriore della scrivania rappresentano il dubbio che spinge l’uomo a cercare il vero. L’onda, infatti, ha la forma di un punto di domanda. Anche il logo di “Striscia” ha l’andamento di un’onda».

A chi appartiene la voce del Gabibbo?
«A Lorenzo Beccati, uno degli autori storici del programma e di “Paperissima Sprint”».

Com’è nata l’idea di un pupazzo animato?
«Il Gabibbo appare per la prima volta il 1° ottobre 1990. Formalmente è stato costruito sul corpo di Giuliano Ferrara con la testa del pesce besugo, con gli occhi grandi e ravvicinati. Besugo, in Liguria, significa stupido. Ma ad Antonio Ricci interessava solo parodiare i populisti frequentatori delle tv che in quegli anni, urlando, cominciavano a entrare nelle case dei telespettatori, da Giuliano Ferrara a Vittorio Sgarbi».

Quante segnalazioni alla settimana ricevete?
«Circa 3.500 tramite i canali ufficiali, ovvero il form per le segnalazioni sul sito www.striscialanotizia.mediaset.it e la mail gabibbo@mediaset.it. Molte altre arrivano tramite i social del programma e attraverso gli inviati».

In base a quale criterio scegliete quali realizzare?
«L’Sos Gabibbo riceve le segnalazioni, le divide per categorie ed effettua una prima scrematura. Questo materiale viene poi trasmesso alla redazione e agli autori che verificano le segnalazioni prima di affidarle agli inviati».

Perché alcuni servizi vengono troncati a metà dalla pubblicità?
«Nel 2013 Mediaset ha inventato lo spot a reti unificate: una pubblicità che alle 21 interrompe tutti i programmi del Biscione, tra cui anche “Striscia la notizia”».

Quante cause vi hanno fatto nel corso degli anni?
«A oggi sono circa 500».

Quanti soldi ha recuperato lo Stato grazie alle inchieste di “Striscia”?
«Dal 1992 al 2010, grazie alle sue denunce, “Striscia” ha aiutato lo Stato a recuperare la cifra record di 7 miliardi e 800 milioni di euro. Il dato è stato pubblicato in una ricerca dell’Università Bocconi di Milano».

Dove si trova Ricci mentre la puntata va in onda?
«In regia, e può intervenire telefonando ai conduttori o per suggerire loro nuove gag».

Chi compone testo e musica della sigla finale?
«Antonio Ricci, insieme con Gennaro Ventimiglia, Lorenzo Beccati e Max Greggio: il gruppo degli autori storici di “Striscia”».

Il sottotitolo del programma, che cambia ogni anno, come viene scelto?
«Lo sceglie Antonio Ricci e si riferisce sempre a una tematica di estrema attualità. Quest’anno è: “La voce dell’inscienza”. “Dopo le speranze nella scienza sembra che ora prevalga l’inscienza. Questi sono i tempi!” ha spiegato Ricci».

Quanti cani sono passati sul bancone?
«In totale 38 cagnolini. Gli inviati, tramite le segnalazioni di cittadini e associazioni animaliste, li trovano e li portano proprio lì».

Chi si occupa di loro?
«Un collaboratore di nome Nicola. Al termine della loro esperienza a “Striscia” i cani vengono tutti adottati da persone fidate».

Le Veline quante ore si allenano al giorno?
«Almeno quattro, tra palestra, sala prove e stacchetti in studio. Oltre a ballare, studiano dizione, canto e recitazione, perché a loro è affidato un momento fondamentale del programma quale è la telepromozione».

Quando è nato il Tapiro d’oro?
«Nel 1996. Il primo è stato consegnato dal Gabibbo».

Chi è che ha ricevuto più Tapiri?
«Belen Rodriguez con 30 Tapiri, di cui uno di coppia, preso insieme all’allora fidanzato Stefano De Martino. Seguono Fiorello (25) e Antonio Cassano (17)».

Qual è stato il più difficile da consegnare?
«Tra gli oltre 1.400 Tapiri consegnati, il più impegnativo per Valerio Staffelli è stato quello dato nel 1999 ad Adriano Celentano, che riuscì a beccare dopo dieci giorni di appostamento dentro un camper parcheggiato davanti alla casa del cantante».

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